Search
Sunday 28 April 2024
  • :
  • :

Dieta vegana, pro e contro

Tutti coloro che non amano la carne, il pesce e tutti i prodotti da essi derivati, possono optare per la dieta vegana che li esclude del tutto in ogni loro forma. Tuttavia prima di programmarne una, è importante sapere che questo regime alimentare ha dei pro e dei contro e che vanno quindi dettagliatamente analizzati.

I pro della dieta vegana

Se si opta per una dieta vegana, in primis va detto che permette di aumentare la quantità di frutta e verdura da assumere con cadenza giornaliera. Tale regime alimentare consente quindi di sopperire alla mancanza di qualsiasi altra sostanza di origine animale, e nel contempo di dare libero sfogo alla propria creatività per combinare i suddetti vari prodotti. La dieta vegana tra l’altro se ben pianificata (con al consulenza di un esperto nutrizionista) è sicura per neonati, bambini e adolescenti, poiché fornisce i nutrienti necessari per la loro crescita. Inoltre si rivela ideale anche per le donne in gravidanza e in allattamento, così come per gli adulti e gli atleti. Un altro indiscutibile vantaggio offerto da questa dieta, è riscontrabile nel fatto che i regimi alimentari vegani comportano un minor rischio di problemi di salute come malattie cardiovascolari, diabete mellito 2, problemi della cistifellea e obesità. Anche l’aumento di fibre è un altro vantaggio della dieta vegana, poiché si tratta di elementi che migliorano il transito intestinale e possono far sentire più sazi e di conseguenza prevenire l’obesità. Infine vale la pena aggiungere che il suddetto regime alimentare permette di tenere a bada il colesterolo, abbassando il consumo di grassi saturi notoriamente presenti nella carne e di favorire l’incremento di polifenoli e flavonoidi, ossia nutrienti con proprietà antiossidanti e antinfiammatorie.

I contro della dieta vegana

Optare per la dieta vegana come all’inizio premesso, comporta non solo dei pro ma anche dei contro. Nello specifico questi ultimi, li possiamo identificare della tipologia di seguito descritta. In primo luogo c’è una minore scelta di cibi e non essendoci apporti di origine animale, non vi è alcuna fonte di vitamina B12 essenziale quest’ultima per l’organismo. In tal senso molti nutrizionisti consigliano di sopperire a tale mancanza assumendo appositi integratori. In secondo luogo va detto che se da un lato l’effetto saziante delle fibre possono prevenire l’obesità, dall’altro ostacolano l’apporto calorico condizione questa importante per chi pratica attività sportiva. Sempre in riferimento ai contro che meritano di essere evidenziati in una dieta vegana, va detto che il programma richiede una pianificazione più attenta dei pasti al fine di coprire tutti i nutrienti necessari all’organismo. Alcuni possono infatti essere compromessi come ad esempio il calcio (gli alimenti vegetali ricchi di calcio generalmente ne forniscono un contenuto inferiore), vitamina D (le fonti alimentari di vitamina D sono di origine animale e necessitano di esposizione al sole per sintetizzarle), acidi grassi essenziali (presente nel pesce) e ferro (ne viene assorbita una minore quantità).I vegani infine non consumando latticini possono avere un basso apporto del suddetto calcio, e quindi per evitare questo calo è preferibile optare per verdure a foglia verde, broccoli, cavoli, tofu, mandorle, fagioli bianchi, ecc. Non meno importante è da aggiungere che i soggetti intenzionati a sottoporsi ad una dieta vegana, possono sviluppare l’anemia megaloblastica a lungo termine a causa della carenza di vitamina B 12 che è presente solo negli alimenti di origine animale. A margine va detto che con la dieta vegana l’assunzione di acidi grassi Omega-3 è quasi nulla, e ciò è contro producente poiché si tratta di sostanze importanti per lo sviluppo e il mantenimento del cervello, della retina e delle membrane cellulari senza contare che prevengono malattie cardiovascolari e altre croniche.