Search
Monday 29 April 2024
  • :
  • :

Cosa non perdere assolutamente a Matera

Matera è da sempre un luogo meraviglioso e, negli ultimi anni, è cresciuta moltissimo anche dal punto di vista del turismo e dei servizi, anche grazie alla nomina a capitale della cultura nel 2019.

Sono tantissimi i turisti che, ogni anno, accorrono numerosi per scoprire le particolarità e le perle paesaggistiche di Matera.

La magia dei sassi illuminati nella notte è una cartolina che avremo visto centinaia di volte, anche sulle varie bacheche social.

 

Le bellezze di Matera: le attrazioni principali

 

Matera è divenuta celebre, ovviamente, per i famosi sassi.

I sassi di Matera sono due: il Sasso Caveoso e il Sasso Barisano.

Del sasso Caveoso è da vedere la celebre chiesa di San Pietro Caveoso, nota anche come Chiesa dei Santi Pietro e Paolo.

Molto bella, sempre nel sasso Caveoso, è la Casa-grotta, emblema dell’architettura rupestre della città.

L’altro sasso, ossia il Sasso Barisano, è invece quello che è stato restaurato per primo, motivo per cui sono presenti numerosi negozi, ristoranti e strutture alberghiere.

In questo sasso le chiese da vedere sono tre, ossia: San Pietro Barisano, Sant’Agostino e Madonna della Virtù e San Nicola dei Greci.

Sempre sul Sasso Barisano troviamo l’incantevole Cattedrale di Matera che sorge sulla parte più alta della città.

Se internamente è stata più volte restaurata, la Cattedrale di Matera all’esterno è rimasta intatta. Davvero notevole, per bellezza, è il portale d’ingresso sormontato dalla statua della Madonna Bruna, conosciuta come la protettrice di Matera.

Internamente spicca invece il Giudizio Universale, l’affresco su Paradiso, Purgatorio e Inferno.

Tra i luoghi d’interesse a pagamento, pur non parlando di grosse cifre (€ 3), troviamo la casa – grotta di Vico Solitario nel Sasso Caveoso e il Palombaro Lungo, ovvero una enorme cisterna sotto piazza Vittorio Veneto.

Un altro luogo che vale assolutamente la pena di visitare è la Cripta del Peccato Originale.

Si tratta di una grotta, dove sulle mura sono stati dipinti, infatti, centinaia di affreschi.

 

Cosa mangiare: la cucina tipica

 

A Matera è possibile mangiare tantissimi piatti della cucina tipica della Basilicata.

Tra i principali troviamo:

 

  • La cialledda: è un piatto, cosiddetto povero, della tradizione contadina. Può essere cucinato sia in versione estiva, quindi freddo, che invernale e gli ingredienti principali sono pane raffermo, pomodori, cipolla e origano. Nella versione invernale, preparata in versione zuppa, vengono utilizzate anche le cime di rapa.

 

  • La crapiata: questo è il piatto che, maggiormente, racconta del legame dei materani con la propria terra. Una crapiata è composta infatti di: piselli, farro, lenticchie, fave, grano, fagioli, patate novelle, pomodorini, cicerchie, sedano, carota e cipolla. Si tratta dunque di un pasto completo e che prevede un modesto condimento, dunque sano.

 

  • La pecora alla pignata (Cutturidd): il nome della ricetta proviene dalla pignata, una particolare pentola di terracotta in cui questo piatto viene, come da tradizione, preparato. All’interno di questo recipiente vengono inseriti carne di pecora (o agnello) erbe, tuberi, funghi, pancetta, scorze di formaggio e fondi di salumi avanzati.

 

  • Orecchiette alla materana: questo è un piatto che necessita di due cotture differenti; si fanno cuocere, in primis, la salsa, la carne di agnello, la cipolla e il pomodoro. Ad esse poi vanno aggiunte le orecchiette, dopo la loro cottura, e infine il sugo si può impreziosire di mozzarella e pecorino per poi infornare il tutto.

 

  • Le strazzate: si passa poi al capitolo dolce; le strazzate sono, appunto, di biscotti alle mandorle con pochi altri ingredienti, ossia: zucchero, albume d’uovo, limone grattugiato e, a propria discrezione, scaglie di cioccolato, caffè o liquore.

 

 

Cosa bere a Matera: i vini principali

 

Il territorio della Basilicata si può frazionare, sulla base dei diversi sistemi di allevamento e delle caratteristiche climatiche, in tre aree vitivinicole: il Vulture, la Val d’Agri e il Materano.

Il vitigno principale è sicuramente l’Aglianico del Vulture.

L’Aglianico superiore DOCG è un vino che viene prodotto da vigneti impiantati su circa 7000 ettari e si contraddistingue per il suo colore rosso rubino intenso, per i piacevoli sentori di frutta rossa, quale amarena e ciliegia e per la buona struttura che le conferisce l’invecchiamento in barrique.

Nella zona della Val d’Agri troviamo Terre dell’Alta Val d’Agri DOC e Grottino di Roccanova DOC, vini ricchi di struttura dai quali è possibile provare tutte le caratteristiche del territorio lucano.

Infine, proprio su Matera troviamo il Matera Doc, vino che include un rosso prodotto prevalentemente con uve dei vitigni Sangiovese, Aglianico e Primitivo.

Qui troviamo anche il Matera Greco, unico vino bianco con denominazione della regione.

Questo vino si contraddistingue per i piacevoli profumi di fiori e frutta bianca e per la gradevole sapidità.