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Monday 5 May 2025
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As a Tower of Babel: installazione artistica a Roma tra architettura, linguaggio e migrazione

Dal 20 al 25 maggio 2025, Roma ospiterà un evento culturale di rilievo internazionale: As a Tower of Babel, un’installazione site-specific che unisce arte contemporanea, architettura e riflessione sociale. L’opera, realizzata dall’artista Younes Baba-Ali, sarà allestita presso il Museo delle Civiltà, in collaborazione con la Fondazione MAXXI, nell’ambito del programma Taking Care promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Un’iniziativa che pone al centro il dialogo tra culture, il tema della migrazione e l’importanza del linguaggio come strumento di connessione e divisione.

Un’opera site-specific al Museo delle Civiltà

Il progetto As a Tower of Babel nasce come riflessione critica sul ruolo delle istituzioni museali nella narrazione delle culture migranti e delle identità multiple. L’installazione sarà collocata nella Galleria delle Sculture del Museo delle Civiltà, un luogo carico di significato, dove le opere classiche dialogano con la contemporaneità. La scelta di questo spazio non è casuale: rappresenta un punto d’incontro tra passato e presente, tra memoria storica e nuove prospettive culturali.

Chi è Younes Baba-Ali?

Younes Baba-Ali è un artista franco-marocchino noto per le sue installazioni provocatorie e concettuali. Nato nel 1986 a Oujda, in Marocco, e formatosi tra Casablanca e Bruxelles, Baba-Ali utilizza strumenti tecnologici, oggetti quotidiani e riferimenti culturali per creare opere che interrogano il pubblico su temi sociali, politici e religiosi. Le sue installazioni sono spesso pensate per spazi pubblici e museali, con l’obiettivo di stimolare un confronto attivo con gli spettatori.

Il programma Taking Care: arte e cooperazione internazionale

L’iniziativa Taking Care rientra in un progetto più ampio di diplomazia culturale promosso dal Ministero degli Affari Esteri. Il programma mira a rafforzare il ruolo dell’arte contemporanea come strumento di dialogo interculturale e cooperazione internazionale. In questo contesto, il Museo delle Civiltà e la Fondazione MAXXI collaborano per favorire un approccio inclusivo alla cultura, valorizzando le voci delle comunità migranti e delle minoranze etniche.

Il significato simbolico della Torre di Babele

Il titolo dell’installazione, As a Tower of Babel, richiama il celebre racconto biblico della Torre di Babele, simbolo di confusione linguistica e divisione tra i popoli. In questa opera, però, la metafora viene ribaltata: la torre diventa un luogo di incontro, un dispositivo architettonico che accoglie le differenze linguistiche e culturali. L’installazione si propone di trasformare la torre in uno spazio di ascolto e comprensione reciproca, dove il linguaggio non è più barriera ma ponte.

Interazione, suono e tecnologia: un’esperienza multisensoriale

As a Tower of Babel non è una semplice installazione statica, ma un’esperienza immersiva e multisensoriale. L’opera integra elementi sonori, visivi e tecnologici per coinvolgere attivamente il pubblico. I visitatori saranno invitati a interagire con l’installazione, ascoltando voci in diverse lingue, suoni ambientali e messaggi che raccontano storie di migrazione, identità e resistenza. L’obiettivo è stimolare una riflessione profonda sull’uso del linguaggio e sul potere delle parole nel creare o abbattere muri.

Quando e dove visitare l’installazione

  • Luogo: Museo delle Civiltà, Piazza Guglielmo Marconi 14, Roma
  • Date: dal 20 al 25 maggio 2025
  • Orari: dalle 9:00 alle 19:00 (ultimo ingresso alle 18:00)
  • Ingresso: incluso nel biglietto del museo

Per ulteriori informazioni e aggiornamenti sull’evento, è possibile visitare il sito ufficiale della Fondazione MAXXI e quello del Museo delle Civiltà.

Arte contemporanea e linguaggio: il cuore del progetto

Il linguaggio è al centro della ricerca artistica di Baba-Ali. In As a Tower of Babel, l’artista esplora come le lingue possano essere strumenti di potere, ma anche di emancipazione. L’opera mette in discussione la centralità delle lingue dominanti e dà voce a quelle minoritarie, spesso escluse dai contesti ufficiali. In questo senso, l’installazione si inserisce nel dibattito contemporaneo sull’inclusività linguistica e sulla decolonizzazione del sapere.

Un evento imperdibile per gli appassionati di arte e cultura

Per chi ama l’arte contemporanea, la riflessione sociale e le installazioni immersive, As a Tower of Babel rappresenta un’occasione unica. L’evento si inserisce in un contesto culturale romano sempre più attento alla valorizzazione delle diversità e all’inclusione. Partecipare significa non solo visitare un’opera d’arte, ma anche prendere parte a un dibattito globale su temi urgenti come la migrazione, l’identità e la comunicazione interculturale.

Link utili e approfondimenti

Perché visitare “As a Tower of Babel” al Museo delle Civiltà

In un periodo storico segnato da crisi migratorie, conflitti culturali e sfide linguistiche, As a Tower of Babel offre uno spazio di riflessione e confronto. L’installazione di Younes Baba-Ali invita a superare le barriere linguistiche e culturali, promuovendo una visione più aperta e inclusiva della società. Visitare quest’opera significa aprirsi alla complessità del mondo contemporaneo e contribuire, anche solo con la propria presenza, a un processo di trasformazione culturale.

Un dialogo tra passato e presente: il ruolo del Museo delle Civiltà

Il Museo delle Civiltà si conferma ancora una volta come un polo culturale dinamico e innovativo. Con iniziative come As a Tower of Babel, il museo si apre a nuove narrazioni, accogliendo le istanze delle comunità migranti e delle culture non egemoni. La collaborazione con la Fondazione MAXXI e il supporto del Ministero degli Affari Esteri testimoniano l’importanza di fare rete tra istituzioni per promuovere una cultura più giusta, equa e partecipativa.



Giornalista, appassionato di marketing e vero e proprio "Tecnico Umanista", Simone Durante naviga nel mondo digitale fin dai tempi del modem a 56k.