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The Master : Fuori le Mura


The Master





7 gennaio 2013 |



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Siamo alla fine della seconda guerra mondiale, il veterano Freddie Quell, interpretato da Joaquin Phoenix, è un alcolista ossessionato dal sesso nonché un violento, tenta di tenere insieme i pezzi della sua psiche e di reinserirsi nella società, ma con scarsi risultati. Decisivo, nel corso della sua vita, è l’incontro con Lancaster Dodd e con La Causa. Philip Seymour Hoffman  (da cui mi sono piacevolmente lasciata incantare) interpreta il guru della  nascente setta e firma la sua migliore interpretazione.

Il film è attesissimo ma non convince pienamente né il pubblico né la critica: Anderson gira, effettivamente, un quasi-capolavoro. Certo, i 35 milioni di dollari di budget si vedono. I ritratti dei personaggi sono magnifici e la fotografia è un piacere per gli occhi. Le musiche particolarmente intense, atipiche, dissonanti, sottolineano le contraddizioni interiori dei personaggi. Joaquin Phoenix dà vita ad un personaggio dal carattere estremamente complesso: Freddie Quell è a pezzi, disastrato, imploso, in fuga da sé e alla ricerca di qualcosa. Quel qualcosa che trova in Lancaster Dodd, un uomo dotato, almeno in apparenza, di una disarmante sicurezza e capacità di controllo. La pace interiore che Freddie brama. L’attrazione è istantanea e reciproca, un gioco di specchi distorti in cui l’uno vede l’altro, rispettivamente, come mentore e sfida.

La regia di Anderson non entra nel merito del bene e del male, si può dire che si “limita” a indagare i traumi psicologici di Freddie e mostrare il fascino che su di lui esercitano il movimento de La Causa e il suo mirabile rappresentante. Un uomo privo di sicurezze che si appiglia ad un altro che le certezze, invece, le costruisce. Per il protagonista La Causa funge da grembo, attraverso cui riesce ad affrontare le proprie paure e trova coraggio e forza di vivere e di mettersi in gioco. Il film, che evoca la figura di Ron Hubbard, fondatore di Scientology , è stato attaccato aspramente dagli adepti della setta, tanto da far rinunciare la Universal.

Benchè Anderson dichiari diplomaticamente: “Non conosco direttamente Scientology ma conosco bene la storia dell’inizio di quel movimento, la storia di Hubbard e del metodo di aiuto Dianetics e non nego di aver potuto prendere ispirazione da lì”, The Master infastidisce non poco i “followers” del culto lasciando intendere che attraverso le debolezze umane si insinuano questo tipo di credenze. Oltre alla notevole somiglianza fisica tra Lancaster Dodd e Ron Hubbard è interessante cercare le strizzatine d’occhio che il regista semina più o “meno” consapevolmente all’interno della pellicola. Freddie è stato un marinaio come Ron Hubbard; il film è ambientato negli anni ’50, proprio quando (nel ’54) il movimento di Scientology nasce e raggiunge la popolarità; nell’ultima parte del film Dodd si trova in Gran Bretagna, nazione da cui Hubbard, negli anni ’60, venne considerato ospite sgradito e diplomaticamente allontanato.

La scena finale chiude il viaggio di Freddie Quell che ha trovato il coraggio e la forza di vivere ma apre molti spunti di riflessione. Oggi Scientology è un business da 8 milioni di persone.

Guarda il trailer

The Master
Regia: Paul Thomas Anderson
Interpreti: Philip Seymour Hoffman, Joaquin Phoenix, Amy Adams, Laura Dern
Produzione: Usa, 2012
Durata: 137′
Distribuzione italiana: Lucky Red
Uscita: 3 gennaio 2013



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Category: Cinema