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La Presidentessa | Fuori le Mura

La Presidentessa

5 marzo 2012

di Orlando Felici

Fino all’11 marzo, al Teatro 7, si ride, si balla e si canta, in compagnia di Maurizio Lops

Cosa potrebbe accadere se, nella Francia d’inizio Novecento, una spregiudicata soubrette si trovasse, per sbaglio, in una piccola cittadina di provincia? La sua presenza, naturalmente, non passerebbe certo inosservata. Anzi, finiribbe per scuotere la vita tranquilla dei suoi abitanti, abituati a trascorrere vite fin troppo piatte e monotone. Questo è proprio ciò che accade ne La Presidentessa, irresistibile commedia corale nata dal talento di Maurice Hennequin e Pierre Veber.

La fama di Gobette, questo è il nome della procace ballerina in questione, arriva anche all’interno del tribunale cittadino, diretto dal presidente Triconte, uomo tutto di un pezzo che fa della moralità il suo stile di vita. I due suoi giovani collaboratori, infatti, sono dei veri e propri fan di Gobette, e uno dei due è anche protagonista di una notte brava in compagnia della soubrette, conclusasi con una stanza d’albergo distrutta e con la cacciata di Gobette dall’hotel.

Le vite della bella e sensuale Gobette e dell’austero magistrato Triconte, apparentemente così distanti tra loro, entrano inevitabilmente in contatto, cambiando per sempre i destini di entrambi. Senza dire troppo, diciamo soltanto che, per un equivoco che alla fine risulterà decisivo per Tricorne, Gobette viene erroneamente scambiata per sua moglie, ossia per la “presidentessa”.

L’arrivo in città del severissimo Ministro della Giustizia, proveniente direttamente da Parigi, con l’intento di ripristinare la moralità e la disciplina dopo alcuni fatti spiacevoli accaduti in città, che hanno tirato in ballo, come detto sopra, alcune figure autorevoli del tribunale cittadino, è la molla che rende il tutto assolutamente caotico ed esilarante.

Da qui in poi, infatti, si entra in un vortice di situazioni assurde e grottesche, di tradimenti e di bugie, il tutto condito da un umorismo che fa sempre da sfondo a tutto ciò che accade ai protagonisti. Carriere che spiccano improvvisamente il volo, mogli fissate con lo splendore dell’argenteria disposte a tutto per la promozione del marito, ministri che portando in alto la bandiera della morale e dell’etica,  invischiati in situazioni assurde e compromettenti, belle donnne, amori impossibili…

La Presidentessa, uno dei classici della commedia degli equivoci, diretta con maestria dall’ottimo Maurizio Lops, nei panni del Ministro. Anche se può sembrare una piece leggera e scanzonata, in realtà è un testo che con ironia scava all’interno dei mali della nostra società, pur essendo ambientata circa un secolo fa. I giochi di potere, i vizi della borghesia e della politica, rimasti intatti da ieri a oggi, anzi – forse attualmente ancora più tangibili e amplificati – rendono la storia estremamente credibile e ancora più irriverente.

Il ritmo, insieme all’indubbia bravura degli interpreti in scena, è senza dubbio il punto di forza della commedia. Lops riesce perfettamente nell’intento di dare brio ed energia alla sua creatura, aiutatodal talento e dalla verve degli attori in scena. In più si canta, si balla e, naturalmente, si ride. Una commedia che merita di essere vista.

La Presidentessa
Di: Maurice Hennequin e Pierre Veber
Regia di: Maurizio Lops
Con: Alessia Amendola, Fabio Antonelli, Elena Cucci, Massimiliano Delgado, Ramona Fiorini, Maurizio Lops, Giuseppe Ragone, Ilary Artemisia Rossi, Leonardo Sbragia, Tiziano Scrocca, Carlotta Tommasi, Alessandro Vichi
Aiuto regia: Sara Palma
Costumi: Giulia Amendola e Giorgia Forte
Disegno luci: Francesco Mischitelli
Luci e fonica: Alessio Manuali
Dal 28 febbraio all’11 marzo 2012
Dal martedì al sabato alle 21, domenica alle 18
Teatro 7
Via Benevento, 23 – Roma
Prezzi biglietti: € 18 intero, € 13 ridotto. Prevendita: €1

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