Con un risultato che segna un momento storico per la Comunità Ebraica di Roma, Victor Fadlun è stato eletto nuovo presidente, succedendo a Ruth Dureghello. La sua elezione arriva in un periodo di grandi trasformazioni per la comunità, che si prepara ad affrontare nuove sfide sociali, culturali e politiche. Il voto, che ha coinvolto migliaia di membri, ha visto una partecipazione significativa, a testimonianza dell’interesse e della vitalità della comunità ebraica nella Capitale.
Chi è Victor Fadlun: profilo del nuovo presidente
Victor Fadlun è una figura ben conosciuta all’interno della Comunità Ebraica di Roma. Avvocato e attivista di lungo corso, ha già ricoperto ruoli di rilievo all’interno della comunità, tra cui quello di vicepresidente. La sua elezione rappresenta una continuità con la precedente gestione, ma anche una volontà di rinnovamento, come dimostra la composizione della nuova giunta, che include volti nuovi e giovani. Fadlun ha posto al centro del suo programma la difesa dell’identità ebraica, il dialogo interreligioso e il rafforzamento delle relazioni istituzionali a livello locale e nazionale.
Le elezioni: affluenza e risultati
Le elezioni per il rinnovo del Consiglio della Comunità Ebraica di Roma si sono svolte domenica 16 giugno 2024. L’affluenza è stata alta, con oltre 4.000 votanti, a conferma del forte senso di appartenenza che caratterizza la comunità. La lista “Per Israele”, guidata da Victor Fadlun, ha ottenuto la maggioranza relativa dei voti, conquistando 9 seggi su 18. Le altre liste presenti erano “Dor VaDor”, “Binah” e “Menorah”, che hanno ottenuto rispettivamente 5, 3 e 1 seggio.
Il sistema elettorale proporzionale ha favorito una rappresentanza plurale, garantendo la presenza di diverse sensibilità all’interno del nuovo consiglio. Dopo la proclamazione dei risultati, la giunta è stata formata con il sostegno di alcuni consiglieri delle liste minori, consolidando così la posizione di Fadlun alla guida della comunità.
La fine dell’era Dureghello
Ruth Dureghello, la prima donna a ricoprire la carica di presidente della Comunità Ebraica di Roma, ha concluso il suo mandato dopo otto anni di impegno. Sotto la sua guida, la comunità ha rafforzato la propria visibilità pubblica, promuovendo iniziative culturali e sociali di grande rilievo. La sua presidenza è stata caratterizzata da una forte attenzione alla memoria della Shoah, alla lotta contro l’antisemitismo e al dialogo con le istituzioni italiane.
La sua uscita di scena segna la fine di un ciclo, ma anche l’inizio di una nuova fase. Victor Fadlun ha espresso parole di stima nei confronti della sua predecessora, sottolineando l’importanza del lavoro svolto e l’eredità che lascia alla comunità.
Obiettivi e sfide del nuovo mandato
Il programma di Victor Fadlun si articola su più livelli, con una visione chiara per il futuro della comunità. Tra i principali obiettivi dichiarati:
- Rafforzare l’educazione ebraica nelle scuole e nei centri culturali;
- Promuovere l’inclusione dei giovani nella vita comunitaria;
- Combattere ogni forma di antisemitismo, sia online che offline;
- Valorizzare il patrimonio storico e culturale ebraico di Roma;
- Intensificare i rapporti con lo Stato d’Israele e con le altre comunità ebraiche italiane e internazionali;
- Garantire trasparenza nella gestione delle risorse e nei processi decisionali.
Fadlun ha anche annunciato l’intenzione di creare una consulta permanente dei giovani, per favorire la partecipazione attiva delle nuove generazioni alla vita politica e culturale della comunità.
Un nuovo corso per la Comunità Ebraica di Roma
La Comunità Ebraica di Roma è una delle più antiche del mondo, con oltre duemila anni di storia. Conta circa 15.000 iscritti e gestisce scuole, sinagoghe, centri di assistenza e numerose attività culturali. Il nuovo corso avviato da Victor Fadlun punta a rafforzare questo patrimonio, aprendosi al contempo alle sfide del presente.
Tra i temi più urgenti vi è la necessità di contrastare l’antisemitismo, che negli ultimi anni ha registrato un preoccupante aumento in tutta Europa. In questo senso, la comunità romana intende collaborare strettamente con le istituzioni italiane, le forze dell’ordine e le organizzazioni per i diritti umani.
Un altro fronte importante è quello dell’educazione: la scuola ebraica di Roma rappresenta un’eccellenza, ma necessita di investimenti per innovare l’offerta formativa e attrarre nuovi studenti. Anche il settore culturale sarà potenziato, con l’organizzazione di eventi, mostre e conferenze aperte alla cittadinanza.
Dialogo interreligioso e relazioni istituzionali
Uno dei punti chiave dell’agenda di Fadlun è il rafforzamento del dialogo interreligioso. La Comunità Ebraica di Roma ha da sempre un ruolo centrale nel promuovere la convivenza pacifica tra fedi diverse. In tal senso, sono previsti incontri periodici con rappresentanti del Vaticano, della Chiesa cattolica e delle altre religioni presenti nella Capitale.
Anche sul piano istituzionale, il nuovo presidente ha dichiarato l’intenzione di mantenere un rapporto costante con il Comune di Roma, la Regione Lazio e il Governo nazionale, per affrontare insieme le questioni che riguardano la sicurezza, l’inclusione sociale e la valorizzazione del patrimonio ebraico.
Una comunità in evoluzione
La Comunità Ebraica di Roma, pur mantenendo salde le proprie radici, è in continua evoluzione. Le nuove generazioni chiedono maggiore partecipazione, trasparenza e innovazione. La sfida per Victor Fadlun sarà quella di tenere insieme tradizione e cambiamento, identità e apertura.
Un ruolo importante sarà svolto anche dai mezzi di comunicazione, che dovranno essere potenziati per migliorare la diffusione delle informazioni e il coinvolgimento degli iscritti. In programma c’è il rilancio del sito web ufficiale e l’uso strategico dei social media per raggiungere un pubblico più ampio, soprattutto tra i giovani.
Prospettive future e impatto sulla città di Roma
La nomina di Victor Fadlun a presidente della Comunità Ebraica di Roma ha un impatto che va oltre i confini della comunità stessa. Roma è una città multiculturale, e il ruolo delle comunità religiose è fondamentale per il tessuto sociale. La collaborazione tra istituzioni civili e comunità religiose sarà essenziale per costruire una città più inclusiva, consapevole della propria storia e proiettata verso il futuro.
In questo senso, la Comunità Ebraica può rappresentare un modello di integrazione e partecipazione, capace di contribuire attivamente alla vita culturale e civile della Capitale.
Un nuovo capitolo per la Comunità Ebraica di Roma
Con l’elezione di Victor Fadlun, la Comunità Ebraica di Roma apre un nuovo capitolo della sua storia millenaria. Le sfide sono molte, ma anche le opportunità. La partecipazione alle elezioni, la qualità del dibattito interno e la volontà di costruire un futuro condiviso sono segnali positivi che indicano una comunità viva, dinamica e pronta a rinnovarsi.
Il nuovo presidente ha davanti a sé un compito complesso ma stimolante: guidare la comunità nel rispetto della tradizione, ma con lo sguardo rivolto al domani. Le prossime iniziative e decisioni saranno cruciali per definire il volto della Comunità Ebraica di Roma nei prossimi anni.
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