Dal regista di Hairspray, un musical esilarante con un cast di stelle in forma smagliante
E’ davvero molto difficile non cantare e non ridere di gusto vedendo il musical Rock of Ages. Ed è insolito perché i musical, si sa, si amano o si odiano. Ma il regista Adam Shankman già con Hairspray – Grasso è bello aveva confermato di saper rendere spassoso il genere anche ai più scettici, grazie a ironia, cinismo e quel pizzico di sano trash che solo pochi riescono a dosare con maestria.
Tratto da un grande successo di Broadway (dopo essere passato per Los Angeles), che ha ottenuto cinque candidature ai Tony Award e che tuttora attira pubblico da tutto il mondo, Rock of Ages si serve di un cast tentacolare e colorato dove le star presenti, primo fra tutti Tom Cruise nei panni di un lussurioso dio del rock, sono in forma smagliante.
L’anno è il 1987. Sherrie (Julianne Hough) e Drew (Diego Boneta) sono una ragazza di provincia e un ragazzo di città che s’innamorano tra i sudori e la puzza di birra dell’affollato Room Bourbon, un immaginario locale rock della famosa Sunset Strip di Hollywood. Il locale, di proprietà di Alec Baldwin (eccellente) e del suo svampito fidanzato Russel Brand, è soffocato dai debiti e rischia la chiusura, anche a causa della moglie del sindaco, una conservatrice-arpia dalla voce stridula – interpretata da unasorprendente Catherine Zeta-Jones – che promette di ripulire Sunset Strip da volgarità e malcostume. Le uniche ancore di salvezza finanziaria per Baldwin-Brand rimangono i concerti dal vivo e chiamano così Stacee Jaxx (Tom Cruise), accompagnato dal suo viscido produttore Paul Gill (Paul Giamatti) e da una schiera di groupies seducenti e sfrenate, a esibirsi al Bourbon nel suo primo concerto da solista.
E’ su questo terreno che si dirama il film, le cui scene sono per lo più costruite intorno a canzoni prese in prestito da un rock anni ‘80 classico: Every Rose Has Its Thorn, Wanted Dead or Alive, I love Rock N Roll dei Joan Jett & the Blackhearts, Pour Some Sugar on Me, Paradise City e artisti del calibro di Def Leppard, Guns ‘n Roses, Foreigner e Whitesnake.
Ma come per Hairspray, è il tocco naif a rivelarsi completamente vincente e il coreografo-regista Shankman è strepitoso nel riuscire a far sì che gli attori-star si prendano in giro amabilmente. Come nel precedente, dove John Travolta si travestiva addirittura da irriconoscibile donna grassa, qui Cruise è esilarante nei panni di Stacee Jaxx, un Anthony Kiedis tutto tatuaggi, pantaloni in pelle, torso nudo e magnetismo sessuale (divertente la chicca della scimmietta Chebello, che spinge il carrello delle bevande e gli serve wisky tutte le volte che Cruise lo desidera). Anche la modella e cantante svedese Malin Akerman è affascinante a interpretare la rigida ma svampita Constance, giornalista di Rolling Stone, mentre Paul Giamatti è in forma piacevolmente smagliante come manager viscido di Cruise. Geniali inoltre le due scene in cui Baldwin incontra Cruise prima del concerto e quando dichiara il suo amore omosessuale per il socio Brand sulle note di Can’t Fight This Feeling.
Se il film ha un difetto, è che l’autore calca troppo la mano sulla love story adolescenziale (e tutta di stampo classico hollywoodiano) tra Sherrie e Drew: lui supererà le sue paure e riuscirà a diventare un famoso cantante? Saranno in grado di riunirsi appena in tempo per il duetto trionfale di chiusura? Queste domande, intervallate da pezzi troppo soft -rock, puzzano di già visto. Ma al cinema vanno principalmente i giovani e probabilmente Shankman non ha voluto rinunciare a tirare a sè le nuove generazioni, che poco conoscono il rock anni ’80 e le star, ormai cinquantenni, protagoniste della pellicola.
Rock of Ages
Regia: Adam Shankman
Interpreti: Julianne Hough, Diego Boneta, Alec Baldwin, Russel Brand, Paul Giamatti, Catherine Zeta-Jones, Tom Cruise, Mary J. Blige
Produzione: USA, 2011
Durata: 123’
Distribuzione italiana: Warner Bros. Pictures Italia, 20 giugno 2012
www.rockofagesfilm.it