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Monday 29 April 2024
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Korbel. Le Méthode Champenoise in California. | Fuori le Mura



KorbelIn un viaggio rilassante verso Bodega Bay insieme a mio marito, ormai compagno di bevute e mangiate (giustificate da noi addetti ai lavori come “obbligatorie”), ci siamo imbattuti in una costruzione immersa nel verde che ha colto la nostra curiosità. Sull’insegna si leggeva Korbel. Ma certo, Korbel, mi sono detta, lo champagne californiano per eccellenza.  Lo Champagne che anche alcuni collaboratori della redazione romana di Fuorilemura apprezzano e decantano. Data l’ora consona all’aperitivo, in un nano secondo abbiamo deciso di fermarci e deliziarci con una degustazione estemporanea.
Nell’edificio che, anche se ampliato nel 1950, mantiene ancora oggi alcune sezioni originarie, si apre una sala completamente dedicata alle degustazioni, mentre i tour della tenuta e delle celle si distribuiscono per tutto il corso della giornata gratificando turisti che arrivano da ogni parte dell’America. Il tour è affascinante, interessante, storico e deliziosamente profumato! Essere immersi nelle sale, che si dividono secondo la distinzione dei compiti che contribuiscono alla creazione dello Champagne Méthode Champenoise, è sicuramente istruttivo, ma anche gradevolmente aromatico.
I fratelli Korbel immigrano in America dalla Cecoslovacchia nella seconda metà del 1800, iniziano a lavorare nel campo dell’edilizia e fondano la F. Korbel & Bros. Ben presto attratti dalla bellezza della contea di Sonoma decidono di spostare le loro famiglie da San Francisco alla Russian River Valley. Quando il lavoro nell’industria del legname rallenta, rivolgono la loro attenzione altrove e aprono la Korbel Champange Cellars con l’idea di produrre uno spumante californiano che rispetti il metodo classico francese, le Méthode Champenoise. Anche se il procedimento di vinificazione prevede molte fasi, la differenza principale consiste in  una doppia fermentazione del mosto. La prima si svolge in tinozze (come per il metodo charmat), la seconda nelle bottiglie, con la famosa rotazione, che favorisce il remuage (rimescolamento) che stacca la feccia dalla parete interna della bottiglia e la fa scendere verso il collo. Il deposito delle fecce è, poi, eliminato tramite il dégorgement. Con il dosage, infine, si riempie la bottiglia con il liqueur d’expédition.
korbel_vday_standardLa Korbel continua a crescere per tutto il resto del secolo, anche grazie all’aiuto dell’enologo Frank Hasek chiamato direttamente da Praga, e al volgere del secolo il metodo champenoise Korbel è noto a livello internazionale.
Come per altre imprese, naturalmente il proibizionismo costringe la Korbel a chiudere in modo permanente, ma per fortuna, la seconda generazione di Korbel persevera con successo nell’impegno della famiglia e riapre la produzione.
Nel 1954, settantadue anni dopo la sua fondazione, la Korbel è venduta al giovane enologo Adolf Heck che preserva l’eredità dei fratelli Krobel e la tradizione del méthode champenoise. Adolf Heck aggiorna gli impianti di produzione, lavorando costantemente per migliorare la produzione e gli aspetti tecnici, aggiunge nuovi prodotti alla famosa etichetta e afferma la fama internazionale della Korbel Champagne Cellars. Nel 1956 reintroduce il Korbel Brut, uno champenoise leggermente più secco e leggero degli altri presenti sul mercato, sviluppato per incontrare i gusti del consumatore americano. La creatività energica di Heck non si ferma qui, ma prosegue con l’introduzione di ulteriori cuvée. La crescita della Korbel continua quando Gary Heck, figlio di Adolf, è nominato Presidente della società nel 1982 e Presidente del Consiglio d’Amministrazione nel 1984.
Se nella Champagne le regole ferre stabiliscono che per la produzione si possono usare cinque vitigni, di cui i tre principali sono lo Chardonnay, il Pinot Noir e il Pinot Meunier, in California le regole sono più elastiche e anche se, tutti i vini Korbel sono fatti secondo il tradizionale méthode champenoise, ci sono alcune libertà. Il Blanch de Noir (per tradizione ottenuto da sole uve a bacca nera) è prodotto dalla Korbel con Chenin Blanc, Pinot Noir, Chardonnay e French Colombard. Il vino ha predominanti sentori di fragole e lamponi e un retrogusto bilanciato e delicato.
La versione Brut, una delle più vendute, è prodotta con uvaggi Chenin Blanc, French Colombard e Pinot Noir (disponibile anche la versione Extra Dry, cioè con un residuo zuccherino inferiore ai 15g/l), possiede un gusto leggero, secco con sentori spiccati di lieviti e fuori bianchi è perfetto con piatti di pesce al cartoccio. Il Brut Rosé dal colore brillante e con sentori di ciliegia e melone è prodotto tramite l’unione di uve a bacca nera e bianca (Pinot Noir, Chenin Blanc e Gamay). Diversi personaggi famosi si sono cimentati nella creazione dell’etichetta questa cuvèe, scelta come Limited Edition Artist Series. Nicole Miller disegna quella della prima bottiglia nel 1995, seguita, tra gli altri, da Tony Bennett nel 1996, Frank Sinatra nel 1997, Jane Seymour nel 1998 e Whoopi Goldberg nel 1999.
Oltre al Korbel Sec, il primo creato dalla famiglia 120 anni fa, la Korbel Champagne Cellars realizza diversi prodotti, il Moscato Frizzante, il Korbel Rouge, il Natural, il Korbel Vintage Dated Blanc De Noir, il Reserve, le Premier (il più esclusivo, invecchiato  per tre anni prima di essere distribuito, ha sentori di nocciole tostate, mele e frutta di bosco) e oggi anche numerosi Brandy.
Insomma, lo Chamapgne è Francese, ma il Methode Champenoise è internazionale e Korbel Champagne Cellars lo dimostra meravigliosamente.

 

Informazioni:
Korbel Champagne Cellars
13250 River Road
Guerneville, CA 
www.korbel.com