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A Roma si continua a morire di traffico | Fuori le Mura





A Roma si continua a morire di traffico

21 febbraio 2011

di Simone Arseni


A roma si continua a morire di smog”. L’affermazione lapidaria è del presidente nazionale dei Verdi  Angelo Bonelli e si basa su una lettura attenta dei dati rilevati da Legambiente e dalle centraline Arpa del Lazio (Agenzia Nazionale per la Protezione Ambientale). I dati  descrivono un costante incremento, nella capitale, dei livelli di smog e di inquinamento atmosferico. Nella sola giornata dell’11 febraio, alla stazione di Perneste sono stati rilevati 84 microgrammi per metro cubo di polveri sottili (Pm 10), 79 a Tiburtina, 80 a Corso Francia, ben oltre il limite giornaliero consentito dalla legge regionale (50 microgrammi per metro cubo).

Il trand negativo è rilevabile in maniera più netta  confrontando i dati del 2010 con quelli, già preoccupanti del 2009: nel gennaio del 2009 gli sforamenti erano arrivati a 47, mentre nel gennaio del 2010 sono stati 68 (dati aggregati per la città di Roma). Disaggregando i dati, si nota come a Cinecittà il limite, nel gennaio 2010, è stato superato per  11 volte, mentre nello stesso periodo del 2009, gli sforamenti erano stati 5. Corso Francia ha registrato 10 sforamenti contro gli 8 del 2009, Preneste 9 contro 4, Tiburtina 9 contro 7, Villa Ada 4 contro 2.

Le denuncie più decise arrivano da Legambiente. “Stiamo respirando polveri sottili a livelli altissimi”, ha detto il presidente di Legambiente Lazio, Lorenzo Parlati, “e non soltanto per colpa del clima. A Roma sono ormai saltate tutte le politiche per ridurre il traffico privato: ridotta le Ztl (Zone a Traffico Limitato), dimezzate le strisce blu e ridotte le tariffe per i parcheggi, nell’anno passato non si è costruito neanche un chilometro di corsie preferenziali e in più è stato approvato un piano pullman che permette ai “bisonti” di muoversi liberamente per il centro”.

Manca, insomma, una pianificazione ben fatta che limiti il traffico e offra delle valide alternative agli spostamenti in automobile. Il primo obiettivo polemico non può che essere il sindaco Alemanno e la sua Giunta. È la direttrice di Legambiente Lazio a parlare: “il sindaco non solo ha il dovere di intervenire, ne ha l’obbligo. Dovrebbe trovare il coraggio di affrontare con serietà il problema del traffico e mettere in campo un piano concreto e immediato per fermare le auto private in favore del trasporto pubblico, per tutelare la salute dei cittadini della quale è responsabile”.

Critiche analoghe  a quelle di Legambiente provengono da movimenti come il Coordinamento di ciclisti urbani “Di traffico si muore”, attivo sul territorio romano. Anche grazie alla loro attività di denuncia e di pressione istituzionale, è stato recentemente approvato dall’assessore alla mobilità Antonello Aurigemma un piano che prevede la possibilità di caricare le biciclette sulle linee A e B della metropolitana e sulla ferrovia della Roma Lido anche di sabato e, nei giorni feriali, a partire dalle 20.oo, anzichè dalle 21.oo. “Finalmente qualcosa si muove anche a Roma” ha affermato Paolo Bellini, attivista del Coordinamento. “Da oltre 14 mesi chiediamo atti concreti a costo zero all’amministrazione romana per favorire la ciclabilità urbana, come da anni si fa nelle capitali veramente europee”.

Per tutta risposta l’assessore all’ambiente per Roma capitale, Marco Visconti, ha affermato che i dati di Legambiente non hanno alcuna validità tecnico-scientifica e che le critiche dell’Associazione, di conseguenza, non sono ricevibili. Il 16 febbraio, l’Associazione ambientalista ha provato a consegnare il cigno nero (un simbolico premio di demerito) a Gianni Alemanno, ma il sindaco lo ha rifiutato.

Questo rifiuto ha dato il destro a Lorenzo Parlati per esprimere nuovamente il proprio disappunto: “Con il cigno nero di Legambiente, abbiamo voluto porre un problema serio usando una trovata simbolica per chiedere una soluzione immediata: il menefreghismo di Alemanno  per l’aria che respiriamo è vergognoso.  Lo smog fuorilegge un giorno su due dall’inizio dell’anno, cosi come l’allarme dei medici di famiglia per la salute dei cittadini sono dati seri e molto preoccupanti. Il sindaco non può stare a guardare. Bisogna subito bloccare il traffico con un’ordinanza, i romani aspettano necessarie e urgenti risposte”.

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