Alex Ferguson pone fine all’era United
Dopo ventisette anni Alex Ferguson, il tecnico più vincente del calcio inglese, dirà addio a quel mondo che gli ha regalato molti successi.
L’allenatore scozzese in carriera sulla panchina del Manchester United ha vinto la bellezza di 38 trofei tra cui tredici Premier League, due Champions e cinque Coppe d’Inghilterra.
Prima dell’approdo all’Old Trafford, Ferguson ha allenato gli scozzesi dell’Aderbeen con i quali vinse una Coppa delle Coppe nella stagione 1982/1983, una Supercoppa Europea nel 1983, tre campionati scozzesi e quattro Coppe di Scozia. Rispetto ad altre ipotesi di ritiro, questa sembra essere quella definitiva. Secondo i tabloid inglesi tra i possibili motivi che hanno spinto sir Alex a prendere questa decisione ci potrebbero essere alcuni problemi di salute che lo stanno tormentando.
Nei giorni scorsi si era sparsa la voce che tra i possibili sostituti del manager scozzese ci potesse essere Josè Mourinho, ma questa ipotesi è stata subito smentita dalla dirigenza dello United che ha deciso di puntare nella prossima stagione su Moyes, attuale allenatore dell’Everton. Sono stati tanti i nomi del calcio che hanno voluto commentare l’addio di sir Alex Ferguson, tra cui spiccano i suoi ex giocatori:Cristiano Ronaldo e David Beckam. Il portoghese, sulla sua pagina Twitter, ha commentato con un “Grazie di tutto, capo”, postando una sua immagine accanto al tecnico risalente al periodo trascorso nelle file dei Red Devils. L’ex capitano dell’Inghilterra, cresciuto nel Manchester United e ora al Paris St. Germain, sulla sua pagina Facebook ha scritto: “ Come ho detto altre volte, il boss non è solo il più grande e il miglior manager per cui io abbia mai giocato, ma è stato anche una figura paterna per me dal momento in cui sono arrivato nel club all’età di 11 anni, fino al giorno che l’ho lasciato. Senza di lui non avrei mai raggiunto tutto quello che ho fatto nella mia carriera”. Anche un italiano trapiantato in Inghilterra come Gianfranco Zola, ex attaccante del Chelsea e ora allenatore del Watford, ha voluto mandare un suo messaggio a Ferguson e ha commentato alla radio della BBC: “Era un privilegio e un incubo allo stesso tempo giocare contro di lui come giocatore. So che ha sempre speso belle parole verso di me e lo ringrazio. Non è facile parlare di qualcuno che ammiri tanto; non riesci ad avere quella libertà di giudizio che vorresti avere. Lascia semplicemente il migliore e tutti noi dobbiamo imparare molto da lui”.
In una recente intervista Mancini, allenatore dell’altra squadra di Manchester, il City, ha ribadito che il prossimo campionato sarà comunque avvincente nonostante in panchina non ci sia più Alex Feguson. Non c’è dubbio però che il ritiro di Sir Alex rappresenta la fine di un’era per il calcio inglese e non solo, e la statua posta davanti all’ingresso dell’Old Trafford è il giusto e meritato coronamento di una carriera straordinaria.
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