Con l’estate sempre più rovente e i cambiamenti climatici che impattano in modo crescente sulle città, Roma si trova ad affrontare il fenomeno delle isole di calore urbana in modo sempre più critico. Nel 2025, secondo i dati forniti da Roma Capitale e da studi condotti in collaborazione con ISPRA e il Dipartimento di Ingegneria dell’Università Roma Tre, alcune zone della città risultano significativamente più calde rispetto ad altre. Questo articolo analizza in dettaglio i quartieri più caldi di Roma nel 2025, spiegando cos’è l’effetto isola di calore, quali sono le aree più colpite e quali strategie si stanno adottando per contrastare il fenomeno.
Cos’è un’isola di calore urbana?
L’isola di calore urbana (in inglese UHI – Urban Heat Island) è un fenomeno per cui le aree urbane registrano temperature più elevate rispetto alle zone rurali circostanti. Ciò avviene a causa dell’alta concentrazione di edifici, asfalto, cemento e altre superfici artificiali che assorbono calore durante il giorno e lo rilasciano lentamente durante la notte. La scarsità di vegetazione e la densità edilizia contribuiscono ulteriormente all’aumento delle temperature.
Perché Roma è vulnerabile alle isole di calore
Roma è una città storica, con una struttura urbanistica complessa e una densità abitativa molto variabile. La presenza di grandi aree cementificate e la mancanza di spazi verdi in alcune zone rendono la Capitale particolarmente esposta al fenomeno delle isole di calore. Inoltre, le ondate di calore estive stanno diventando sempre più frequenti e intense, aggravando la situazione.
Quartieri più caldi di Roma nel 2025: la mappa aggiornata
Secondo le rilevazioni del Comune di Roma, aggiornate al 2025, i quartieri più colpiti dall’effetto isola di calore sono:
- San Basilio
- Tor Bella Monaca
- Corviale
- Trullo
- Primavalle
- Casal Bruciato
- Portonaccio
- Quarticciolo
- Tor Sapienza
- Tor Pignattara
Queste aree mostrano una temperatura superficiale notturna superiore ai 26°C, con picchi che superano i 28°C nei periodi più caldi. Le zone più colpite si trovano principalmente nelle periferie est e sud-ovest della città, dove la densità edilizia è elevata e gli spazi verdi sono limitati.
Analisi delle zone più colpite
San Basilio
Situato nel quadrante nord-est, San Basilio è uno dei quartieri con maggiore densità abitativa e minore presenza di aree verdi. La predominanza di palazzine in cemento e l’assenza di alberature significative contribuiscono all’accumulo di calore.
Tor Bella Monaca
Questo quartiere è spesso al centro delle discussioni urbanistiche per le sue criticità sociali e ambientali. Le grandi strutture in calcestruzzo, unite alla carenza di parchi, fanno di Tor Bella Monaca una delle aree più calde di Roma.
Corviale
Famoso per il “Serpentone”, Corviale è un esempio emblematico di edilizia popolare ad alta densità. L’assenza di vegetazione e la grande estensione di superfici impermeabili rendono il quartiere particolarmente vulnerabile all’effetto isola di calore.
Trullo e Primavalle
Entrambi i quartieri presentano caratteristiche simili: costruzioni datate, poca vegetazione e un’urbanizzazione intensiva che peggiora la qualità dell’aria e aumenta la temperatura media estiva.
Come viene misurata un’isola di calore
La misurazione delle isole di calore urbane avviene tramite sensori satellitari, stazioni meteorologiche e droni. I dati raccolti vengono poi elaborati da modelli climatici urbani che permettono di creare mappe termiche dettagliate. Roma Capitale, in collaborazione con ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), ha sviluppato un modello in grado di identificare le aree a rischio e pianificare interventi mirati.
Effetti sulla salute e sulla qualità della vita
Le ondate di calore causate dalle isole di calore urbana hanno un impatto significativo sulla salute, in particolare per anziani, bambini e persone con patologie croniche. L’esposizione prolungata a temperature elevate può provocare colpi di calore, disidratazione e aggravamento di malattie cardiovascolari e respiratorie. Inoltre, le alte temperature notturne impediscono un adeguato riposo, influenzando negativamente la qualità della vita.
Strategie per mitigare le isole di calore a Roma
Roma Capitale ha avviato una serie di iniziative per contrastare il fenomeno delle isole di calore. Tra le principali strategie adottate troviamo:
- Rinverdimento urbano: piantumazione di nuovi alberi e creazione di parchi e giardini pubblici.
- Coperture verdi: incentivi per la realizzazione di tetti e pareti verdi su edifici pubblici e privati.
- Materiali riflettenti: utilizzo di materiali ad alta riflettanza per pavimentazioni e coperture edilizie.
- Mobilità sostenibile: promozione di piste ciclabili e trasporto pubblico per ridurre l’inquinamento da traffico.
- Riqualificazione energetica: interventi di efficientamento energetico sugli edifici esistenti.
Progetti futuri e pianificazione urbana
Il Piano di Azione per il Clima di Roma prevede interventi mirati nei quartieri più caldi, con l’obiettivo di ridurre la temperatura media estiva di almeno 2°C entro il 2030. Tra i progetti in fase di sviluppo:
- Creazione di corridoi verdi per favorire la ventilazione naturale.
- Installazione di pavimentazioni drenanti per ridurre il riscaldamento del suolo.
- Realizzazione di orti urbani e spazi comunitari verdi.
- Monitoraggio continuo delle temperature urbane tramite sensori intelligenti.
Questi interventi sono parte integrante della strategia di adattamento climatico della Capitale, che mira a rendere la città più resiliente e vivibile.
Il ruolo dei cittadini nella lotta contro le isole di calore
La partecipazione attiva dei cittadini è fondamentale per affrontare il fenomeno delle isole di calore. Alcuni comportamenti virtuosi possono fare la differenza:
- Favorire la presenza di piante e alberi nei cortili e sui balconi.
- Utilizzare tende, persiane e materiali isolanti per ridurre il calore in casa.
- Partecipare a iniziative di piantumazione e cura del verde urbano.
- Adottare uno stile di vita sostenibile, riducendo l’uso dell’auto privata.
Inoltre, il Comune di Roma ha attivato una piattaforma online per segnalare le aree particolarmente calde e proporre interventi di mitigazione.
Risorse utili e approfondimenti
Per chi desidera approfondire il tema delle isole di calore e delle strategie di adattamento climatico, ecco alcune risorse utili:
- ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale
- Comune di Roma – Piano Clima
- Agenzia Europea per l’Ambiente
Affrontare il futuro climatico di Roma: una sfida collettiva
Il fenomeno delle isole di calore urbana rappresenta una delle principali sfide ambientali per Roma nei prossimi anni. La mappatura dei quartieri più caldi di Roma nel 2025 è solo il primo passo verso una pianificazione urbana più sostenibile e resiliente. Interventi strutturali, innovazione tecnologica e impegno civico sono le chiavi per rendere la Capitale un luogo più vivibile, anche nelle estati più torride. Agire oggi significa proteggere il benessere delle generazioni future e migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini romani.
Lascia un commento