Due fiumi di Tatiana Salem Levy
Dopo gli apprezzamenti di critica e il successo de La chiave di casa, torna Tatiana Salem Levy – sempre pubblicata da Cavallo di Ferro – con Due fiumi. La storia di un fratello e una sorella, gemelli, Joana e Antonio, inseparabili negli anni dell’infanzia, ma il cui legame è destinato a spezzarsi per sempre alla morte improvvisa del padre, avvenuta alle soglie della loro adolescenza. Quel legame, ora che sono adulti, non c’è più perché la perdita li ha portati ad allontanarsi e a condurre due vite completamente diverse: lei celebra la solitudine e l’auto-annullamento insieme ad una madre piena di ossessioni e disperatamente infelice, lui in giro per il mondo a cercare di dimenticare quella triste realtà. Questo loro amore, così puro, così naturale, nato negli anni dell’infanzia si trasformerà in indifferenza all’interno di un percorso di vita fatto di rimpianti e dolori. Nemmeno il tempo riuscirà a ricucire quello che la distanza ha lacerato per sempre. Ma un giorno, per entrambi, come spuntata dal nulla, arriva Marie-Ange, una giovane e bellissima donna che ha subìto un trapianto al cuore e che ora riempie le loro vite, una figura che, in qualche modo, anche se ne sono all’oscuro, li unisce. Ma forse è troppo tardi.
Salem Levy costruisce un romanzo attraverso il punto di vista dei due protagonisti, modellando una prima parte sul personaggio di Joana e una seconda su quello di Antonio, raccontando attraverso l’amore di entrambi per una donna, la storia di un legame affettivo fatto di tante contraddizioni sullo sfondo di un Brasile lontano dai cliché socio-culturali ai quali siamo abituati e sviluppato nel contrasto di un mondo arcaico composto dall’ombra di una religione oscurantista, ma anche dal germe di una società più aperta e moderna. Un contrasto che prende corpo attraverso le due figure genitoriali e che pian piano si trasmette nei figli: se Joana resta imprigionata nel dolore materno, ancorata al passato, Antonio fugge via costruendosi una vita da fotografo ricca e avventurosa, come quella di suo padre, eppure allo stesso tempo malinconicamente legata ai lontani ricordi di un passato dal quale inevitabilmente non può fuggire, ma al quale è riuscito a distanziare imponendogli una cesura quantomeno fisica. Paradossalmente, però, è la figura della còrsa Marie-Ange a portare i due protagonisti verso questo percorso antitetico, ribaltato nel finale: da un lato Joana si apre al mondo, comincia finalmente a vivere la sua vita e a liberarsi dal passato che la opprime, che la soffoca nel peggiore dei modi possibili, dall’altro riporta Antonio ai valori primari della famiglia e degli affetti, lo spinge a tornare indietro e riconsiderare il futuro attraverso quel passato negato.
Una storia che sembra costruita sulla passione ossessiva ed erotica per questa donna comune, ma che in realtà vuole raccontare il rapporto fraterno e tutte le sue sfaccettature attraverso un amore e un odio che sono in fondo le due facce di una stessa medaglia. Ben narrato dalla giovane autrice, Due fiumi procede come un diario di ricordi di entrambi i protagonisti attraverso un flusso di coscienza che si confonde fra l’infanzia e l’età adulta, fra l’amore e il rancore, smussando temi essenziali come la politica, l’amore, l’infanzia, la vecchiaia e subodorando persino l’incesto. Asciutto e nitido, il romanzo di Tatiana Salem Levy possiede una scrittura rigorosa che tiene perfettamente in equilibrio il suo ritmo realistico e metaforico, il suo linguaggio crudo e maestoso. L’autrice si sofferma sull’aspetto visivo incastrando i personaggi nel loro ambiente geografico, sullo sfondo di una liquidità oceanica e marina che si alterna fra il Brasile e la Corsica, alla ricerca di una visione al tempo stesso contemporanea e ancestrale, connotata da un lirismo poetico e violento che trascende in una visione antropologica.
Due fiumi
Dois Rios
Autrice: Tatiana Salem Levy
Traduttrice: Cinzia Buffa
Casa editrice: Cavallo di Ferro, 2013
Pagine: 208
Prezzo: 14,00 €
Category: Libri