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Emergenza rifiuti: ordinanza in extremis di Alemanno : Fuori le Mura


Emergenza rifiuti: ordinanza in extremis di Alemanno





15 aprile 2013 |



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rifiutiLa questione rifiuti non sembra trovare una definitiva soluzione. Intanto, è possibile affermare, che i rifiuti tanto discussi rimarranno nel Lazio, salvo modeste quantità, e non saranno trasferiti in altre regioni come precedentemente ipotizzato, anche dopo i no di Veneto, Lombardia, Sardegna e Piemonte. Ad accogliere, in caso di necessità, i rifiuti provenienti dal Lazio saranno Abruzzo e Toscana, che per un mese smaltiranno 130 tonnellate al giorno di rifiuti indifferenziati provenienti dai territori laziali.

Ma si studia una nuova soluzione, ovvero i rifiuti verranno trattati, per garantire i servizi ai cittadini romani, tutelandone la salute e il decoro della città, e al tempo stesso scongiurando il pericolo di una maxi-multa che l’Europa avrebbe dato all’Italia se non si fosse riusciti a chiudere definitivamente la questione di Malagrotta. È questo il contenuto dell’ordinanza anti-emergenza firmata nei giorni scorsi dal sindaco Alemanno, nella quale viene autorizzato “per 30 giorni, nelle more dell’entrata in funzione del tritovagliatore Colari, il trattamento tramite selezione, fino a 1000 tonnellate al giorno, dei rifiuti urbani indifferenziati negli impianti di TMB Malagrotta”. Inoltre nell’ordinanza viene disposto che gli impianti Ama funzionino come centri di trasferimento dei rifiuti verso altri impianti autorizzati quali Colfelice, Albano e Viterbo oltre a Malagrotta.

Ma l’emergenza resta. E la chiusura definitiva della discarica di Malagrotta è prevista a giugno. Non mancano le proteste e le barricate anti-camion dell’Ama, come quelle messe in campo nell’impianto di Colfelice.
Secondo il ministro Clini: “L’ordinanza del sindaco Alemanno è da accogliere positivamente perché si muove nel solco delle indicazioni del Ministero dell’Ambiente che ha chiesto che venisse sfruttata pienamente la capacità di trattamento degli impianti presenti a Roma e nel Lazio”. Il ministro ha però auspicato una soluzione definitiva del problema e ha invitato tutti, cittadini ed istituzioni, a puntare ed incentivare la raccolta differenziata. Intanto il presidente del Lazio, Nicola Zingaretti, ha dichiarato: “Roma è salva dall’emergenza: abbiamo evitato il disastro” e ha ringraziato i presidenti delle regioni “che hanno colto il valore di aiutare la capitale in un momento così delicato. Così come ringrazio i cittadini e gli amministratori degli altri impianti del Lazio che stanno ospitando i rifiuti e che hanno salvato Roma dall’emergenza”.

Un’emergenza che è destinata a non essere risolta definitivamente, nonostante le tante proroghe e le tante belle parole dei rappresentanti istituzionali.
È inammissibile che nella capitale del Paese, non si riesca a trovare un posto dove portare mille tonnellate di rifiuti al giorno, dove sia necessario chiedere aiuto ad altre regione, perché si è incapaci di trovare una soluzione. È possibile che da anni non si sia trovata un’alternativa a Malagrotta, la mega discarica che da decenni ingoia i rifiuti della capitale? Oggi gli impianti che servono Roma non funzionano come dovrebbero e la raccolta differenziata rischia di essere un totale fallimento, ferma poco sotto il 30%, mentre la legge prevedeva il 65% entro la fine dello scorso anno.



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Category: Roma, Roma-Attualità