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Indian Creek – Un inverno da solo sulle montagne rocciose di Pete Fromm : Fuori le Mura


Indian Creek – Un inverno da solo sulle montagne rocciose di Pete Fromm





25 febbraio 2013 |



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Pete Fromm, personalità dalla vita avventurosa e poliedrica, racconta una sua personale esperienza alla fine degli anni Settanta quando, ancora studente universitario della facoltà di biologia, decide di passare un intero inverno isolato sulle montagne rocciose. Sotto forma di romanzo, Fromm in Indian Creek – Un inverno da solo sulle montagne rocciose (un testo pubblicato negli Stati Uniti nel 1993 e che solo la scorsa estate è arrivato fino a noi per i tipi di Keller) racconta le sue avventure col mondo animale, con il freddo polare di quei mesi (temperature al di sotto dello zero anche di venti, trenta gradi!). Un racconto di formazione che affonda le sue radici nei classici del genere d’avventura accostandosi ad autori come Kipling, Melville, Conrad e soprattutto Jack London con il suo Zanna bianca — e come i suoi antesignani, la semplice forma della narrazione ha intenti molto più profondi –, per poi magari dirigersi verso Krakauer, colui che ha raccontato in maniera egregia l’esperienza in Alaska di Chris McCandless, dove perse la vita alla ricerca della purezza dell’esistenza, lontano dalla cosiddetta civiltà (alla base anche del popolare film di Sean Penn, Into the wild).

Quella di Fromm è un’analisi sul rapporto fra uomo e natura, un incontro scontro fra un ragazzo che fino a quel momento ha conosciuto solamente la vita comoda del progresso industriale, in una casa confortevole e con tutte le tecnologie della contemporaneità di quegli anni, lontana da animali feroci, dalle insidie dell’isolamento. La scrittura di Fromm si appropria della struttura del reportage per i toni e lo stile con il quale racconta nei più minimi dettagli le esperienze di quei mesi, il lento e inesorabile adattamento dell’animale umano in un contesto fino a quel momento per lui estraneo. Ma in realtà si tratta anche di una storia sulla capacità di superare le insidie, di sapersi mettere in gioco attraverso esperienze nuove e dall’esito incerto, al di là della mera quotidianità di una vita programmata.

La capacità di lottare per conoscere e ricercare mondi altri è soprattutto metafora per comprendere e capire se stessi in una società dove non c’è il tempo o la possibilità di farlo. Fromm, invece, se lo ritaglia con grande cura, riservando il giusto spazio-tempo a un atto dalla connotazione quasi atavica, lontana dalla frenesia contemporanea. Cristallizzare i momenti e le necessità gli consente, inoltre, di comprendere il valore effettivo delle cose e della vita stessa. Tutto questo attraverso un realismo crudele, violento, fatto di bestie feroci e pericolose, neve e pochi mezzi di sostentamento. Un racconto schietto dalla penna di un uomo dal sangue carico di talento e amore per il rischio: una commistione che incanta… pericolosamente.

Indian Creek – Un inverno da solo sulle montagne rocciose
Indian Creek Chronicles – A Winter Alone in the Wilderness
Autore: Pete Fromm
Traduttrice: Tatiana Moroni
Casa editrice: Keller, 2012
Collana: Passi
Pagine: 256
Prezzo: 14,50 €



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Category: Libri