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Saturday 14 June 2025
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Roma, uomo armato di ascia semina il panico su un autobus: fermato dai carabinieri

Mattinata di paura a Roma, dove un uomo armato di ascia ha creato il panico a bordo di un autobus del trasporto pubblico. L’episodio, avvenuto nella periferia della Capitale, ha richiesto l’intervento immediato dei carabinieri, che sono riusciti a bloccare l’aggressore prima che la situazione potesse degenerare ulteriormente. Fortunatamente, non si registrano feriti, ma l’accaduto ha sollevato forti preoccupazioni tra i passeggeri e i cittadini.

La dinamica dell’aggressione sull’autobus

Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, tutto è iniziato nella mattinata di lunedì 3 giugno 2024. Un uomo di 43 anni, di nazionalità ucraina, è salito a bordo di un autobus ATAC in via di Torrevecchia, nel quadrante nord-ovest di Roma. Visibilmente agitato, l’uomo ha estratto un’ascia e ha iniziato a colpire i vetri del mezzo pubblico, danneggiando finestrini e creando il panico tra i passeggeri presenti.

Il conducente dell’autobus, mantenendo sangue freddo, ha immediatamente fermato il mezzo e ha allertato le forze dell’ordine. I passeggeri, terrorizzati, sono scesi rapidamente dal veicolo cercando riparo in strada. Alcuni testimoni hanno raccontato di aver visto l’uomo brandire l’ascia con fare minaccioso, mentre urlava frasi sconnesse.

Intervento dei carabinieri e arresto

L’intervento dei carabinieri della stazione Montespaccato, supportati da una pattuglia del Nucleo Radiomobile, è stato tempestivo. I militari sono riusciti a raggiungere l’autobus in pochi minuti e, dopo aver circondato il mezzo, hanno intimato all’uomo di gettare l’arma. Dopo alcuni momenti di tensione, l’aggressore è stato bloccato e disarmato senza che fosse necessario l’uso della forza.

L’uomo è stato portato in caserma per essere identificato e sottoposto a ulteriori accertamenti. Secondo quanto emerso, si tratta di una persona già nota alle forze dell’ordine per episodi precedenti legati a disturbi comportamentali. Non si esclude che al momento dell’aggressione fosse sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o in stato di alterazione psicologica.

Le reazioni dei passeggeri e dei residenti

Tra i passeggeri dell’autobus si è diffuso rapidamente il panico. Alcuni hanno raccontato di aver pensato a un attentato, altri hanno cercato di proteggersi nascondendosi sotto i sedili. Fortunatamente, grazie alla prontezza dell’autista e alla rapidità dell’intervento dei carabinieri, nessuno è rimasto ferito.

I residenti della zona, intervistati dai giornalisti locali, hanno espresso preoccupazione per l’accaduto. “Non è la prima volta che vediamo persone in stato confusionale aggirarsi per le strade con armi improprie”, ha dichiarato una donna che abita nei pressi di via di Torrevecchia. “Servono più controlli, soprattutto nei quartieri periferici”.

Il contesto: sicurezza e trasporto pubblico a Roma

Questo episodio riaccende il dibattito sulla sicurezza sui mezzi pubblici a Roma. Negli ultimi anni, sono aumentate le segnalazioni di episodi di violenza, vandalismo e aggressioni a bordo degli autobus e delle metropolitane della Capitale. I sindacati degli autisti ATAC hanno più volte denunciato la mancanza di misure di sicurezza adeguate, chiedendo l’installazione di cabine protettive, telecamere di sorveglianza e la presenza di personale di sicurezza a bordo.

Inoltre, il tema del disagio sociale e della presenza di soggetti potenzialmente pericolosi in stato di alterazione mentale o sotto l’effetto di droghe è sempre più centrale nel dibattito pubblico. Le forze dell’ordine fanno il possibile, ma spesso si trovano a dover affrontare situazioni complesse con risorse limitate.

Chi è l’uomo con l’ascia: profilo e precedenti

L’aggressore, un cittadino ucraino di 43 anni, risulta essere senza fissa dimora. Già in passato era stato segnalato per comportamenti aggressivi e per aver disturbato l’ordine pubblico. Nonostante ciò, non era stato sottoposto a misure restrittive. Al momento, le autorità stanno valutando se disporre un trattamento sanitario obbligatorio (TSO) o procedere con un arresto formale per danneggiamento aggravato e minacce.

Il caso solleva interrogativi anche sul sistema di accoglienza e assistenza per le persone in stato di disagio psichico o sociale. La mancanza di strutture adeguate e di un monitoraggio costante può portare a episodi di questo tipo, che mettono a rischio la sicurezza collettiva.

Le indagini in corso e le conseguenze legali

Le indagini sono attualmente in corso. I carabinieri stanno raccogliendo le testimonianze dei passeggeri e analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti sull’autobus e nelle vicinanze. Le prove raccolte serviranno a ricostruire con precisione la dinamica dei fatti e a stabilire le responsabilità dell’uomo.

Dal punto di vista legale, l’aggressore rischia accuse gravi. Il danneggiamento di un mezzo pubblico, l’intimidazione dei passeggeri e il possesso ingiustificato di un’arma bianca come un’ascia possono configurare diversi reati. Gli inquirenti stanno anche valutando se vi siano aggravanti legate alla pericolosità sociale del soggetto.

Come prevenire episodi simili in futuro

L’episodio di Roma ha messo in luce, ancora una volta, la necessità di rafforzare la sicurezza sui mezzi pubblici. Tra le misure proposte ci sono:

  • Installazione di telecamere di sorveglianza ad alta risoluzione su tutti gli autobus;
  • Presenza di personale di sicurezza a bordo durante le ore di punta;
  • Formazione specifica per gli autisti su come gestire situazioni di emergenza;
  • Controlli più frequenti da parte delle forze dell’ordine nei punti sensibili della rete di trasporto;
  • Maggiore supporto psicologico e sociale per i soggetti fragili presenti sul territorio.

Le reazioni istituzionali e politiche

Il sindaco di Roma e l’assessore alla mobilità hanno espresso solidarietà ai passeggeri coinvolti e ringraziato i carabinieri per il rapido intervento. “Un episodio gravissimo che non può essere tollerato in una città come Roma”, ha dichiarato il primo cittadino. “Stiamo lavorando per rafforzare la sicurezza del trasporto pubblico e proteggere i cittadini”.

Intanto, anche a livello nazionale, alcuni parlamentari hanno sollevato la questione in aula, chiedendo al governo di intervenire con fondi straordinari per migliorare la sicurezza urbana e il controllo del territorio, soprattutto nelle grandi città.

Un campanello d’allarme per la Capitale

Quanto accaduto su quell’autobus romano non è solo un fatto di cronaca, ma un segnale chiaro dei problemi che affliggono la Capitale: insicurezza urbana, degrado sociale e carenze nel sistema di trasporto pubblico. È necessario un intervento strutturale che coinvolga istituzioni, forze dell’ordine, aziende di trasporto e servizi sociali per prevenire episodi simili e garantire ai cittadini un ambiente sicuro e vivibile.

La speranza è che questo episodio non venga archiviato come un caso isolato, ma diventi l’occasione per una riflessione più ampia e per l’adozione di misure concrete a tutela della sicurezza collettiva.

Approfondimenti e risorse utili

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Giornalista, appassionato di marketing e vero e proprio "Tecnico Umanista", Simone Durante naviga nel mondo digitale fin dai tempi del modem a 56k.


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