Search
Tuesday 30 April 2024
  • :
  • :

Quello che so sull’amore : Fuori le Mura


Quello che so sull’amore





14 gennaio 2013 |



By




More


Share

George Dryer passa le giornate seduto sul divano  a imitare i grandi telecronisti sportivi con la speranza di prendere il loro posto e riguardare i filmati delle sue partite più spettacolari, incurante dei messaggi sempre più minacciosi che gli lascia in segreteria il suo padrone di casa. Lo sguardo, ormai spento di chi non sa più cosa chiedere alla vita, si accende solo quando osserva le sue foto in compagnia di stelle del pallone come Beckham  e i suoi considerevoli trofei. Dryer è infatti un ex calciatore di caratura mondiale costretto ad appendere gli scarpini al chiodo in seguito a un grave infortunio. Ma George è anche un padre. Un padre assente e ancora immaturo che ha visto sgretolare la sua famiglia in seguito ai suoi tanti tradimenti. Di fronte all’ennesimo ultimatum  posto da Stacy, l’ex moglie, decide, suo malgrado, di costruire un rapporto almeno amicale con il piccolo Lewis. L’allegria, l’innocenza, la freschezza e la dolcezza del figlioletto tramutano  quello che viveva solo come un dovere, in una sorta di bisogno esistenziale. Recuperare il suo ruolo di padre e di marito da ora in poi sarà la sua unica ragione. Lo farà iniziando da ciò che gli è più congeniale: il calcio.  La sua promozione ad allenatore della squadra  di suo figlio gli permetterà di farsi conoscere e apprezzare per le sue doti umane e professionali e a riaprire il cuore di Stacy.

Un ulteriore ostacolo alla sua  crescita come uomo è in agguato: Denise, Barbe e Patti madri frustrate e represse, nonchè molto sexy e ammalianti, tenteranno nei modi meno ortodossi di sedurlo. Un bivio: lasciarsi offuscare dalle sirene del piacere, o scegliere  quelle più consapevoli dell’attesa?

La paternità è da sempre un tema molto caro a Muccino. Era un povero padre sopraffatto dai debiti e dalla povertà Chris Gardner nell’acclamatissimo La ricerca della felicità. Prossimo alla paternità era anche Carlo ne L’ultimo bacio, film che ha consacrato non solo lo stesso regista, ma anche attori come Stefano Accorsi e Claudio Santamaria. Come Carlo, George si trova a riflettere sulla sua vita e le sue scelte, scelte che l’hanno portato a rompere la solidità e la certezza che solo una famiglia felice può dare. Entrambi hanno tradito la loro compagna, scardinando ogni programma di vita comune. Tradimento che è , in entrambe le pellicole,  sinonimo di crisi, prima personale che sentimentale.  La loro crisi è la crisi dell’uomo contemporaneo, l’uomo che trova asilo nella sindrome di Peter Pan per sfuggire  a una società che lo vuole protagonista assoluto di doveri, ritmi frenetici, rischiando di annullare  le proprie necessità e di non riconoscere più il vero valore delle cose. Padri che sentono quasi il bisogno impellente di sbagliare, di toccare il fondo per capire cosa vogliono davvero.  Carlo e George sono uomini impauriti e delusi che  arrivano a un punto di non ritorno, il primo fra le braccia di una sedicenne, il secondo lasciandosi scorrere le giornate raggomitolato su una poltrona, per poi tornare indietro, cercando di ripristinare tutto il male lasciato dietro le loro spalle e ritrovare una nuova ragione proprio dove quel male lo hanno lasciato.

Tale tematica  ne L’ultimo bacio e il tardo sequel Baciami Ancora, Muccino aveva saputo portarla sul grande schermo nel modo più efficente e brillante possibile.  La sua regia patinata e veloce, la descrizione a tutto tondo dei personaggi, le storie corali che si intersecano dando nuovi risvolti alla trama, ne hanno sancito l’interesse della critica internazionale e un successo di pubblico che è andato oltre le aspettative iniziali. Pubblico rimasto sempre attento e partecipativo, complice uno script che non lasciava presagire nulla fino alle battute finali.  Fattore che, ahinoi, è andato perdendosi nella sua terza fatica americana. Quello che so sull’amore, nonostante una regia sempre impeccabile (l’attenta direzione di Muccino sui suoi attori non viene mai messa in discussione) e un cast che racchiude l’apoteosi del cinema hollywoodiano, va a sbattere, infrangendosi, su una sceneggiatura monocorde e mediocre, priva di pathos.  Bastano pochi elementi, qualche battuta per capire lo scontato, romanticissimo (nonostante il regista non abbia mai voluto etichettare la commedia come romantica, piuttosto come drammatica) finale.

Quello che so sull’amore è una commedia che non ci sentiamo di stroncare in modo perentorio come ha fatto la critica americana, in quanto nonostante le sue lacune si presenta in modo garbato e gradevole,  e la  consigliamo a chi desidera  mettere in stand-by il cervello per un paio di ore. Ciò  su cui vogliamo obiettare è invece lo spropositato costo di produzione dovuto alla scelta di un cast troppo altisonante per coprire ruoli di contorno.

vedi trailer

Quello che so sull’amore
Playing for Keeps
Regia: Gabriele Muccino
Sceneggiatura: Robbie Fox
Cast: Gerard Butler, Jessica Biel, Noah Lomax, Dennis Quaid, Uma Thurman, Catherine Zeta-Jones, James Tupper, Judy Greer, Abella Wyss, Grant Goodman, Grant Collins
Produzione: Eclectic Pictures, Evil Twins, Millennium Films, Misher Films, Nu Image Films
Distribuzione: Medusa
Data di uscita: 10 gennaio 2013

 



Tags: , , , , , , , , , , , , , , ,

Category: Cinema