Nel cuore pulsante di Roma, tra le pieghe della storia e le stratificazioni architettoniche della capitale, prende vita un’esperienza visiva unica: Chronogenics, la mostra fotografica di Francesco Grigori Di Bene. L’esposizione, ospitata presso Impact Hub Roma dal 13 al 27 aprile 2024, propone un viaggio immersivo che esplora il rapporto tra tempo, spazio e memoria attraverso l’obiettivo dell’autore. Un progetto artistico che si colloca al crocevia tra arte fotografica, riflessione storica e percezione urbana, offrendo al pubblico un’occasione per interrogarsi sul significato della permanenza e della trasformazione.
Un percorso visivo tra architettura e tempo
La mostra fotografica Chronogenics si distingue per il suo approccio concettuale e sperimentale. Le immagini di Francesco Grigori Di Bene si concentrano su edifici, strutture e paesaggi urbani che portano i segni del tempo. Le fotografie non sono semplici rappresentazioni statiche, ma strumenti di narrazione che documentano la metamorfosi degli spazi, la sovrapposizione di epoche e la memoria che si sedimenta nella materia architettonica.
Il termine Chronogenics richiama l’idea di una genesi del tempo, una produzione visiva che nasce dalla stratificazione temporale. Ogni scatto è il risultato di un processo di osservazione e contemplazione, dove passato e presente si fondono in un’unica dimensione percettiva. Attraverso la fotografia, Di Bene invita lo spettatore a riflettere sulla dimensione temporale degli spazi che abitiamo quotidianamente, spesso inconsapevoli della loro storia silenziosa.
Francesco Grigori Di Bene: l’autore dietro l’obiettivo
Francesco Grigori Di Bene è un artista visivo e fotografo romano il cui lavoro si concentra sulla relazione tra l’uomo, l’ambiente urbano e il tempo. La sua ricerca artistica si sviluppa lungo direttrici che uniscono estetica, memoria e semiotica visiva. Con Chronogenics, l’autore prosegue un percorso iniziato anni fa, in cui la fotografia diventa strumento di indagine antropologica e urbana.
Le sue opere sono state esposte in diverse mostre collettive e personali, e il suo stile si caratterizza per una forte componente concettuale. Di Bene non si limita a catturare l’immagine, ma la costruisce attraverso un processo di selezione, attesa e interpretazione. Ogni fotografia è un frammento di tempo congelato, ma anche una finestra aperta su una narrazione più ampia.
Impact Hub Roma: uno spazio per l’arte e la riflessione
La scelta di Impact Hub Roma come sede della mostra fotografica non è casuale. Situato nel quartiere Ostiense, uno dei poli più dinamici e creativi della capitale, l’Impact Hub è uno spazio dedicato all’innovazione sociale, alla sostenibilità e alla cultura. La sua vocazione multidisciplinare lo rende il luogo ideale per ospitare progetti artistici che stimolano il pensiero critico e il dialogo tra diverse forme espressive.
In questo contesto, la mostra Chronogenics si inserisce come un evento che va oltre la semplice esposizione fotografica. È un’occasione per creare connessioni tra il pubblico, l’artista e gli spazi urbani rappresentati. Durante il periodo dell’esposizione, sono previsti incontri, talk e momenti di confronto con l’autore, per approfondire i temi trattati e condividere esperienze.
La fotografia come strumento di memoria urbana
Uno degli aspetti più affascinanti della mostra fotografica Chronogenics è la sua capacità di trasformare la fotografia in un dispositivo di memoria. In un’epoca in cui le città cambiano rapidamente, dove edifici vengono abbattuti e ricostruiti in tempi brevi, la fotografia si fa testimone silenziosa di ciò che è stato. Le immagini di Di Bene raccontano una Roma meno visibile, fatta di dettagli, crepe, muri scrostati e architetture dimenticate.
Questa narrazione visiva diventa un atto politico e culturale: ricordare ciò che è stato per comprendere ciò che siamo. Attraverso la lente dell’autore, il pubblico è invitato a rallentare, osservare e riconoscere il valore estetico e storico di luoghi apparentemente marginali. La fotografia si fa così mezzo di resistenza alla dimenticanza, un archivio visivo che conserva tracce di un’identità collettiva in continua evoluzione.
Temi e linguaggi della mostra Chronogenics
La mostra si sviluppa secondo un percorso tematico articolato, che guida il visitatore attraverso diversi nuclei concettuali:
- Temporalità stratificata: ogni scatto evidenzia la coesistenza di diverse epoche all’interno dello stesso spazio.
- Decadimento e bellezza: l’estetica del degrado urbano diventa linguaggio espressivo, capace di evocare emozioni profonde.
- Simbolismo architettonico: le strutture fotografate assumono un valore simbolico, diventando metafore di resistenza, fragilità e trasformazione.
- Memoria collettiva: i luoghi immortalati sono parte dell’immaginario urbano condiviso, anche quando appartengono alla periferia o all’oblio.
Questi temi si intrecciano in un linguaggio visivo raffinato, che unisce composizione, luce e texture per creare immagini di forte impatto emotivo e intellettuale.
Quando e dove visitare la mostra fotografica Chronogenics
La mostra fotografica Chronogenics sarà visitabile dal 13 al 27 aprile 2024 presso Impact Hub Roma, in via Scalo San Lorenzo 67. L’ingresso è libero, e gli orari di apertura seguono quelli del centro culturale ospitante. Per chi desidera approfondire l’esperienza, sono previsti eventi collaterali con la partecipazione dell’artista, workshop e visite guidate.
Per maggiori informazioni sull’evento, è possibile consultare il sito ufficiale di RomaToday o visitare il sito di Impact Hub Roma.
Perché visitare Chronogenics: un’esperienza che lascia il segno
In un panorama artistico sempre più affollato, la mostra fotografica Chronogenics si distingue per la sua profondità concettuale e la qualità estetica delle opere. Non si tratta solo di una raccolta di fotografie, ma di un’esperienza multisensoriale e riflessiva che invita a guardare la città con occhi nuovi. Francesco Grigori Di Bene riesce a trasformare l’ordinario in straordinario, a dare voce a luoghi silenziosi e a rendere visibile l’invisibile.
Per gli appassionati di fotografia, urbanistica, arte contemporanea e memoria storica, Chronogenics rappresenta un appuntamento imperdibile. Un’occasione per esplorare Roma da una prospettiva inedita, dove ogni muro racconta una storia e ogni crepa diventa poesia visiva.