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L’odore dolce dei ricordi di Jess Walter : Fuori le Mura


L’odore dolce dei ricordi di Jess Walter





19 giugno 2014 |



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L'odore dolce dei ricordiJess Walter è negli Stati Uniti autore finalista al National Book Award con Dopo quel giorno e bestsellerista che ha mescolato nella sua lunga carriera un notevole numero di generi, in particolare thriller e melodramma. L’odore dolce dei ricordi è stato in patria uno dei suoi libri più amati ed è un romanzo che si discosta dai suoi precedenti concentrandosi molto di più sul tema dell’ amore, la perdita di esso e la speranza di riacciuffarlo. Il tono è apparentemente più ironico, ma a conti fatti anche più malinconico.

È il 1962. A Cinecittà si sta girando il kolossal Cleopatra, il non capolavoro di Joseph L. Mankiewicz che porterà la Twentieth Century Fox alla bancarotta, Richard Burton ed Elizabeth Taylor ad innamorarsi, a sposarsi e a divorziare due volte. Il film fu un flop commerciale, ma la sua lavorazione e le leggende che si sono costruite intorno ad esso fanno parte ormai della memoria collettiva. Ed è proprio intorno a quelle leggende che Walter costruisce le sue fittizie e dal fascino non meno incredibile. La vicenda che prende corpo ruota intorno ad una misteriosa attrice malata che sta lavorando proprio sul set di Cleopatra. La donna, durante la lavorazione del film, si reca nella piccola località di Porto Vergogna in Liguria in un piccolo alberghetto ormai in rovina. Qui conosce il figlio della proprietaria che aiuta la madre a gestirlo dopo la morte del padre Carlo. Pasquale Tursi è una figura piccola, dinoccolata, non è il classico maschio italico costruito dai cliché americani. Legge, sta in disparte, è silenzioso. Lui si innamora di quella splendida donna, altrettanto particolare, dalla bellezza non certo prorompente, come le sue colleghe, lontana proprio dall’immaginario di Elizabeth Taylor, per quanto sia piccolina come lei. È diversa da tutte le altre Dee Moray…

Circa cinquant’anni dopo, Pasquale non sa più che fine ha fatto quella che ai suoi occhi è una splendida dea e si reca ad Hollywood per parlare con il potente produttore Michael Deane, che all’epoca era solo il galoppino della donna. Qui viene accolto dalla di lui assistente in un venerdì pomeriggio come tanti. La donna, Claire, vorrebbe abbandonare il suo lavoro perché delusa dal mondo di Hollywood, sta per andare a casa quando incontra quest’uomo piccoletto e ormai anziano vestito come se dovesse andare ad una cerimonia e rimane folgorata dal suo racconto…

L’odore dolce dei ricordi, ovviamente opzionato da Todd Field per un adattamento cinematografico (per Hollywood non c’è niente di meglio che parlare di se stessa!), è un’opera divertente e sagace, malinconica e intensa, molto ben scritta, che si sviluppa su più linee temporali attraverso flashback, flashforward, un numero cospicuo di personaggi e sotto-storie che si dipanano come un grosso puzzle narrativo risultato di grande tecnica letteraria, un complesso schema che è la conseguenza di quello che si impara nelle scuole di scrittura creativa. La storia è perciò perfettamente architettata, i protagonisti sono caratterizzati in maniera precisa e dettagliata, i fatti narrati si susseguono con una tempistica cronometrica. Insomma, il lettore non si annoia e soprattutto è ben intrattenuto, il libro si legge con sostenuta velocità e si consuma molto piacevolmente.

Walter mette in campo un racconto che tocca il cuore dei sentimenti che vengono messi a confronto con un mondo freddo e indifferente come quello di Hollywood, storicamente impegnato a raccontarli con forza e passione. Pertanto, lo scrittore americano mette in scena il grande paradosso del mondo del cinema fatto di persone vuote, scaltre, ipocrite e indifferenti che hanno costruito un’industria sui sogni e sui desideri, sulla bellezza e sull’amore. Sentimenti ed emozioni che proprio quelle persone non conoscono affatto. Lo scontro fra quel mondo e quello reale si fa crudele attraverso proprio attraverso la storia di Pasquale, anziano e ancora puro di cuore, generoso, bello di una bellezza che però dall’esterno non si vede, ma che è evidente e genuina, ingenua, del tutto disarmante.

Nel romanzo questo scontro avviene anche attraverso lo stesso mondo del cinema, attraverso il suo confronto temporale, il passato e il presente: la malinconia del cinema del passato, ancora fortemente legato al racconto, alla forza della storia, con quello di oggi, capace di produrre solamente prodotti in serie senza alcuna energia, senza alcuna originalità. Jess Walter racconta tutto questo, lo scontro fra due mondi, fra due vite completamente differenti, il libro è bello, forse però l’autore avrebbe dovuto metterci un po’ meno tecnica e un po’ più della genuina passione di Pasquale Tursi nello scriverlo. Piccola nota stonata, ma è una di quelle storie talmente eterne ed è scritta talmente bene che resta comunque un ottimo libro che si divora e si ama nonostante quella mancanza di imperfezioni necessarie a renderlo un piccolo capolavoro. Ma l’energia creativa c’è tutta e si sente.

L’odore dolce dei ricordi
Beautiful Ruins
Autore: Jess Walter
Traduzione: Benedetta Tavani, Michela Candi
Casa editrice: Cavallo di Ferro, 2013
Pagine: 416
Prezzo: 18,00 €



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Category: Libri