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Thursday 8 May 2025
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Conclave 2024: chiusa la Cappella Sistina con il tradizionale ‘Extra Omnes’

Nel cuore della Città del Vaticano, uno dei rituali più solenni e carichi di significato della Chiesa cattolica si è compiuto ancora una volta: la chiusura della Cappella Sistina con il tradizionale comando “Extra Omnes”, che segna l’inizio ufficiale del Conclave. Questo momento, tanto atteso quanto carico di mistero e spiritualità, rappresenta l’avvio del processo che porterà all’elezione del nuovo Papa, successore di Pietro e guida della Chiesa universale.

Il significato di “Extra Omnes”

La locuzione latina “Extra Omnes”, che letteralmente significa “fuori tutti”, è pronunciata dal Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie per ordinare a tutti i non aventi diritto di voto di abbandonare la Cappella Sistina. Questo gesto sancisce l’inizio del Conclave, un momento di raccoglimento, preghiera e discernimento che si svolge in assoluto riserbo.

Il comando viene seguito dalla chiusura fisica delle porte della Cappella Sistina, un gesto simbolico che sottolinea l’isolamento dei cardinali elettori dal mondo esterno. Da quel momento, nessuna comunicazione con l’esterno è più permessa, in modo da garantire la totale libertà e segretezza delle deliberazioni.

Il rito di chiusura della Cappella Sistina

Il rito si svolge secondo un cerimoniale ben preciso e codificato. Dopo la celebrazione della Messa “Pro Eligendo Pontifice”, i cardinali elettori si recano in processione nella Cappella Sistina, accompagnati da canti liturgici. Una volta entrati, ciascun cardinale prende posto secondo il proprio rango e precedenza.

Il Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie, attualmente monsignor Diego Ravelli, pronuncia quindi l’”Extra Omnes”. A quel punto, tutti coloro che non fanno parte del collegio elettorale lasciano la cappella. L’ultimo a uscire è il cerimoniere, che chiude le porte alle sue spalle.

La chiusura delle porte è affidata al cardinale incaricato, che ha il compito di sigillare simbolicamente l’ambiente. Questo gesto segna l’inizio effettivo del Conclave, che da quel momento si svolge in totale clausura.

Il Conclave: come funziona

Il Conclave è il processo attraverso il quale i cardinali elettori scelgono il nuovo Papa. Il termine deriva dal latino “cum clave”, ovvero “con chiave”, a indicare l’isolamento dei partecipanti. Solo i cardinali sotto gli 80 anni di età hanno diritto di voto, secondo quanto stabilito dalla Costituzione Apostolica Universi Dominici Gregis.

Le votazioni si svolgono due volte al mattino e due al pomeriggio. Ogni cardinale scrive il nome del candidato su una scheda, che poi viene piegata e depositata in un’urna. Dopo ogni scrutinio, le schede vengono bruciate: se non si è raggiunta la maggioranza qualificata (due terzi dei voti), dal comignolo della Cappella Sistina esce fumo nero. Quando invece viene eletto un nuovo Papa, il fumo che si leva è bianco: è la famosa fumata bianca.

Chi sono i cardinali elettori

Nel Conclave 2024, i cardinali elettori sono 117. Provengono da ogni parte del mondo, rappresentando la dimensione universale della Chiesa. Tra di loro si trovano figure di spicco come il cardinale Matteo Zuppi, presidente della CEI, e il cardinale Luis Antonio Tagle, già arcivescovo di Manila e oggi Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli.

Il collegio cardinalizio riflette la diversità culturale e geografica della Chiesa cattolica contemporanea. L’elezione del nuovo Papa sarà quindi anche espressione di questa pluralità, nella continuità della tradizione apostolica.

Curiosità sul Conclave

  • Il primo Conclave della storia si svolse nel 1271 a Viterbo, dopo una sede vacante durata quasi tre anni.
  • Il Conclave più breve fu quello del 1503, durato meno di dieci ore, che elesse Papa Giulio II.
  • Il Conclave più lungo del XX secolo fu quello del 1903, durato quattro giorni e dieci scrutini.
  • Durante il Conclave, i cardinali alloggiano nella Domus Sanctae Marthae, una residenza all’interno del Vaticano costruita proprio per questo scopo.
  • Ogni cardinale giura segretezza assoluta su quanto avviene durante il Conclave. La violazione del segreto comporta la scomunica latae sententiae.

La Cappella Sistina: simbolo di arte e spiritualità

La Cappella Sistina, dove si svolge il Conclave, è uno dei luoghi più iconici e sacri del mondo. Famosa per gli affreschi di Michelangelo, tra cui il Giudizio Universale e la Creazione di Adamo, è anche il cuore pulsante della vita spirituale del Vaticano.

Durante il Conclave, la cappella viene attrezzata con strutture temporanee per ospitare i cardinali elettori e garantire la segretezza delle operazioni. Viene inoltre installato un sistema di scrutini elettronici per prevenire interferenze esterne.

La diretta e l’interesse dei media

Il momento dell’“Extra Omnes” è stato seguito in diretta da milioni di fedeli e curiosi in tutto il mondo. Grazie alla copertura dei media, tra cui RomaToday, è stato possibile assistere in tempo reale a questo momento solenne.

Le immagini della chiusura della Cappella Sistina, trasmesse dalle principali emittenti televisive e piattaforme online, hanno suscitato emozione e riflessione in milioni di persone. La trasparenza mediatica, pur nel rispetto della clausura, ha permesso di avvicinare il pubblico a un evento altrimenti inaccessibile.

Il ruolo della tecnologia nel Conclave moderno

Pur mantenendo la sua sacralità e tradizione, il Conclave si avvale oggi di tecnologie avanzate per garantire la sicurezza e la riservatezza. La Cappella Sistina viene bonificata da dispositivi elettronici, mentre i cardinali consegnano smartphone e tablet prima dell’inizio delle votazioni.

Un sistema di schermatura impedisce la trasmissione di segnali dall’interno della cappella. Inoltre, il Vaticano impiega esperti informatici per prevenire eventuali cyber-attacchi o fughe di notizie. Tutto è pensato per proteggere l’autenticità e la libertà del processo elettivo.

Il futuro Papa: attese e speranze

Il mondo intero guarda con attenzione al Conclave 2024. In un’epoca segnata da sfide globali come i cambiamenti climatici, le guerre, le migrazioni e le crisi spirituali, il nuovo Papa sarà chiamato a guidare la Chiesa con coraggio e visione.

Molti sperano in un Pontefice capace di dialogare con il mondo contemporaneo, di promuovere la pace, la giustizia sociale e la tutela del creato. Al tempo stesso, sarà fondamentale che il nuovo Papa custodisca la fede e la tradizione millenaria della Chiesa cattolica.

Un evento che unisce fede, storia e spiritualità

La chiusura della Cappella Sistina con l’“Extra Omnes” è molto più di un atto formale: è il sigillo di un momento sacro che unisce la Chiesa universale in preghiera e attesa. Il Conclave rappresenta una delle massime espressioni della spiritualità cattolica, dove storia, arte e fede si fondono in un’esperienza unica.

Seguire questo evento, anche da lontano, significa partecipare a un rito che affonda le radici nei secoli e che continua a parlare al cuore degli uomini e delle donne di oggi. In attesa della fumata bianca, il mondo intero resta con il fiato sospeso, pronto ad accogliere il nuovo Papa.



Giornalista, appassionato di marketing e vero e proprio "Tecnico Umanista", Simone Durante naviga nel mondo digitale fin dai tempi del modem a 56k.