Il fondamentalista riluttante di Mira Nair
Changez Khan è un ragazzo pakistano proveniente da una famiglia benestante di Lahore, che emigra negli Stati Uniti per completare la sua formazione e iniziare una carriera in una grande azienda di New York. La vita americana lo affascina e coinvolge, si innamora di una fotografa figlia del suo capo, finché non avviene l’11 Settembre. Da quel momento la vita di Changez cambia, e dovrà decidere, anche forzatamente, da che parte stare.
Mira Nair è una regista indiana, vincitrice di un festival di Venezia diversi anni fa con lo sfolgorante Monsoon Wedding che Nanni Moretti, che presiedeva allora la giuria, giudicò il più bello della kermesse. Torna adesso parlando di mondi che le sono vicini in modi diversi: l’oriente, a cui appartiene come nascita e come vicinanza culturale e l’occidente, luogo di lavoro e di altre relazioni. Che è un po’ la relazione che ha il personaggio, Changez, ideato prima che finisse sullo schermo per la carta da Mohsin Hamid, incarnato da Riz Ahmed che catalizza completamente l’attenzione, e che riesce, per una volta, a far vedere la paranoia da fuori.
La non comprensione di un mondo difficile e diverso, ma con una cultura complessa e da rispettare, soprattutto da non generalizzare. Uno dei momenti più drammatici della pellicola non è infatti particolarmente violento, ma non a livello fisico, come ci si potrebbe aspettare, ma piuttosto psicologico, una violenza a cui viene sottoposto Changez, che segna definitivamente la sua separazione con il mondo d’adozione.
Mira Nair caratterizza i suoi film con la pienezza dei colori ed è molto delicata nel tratteggiare il percorso del personaggio attraverso gli anni, nel sottolineare l’evoluzione, la fascinazione per il sogno americano, la delusione, la reazione. Tutto si gioca sul titolo e sulla parola “fondamentalista”, che nonostante il suo essere termine estremo è connotabile pur differenti rispetto a quelli che siamo soliti attribuirgli. La forza del film, presentato in apertura dell’ultimo festival di Venezia, fuori concorso, risiede proprio in questo esplicare come si possa avere poco interesse nella guerra anche senza sottostare in maniera aderente ai dettami di stile americano. Un altro punto di forza è il passo con cui la pellicola è montata, stacchi lunghi tra il flashback del racconto e la vita reale fino ad arrivare alla svolta, punto da cui il film prende il passo spedito del film thriller d’azione.
Il film doveva uscire in sala negli Stati Uniti lo scorso Aprile, ma con un tempismo cronometrico, gli attacchi durante la maratona di Boston hanno fatto salire la tensione e slittare l’uscita del film che di sicuro non è sulla stessa linea di Olympus has fallen, oltretutto in poche sale selezionate. La pellicola uscirà invece nelle nostre sale il prossimo 13 Giugno.
Il fondamentalista riluttante
Regia: Mira Nair
Cast: Riz Ahmed, Kate Hudson, Kiefer Sutherland, Liev Schreiber
Sceneggiatura: Ami Boghani
Durata: 130′
Data di uscita: 13 Giugno 2013
Distribuzione: Eagle Pictures
Category: Cinema