Padania Libre
Pepi Fornasetti, comico televisivo di Latina, in ballo per un ruolo nel nuovo cinepanettone natalizio e Ginevra, impegnata nel campo televisivo, trasferitasi per lavoro nella capitale dalla lontana Sondrio, sono fidanzati. La loro è una bella storia. Sono innamorati e le tante differenze che li separano sembrano cimentare ancora di più il loro rapporto. L’uno completa l’altra e viceversa.
Tutto procede nel migliore dei modi, ma una catastrofe si sta per abbattere sui due protagonisti. Ginevra decide di far conoscere il suo irresistibile compagno alla famiglia. La sua agitazione iniziale si rivela più che fondata. Già dall’arrivo in Valtellina il povero Pepi capisce sin da subito che non è il benvenuto. Il padre di Ginevra, padano doc, con la foto del Senatur affissa al posto del crocefisso non accetta che la sua graziosa figliuola sia fidanzata con un meridionale di Latina.
La sua simpatia coinvolgente non fa che accentuare la situazione. Anche se la madre di Ginevra e il fratello, alquanto problematico e introverso, dopo le prime perplessità accolgono bene Pepi, l’ottuso e ultra-tradizionalista Egidio, non è della stessa idea e cerca di rendere la vita di Pepi un vero inferno. L’obiettivo di Egidio è quello di screditare Pepi agli occhi della figlia e convincerla così a ricredersi e a lasciarlo. Ci riuscirà?
Inutile dire che la forza della commedia, scritta e diretta dall’ottimo Marco Costa, è proprio la contrapposizione tra due mondi diversi. La leggerezza e la simpatia disincantata e scanzonata di Pepi contro la cultura chiusa e bigotta dell’estremo nord, in cui non c’è spazio per il riso nella vita di tutti i giorni. Naturalmente le contrapposizioni sono assolutamente enfatizzate e amplificate. Ma questo rende Padania Libre, un mix di risate e gag esilaranti. Ben recitato, con un grande Fabrizio Sabatucci nei panni di un simpaticissimo Pepi. Commedia assolutamente riuscita che ironizza con leggerezza e intelligenza sui pregiudizi che dividono il nostro Paese.
Assolutamente consigliato.
Padania Libre
Scritto e diretto da: Marco Costa
Con: Fabrizio Sabatucci, Antonella Alessandro, Roberto Stocchi, Andrea Planamente e Veruska Rossi
Dal 19 febbraio al 10 marzo 2013
Dal martedì al venerdì alle 21, sabato alle 17,30 e alle 21, domenica alle 17,30
Teatro De’ Servi
Via del -Mortaro, 22 (angolo via del Tritone) – Roma
Biglietti: platea 20 euro l’intero e 16 euro il ridotto; galleria 17 euro l’intero e 14 euro il ridotto
www.teatroservi.it
Category: Roma, Roma-Teatro