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Un vampiro tra i limoni di Karen Russell : Fuori le Mura


Un vampiro tra i limoni di Karen Russell





20 maggio 2013 |



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Karen-Russel-Un-vampiro-tra-i-limoni-ElliotLa letteratura americana è nota per i suoi grandi autori e per le sue storie larger than life. Grandi romanzi sul declino dell’America, sul suo territorio vasto e ricco di contraddizioni. Ma è attraverso le short story che l’America trova una sua collocazione, analisi più minimale, particolare, fuori dagli schemi, ancora più profonda. Perché scrivere racconti è – per molti versi – molto più difficile dello scrivere un romanzo fiume; infatti, più il tessuto narrativo è minimo più deve esprimerne un’essenza. Una vera e propria sorpresa sono stati gli otto racconti recentemente pubblicati da Elliot di Karen Russell, il cui titolo della raccolta è anche quello del primo degli otto, Un vampiro tra i limoni. Pagine dove l’autrice della Florida confeziona storie sopra le righe, strutturate negli schemi del genere, attraverso il paranormale, la fantascienza e tante e molto ironiche venature horror. In realtà non del tutto una sorpresa per chi ha già letto la pubblicazione precedente della Russell, un romanzo Swamplandia! (sempre edizioni Elliot), entrato fra i finalisti del Premio Pulitzer lo scorso anno, nell’annata nella quale la giuria del premio capitanata da Michael Cunningham non ha trovato il suo vincitore, e ancor prima con un’altra raccolta di racconti intitolata Il collegio di Santa Lucia per giovinette allevate dai lupi (Elliot come sempre). Mette in campo una scrittura poliedrica Karen Russell per esprimere i sentimenti basici della lotta del bene contro il male sullo sfondo di un mondo fiabesco e cupo. Influenzata da Flannery O’Connor la giovane autrice, facente parte della National Book Foundation fra i talenti migliori under 35, inserisce a quella dimensione di genere la morale e la religione, gli sfondi sono quelli di una civiltà fatta di stregoneria che diventano metafora di un mondo enigmatico.

La fede e la magia diventano rovesci di una stessa medaglia che si impernia nella ricerca di trovare il bene laddove esiste anche il male; per meglio dire non esiste l’uno senza l’altro, si confondono, diventano parte integrante perché costruiti sulla linea immaginaria di un sentimento che latita laddove gli individui pretendono di insiste nel voler definire la natura umana come netta e precisa. Questo ci dice Karen Russell: non è possibile. Lo imparano a proprie spese i due vecchi vampiri che vivono sulla costiera sorrentina quando il loro matrimonio lungo (pluri-centenario) e solido va in crisi perché uno dei due ha paura di volare e non vuole più farlo. Un mondo fantastico, di meravigliosa suggestione è quello tessuto da Karen Russell, un ritratto del quale Tim Burton dovrebbe provare invidia perché perfetto, dotato di sentimenti, profondità, incasellate nella linea di una spiritualità direttamente proporzionale alle figure mostruose delle quali l’autrice è narratrice, delle quali sono protagoniste le sue storie (come accade nelle dinamiche famigliari degli alligatori di Swamplandia!). Dove la redenzione avviene tramite il dolore, ce lo dicono una manciata di veterani del Vietnam, due vampiri di una certa età … la vita, quella vera. Perché le storie di Karen Russell non sono storie di fantasia, ma prendono pienamente forma dalla realtà.

Un vampiro tra i limoni
Vampires in the Lemon Grove
Autrice: Karen Russell
Casa editrice: Elliot, 2013
Pagine: 256
Prezzo: 18,50 €



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Category: Libri