Nella prima scena del film ci viene presentato Lou (Casey Affleck), il protagonista di The killer inside me, camicia bianca e una cravatta classica dal nodo fin troppo stretto, come se fosse un cappio. Lou è il vice sceriffo della città, una città che pensa di sapere tutto di lui, come ci viene detto nei primi minuti della pellicola, ma la realtà è ben diversa. Lou ha un passato perverso e strano che nella pellicola di Michael Winterbotton, a differenza del libro da cui è tratta (L’assassino che è in me di Jim Thompson, Fanucci), non viene approfondito. Questo è stato il più grosso errore del regista inglese: costringere lo spettatore a cercare i motivi di tanta violenza senza fornire delle pareti solide sulle quali arrampicarsi.
Lou frequenta due donne: Joyce (Jessica Alba), una prostituta che deve scacciare dalla città data la sua relazione con il figlio di un imprenditore locale, e Amy (Kate Hudson), la ragazza della porta accanto, la sua fidanzata. Con entrambe le donne si comporta allo stesso modo: un intricato miscuglio di violenza, sesso e frasi dolci che sembrano sprizzare amore da tutti i pori. Ma queste due relazioni non lo confondono, non gli annebbiano la ragione. Lui è superiore ai sentimenti, lui fa ciò che sente di dover fare: uccidere.
The killer inside me è ambientato negli anni ’50, quando gli abitanti del Texas pensavano di essere tutte brave persone e credevano che il mondo esterno non li avrebbe mai influenzati. Però, con la scoperta del petrolio – fatto che non viene riportato nel film – la gente inizia a pensare ai fatti propri, conducendo anche “i più buoni” tra le grinfie di un egoismo sfrenato e alla ricerca del denaro come unica ragione di vita. Pochi riusciranno nell’intento di fare fortuna (spesso a discapito del prossimo) e tutti gli altri continueranno a vivere una vita calma e piatta, senza emozioni; la situazione oggi non è poi così cambiata.
Nel paesino circondato da immense pianure gialle e aride dove è ambientata la pellicola qualcuno decide di smuovere un po’ la situazione. Come? Uccidendo. Il movente, tuttavia, non è affatto chiaro. Neanche la noia può spiegare una serie di azioni che sembrano invece fini a se stesse.
La magistrale interpretazione di Casey Affleck riesce a veicolare, attraverso il personaggio di Lou, una serie di emozioni e silenzi che rendono la pellicola affascinante. La Hudson, grazie a questo film, ha la possibilità di riscattarsi agli occhi della critica che l’aveva definita “un’attrice finita” a causa della ripetitività delle pellicole alle quali ha partecipato negli ultimi anni che, compensi a parte, non l’hanno vista crescere dal punto di vista recitativo, e dimostra di essere l’attrice premio Oscar di oltre dieci anni fa, perfettamente in grado di recitare in ruoli drammatici. Stesso discorso per Jessica Alba che finalmente si lascia andare, nuda, nel ruolo di prostituta, parte che aveva spesso rifiutato per motivi familiari: i genitori, in casa, non la lasciavano andare con l’ombelico di fuori, figurarsi su un megaschermo.
Il regista inglese Michael Winterbotton, tre volte candidato alla Palma d’Oro al Festival di Cannes, per la prima volta alla prese con una produzione hollywoodiana, con grande maestria sceglie cosa mostrarci e, soprattutto, cosa non mostrarci; un talento che pochi anno.
Negli USA The killer inside me ha avuto degli incassi bassissimi, meno di un milione di dollari per un film che ne è costato tredici, ora toccherà ai paesi europei riscattarlo. Tra Russia, Gran Bretagna e Francia ne sono già stati incassati tre. Siamo a buon punto?
Trailer
The killer inside me
id.
Regia: Michael Winterbotton
Sceneggiatura: tratta dal libro L’assassino che è in me di Jim Thompson
Cast: Casey Affleck, Jessica Alba, Kate Hudson, Simon Baker
Durata: 120′
Produzione: Films, Hero Entertainment
Distribuzione: BIM
Data di uscita: 26 novembre 2010