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Monday 16 June 2025
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San Filippo Neri: impiantata la prima protesi uditiva via ossea compatibile con la risonanza magnetica

Un importante traguardo medico è stato raggiunto a Roma, presso l’ospedale San Filippo Neri, dove è stata impiantata per la prima volta in Italia una protesi uditiva via ossea compatibile con la risonanza magnetica. Questo intervento rappresenta una svolta significativa nel campo dell’otorinolaringoiatria e dell’audiologia, offrendo nuove possibilità terapeutiche ai pazienti affetti da ipoacusia trasmissiva o mista, che necessitano di esami diagnostici avanzati come la risonanza magnetica (RMN).

Cos’è una protesi uditiva via ossea

Le protesi uditive via ossea sono dispositivi medici impiantabili progettati per trasmettere il suono direttamente all’orecchio interno attraverso la conduzione ossea, bypassando le parti danneggiate dell’orecchio esterno o medio. Sono particolarmente indicate per pazienti con:

  • Malformazioni congenite dell’orecchio esterno
  • Otiti croniche
  • Perforazioni timpaniche permanenti
  • Ipoacusia trasmissiva o mista

Questi impianti offrono un’alternativa efficace agli apparecchi acustici tradizionali, soprattutto nei casi in cui questi ultimi risultano inefficaci o controindicati.

Innovazione al San Filippo Neri: compatibilità con la risonanza magnetica

L’aspetto rivoluzionario dell’intervento eseguito presso il San Filippo Neri è la compatibilità della protesi uditiva via ossea con la risonanza magnetica. In passato, molti impianti cocleari o ossei non potevano essere sottoposti a RMN a causa della presenza di componenti magnetici che interferivano con i campi elettromagnetici dell’apparecchiatura, causando rischi per il paziente e distorsione delle immagini diagnostiche.

La nuova tecnologia impiantata consente invece l’esecuzione di risonanze magnetiche fino a 1,5 Tesla in sicurezza, senza necessità di rimuovere il dispositivo. Questo rappresenta un enorme vantaggio per i pazienti, poiché la RMN è spesso indispensabile per monitorare patologie neurologiche, oncologiche o degenerative.

Dettagli dell’intervento e team medico

L’intervento è stato eseguito dall’equipe del reparto di otorinolaringoiatria del San Filippo Neri, diretta dal dottor Maurizio Barbara, una figura di riferimento a livello nazionale nel campo della chirurgia otologica. Il paziente, un uomo di 60 anni affetto da ipoacusia trasmissiva bilaterale, ha ricevuto l’impianto con successo e ha già iniziato il percorso di riabilitazione uditiva post-operatoria.

Il dispositivo impiantato è stato sviluppato da una delle aziende leader nel settore delle tecnologie audiologiche, e rappresenta l’ultima generazione di impianti a conduzione ossea. La procedura chirurgica, minimamente invasiva, è stata completata in circa 90 minuti in anestesia locale, con una degenza ospedaliera ridotta al minimo.

Benefici della protesi uditiva via ossea compatibile con la RMN

La possibilità di utilizzare una protesi uditiva via ossea compatibile con la risonanza magnetica apre nuove prospettive per la gestione a lungo termine dei pazienti ipoacusici. I principali vantaggi includono:

  • Accesso sicuro alla diagnostica per immagini, fondamentale per la prevenzione e il trattamento precoce di molte patologie
  • Riduzione del rischio chirurgico, grazie a una procedura meno invasiva
  • Migliore qualità della vita, con un ritorno più rapido alle attività quotidiane
  • Maggiore durata dell’impianto e minori necessità di sostituzione

Inoltre, la compatibilità con la risonanza magnetica elimina le restrizioni che spesso costringevano i pazienti a rinunciare a importanti esami di controllo o a sottoporsi a procedure più complesse per rimuovere temporaneamente l’impianto.

Un progresso per la sanità pubblica e l’accessibilità

Il successo di questo intervento presso una struttura pubblica come l’ospedale San Filippo Neri dimostra come l’innovazione tecnologica in medicina possa essere resa accessibile a tutti, anche al di fuori dei circuiti della sanità privata. Il Servizio Sanitario Regionale del Lazio ha infatti investito nella formazione del personale e nell’acquisizione delle tecnologie più avanzate per offrire ai cittadini cure all’avanguardia.

Questo intervento segna anche un passo importante per la riorganizzazione delle cure otorinolaringoiatriche a livello regionale, con l’obiettivo di creare centri di eccellenza in grado di attrarre pazienti da tutta Italia.

Le prospettive future della chirurgia uditiva

La chirurgia dell’udito è in continua evoluzione, grazie all’integrazione tra ingegneria biomedica, neuroscienze e tecnologie digitali. Gli impianti uditivi stanno diventando sempre più piccoli, performanti e personalizzabili, con la possibilità di adattarsi alle esigenze specifiche di ogni paziente.

In futuro, si prevede un aumento dell’utilizzo di protesi uditive impiantabili compatibili con le più moderne tecniche diagnostiche e terapeutiche, come la risonanza magnetica funzionale, la stimolazione neurale e la telemedicina. Inoltre, l’intelligenza artificiale e il machine learning stanno contribuendo allo sviluppo di sistemi di elaborazione del suono sempre più sofisticati, in grado di migliorare la comprensione del parlato anche in ambienti rumorosi.

Informazioni utili per i pazienti

Chi è affetto da ipoacusia trasmissiva o da altre forme di perdita uditiva può rivolgersi al proprio medico di base o a un otorinolaringoiatra per una valutazione specialistica. In caso di idoneità, è possibile accedere a un percorso diagnostico e terapeutico presso i centri ospedalieri autorizzati, come il San Filippo Neri.

È importante sottolineare che la protesi uditiva via ossea compatibile con la risonanza magnetica è indicata solo in casi selezionati, e che la decisione finale spetta sempre al team multidisciplinare, che valuta le condizioni cliniche del paziente, le controindicazioni e le aspettative funzionali.

Per maggiori informazioni, è possibile consultare il sito ufficiale della ASL Roma 1 o rivolgersi al servizio di otorinolaringoiatria del San Filippo Neri.

Un esempio di eccellenza italiana nella medicina pubblica

L’impianto della prima protesi uditiva via ossea compatibile con la risonanza magnetica al San Filippo Neri rappresenta un esempio concreto di come la sanità pubblica italiana possa raggiungere livelli di eccellenza tecnologica e clinica. Grazie alla competenza del personale medico e alla sinergia tra istituzioni, ricerca e industria, è possibile offrire ai pazienti soluzioni innovative e sicure, migliorando la qualità della vita e promuovendo l’inclusione sociale delle persone con disabilità uditive.

Questo evento non è solo un successo medico, ma anche un segnale di speranza per tutti coloro che convivono con problemi uditivi e che, grazie ai progressi della scienza, possono guardare al futuro con maggiore fiducia.



Giornalista, appassionato di marketing e vero e proprio "Tecnico Umanista", Simone Durante naviga nel mondo digitale fin dai tempi del modem a 56k.


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