Vecchiaia e alcol nei sobborghi del Galles
Vecchi diavoli è un romanzo del 1986 che ha vinto il Booker Prize e che esce quest’anno per la prima volta in Italia. L’autore è Kingsley Amis (1922-1995), un noto scrittore, poeta e giornalista inglese, considerato da molti una delle migliori penne di satira del nostro secolo, nonché padre del noto Martin, l’autore di Money (1984) e Territori Londinesi (1989).
Il libro racconta la storia di Alun Weaver, un famoso scrittore che ritorna nel nativo Galles con la moglie Rhiannon, in passato fidanzata del suo vecchio amico Peter Thomas. Weaver si unisce al gruppo: oltre Thomas, ci sono Malcolm Cellan-Davies e l’alcolizzato Charlie Norris, i quali hanno continuato a vivere in quei luoghi mentre lui era altrove. Durante una bevuta in casa di un altro conoscente, Weaver muore sul colpo, lasciando il resto del gruppo a raccogliere i pezzi della loro breve riunione.
Considerato dal figlio Martin “un romanzo che si distingue da qualsiasi altro del ventesimo secolo”, Vecchi Diavoli ha l’intento di rivolgere lo sguardo al logoramento della vecchiaia con ironia e umanità, ma anche con candore, intelligenza e simpatia. È il passato il tema del romanzo: le persone anziane hanno bisogno l’una dell’altra perché ricordare insieme mantiene giovani e fa svanire gli acciacchi dell’età.
I diavoli del titolo sono gli amici di questa città periferica e non specificata nel sud del Galles, dove Alun e Rhiannon Weaver ritornano. Sono coppie di sessantenni in pensione, la cui routine quotidiana ormai consolidata, consiste nel riunirsi e parlare consumando enormi, anzi incredibili, quantità di alcol. In passato hanno trascorso anni d’oro, ma adesso “la loro sera inizia subito dopo la prima colazione” tra pub, lamenti, esperienze condivise e ricordi ormai diventati inaffidabili.
Quando Alun e la moglie arrivano, questa routine si complica. Alun – divenuto nel frattempo un pubblicista di successo – riprende con vigore a sedurre due delle mogli dei suoi amici, mentre Rhiannon si getta nelle relazioni sentimentali ed estremamente toccanti con due dei mariti, ancora innamorati di lei in modo diverso. Diviso in 10 parti, ognuna delle quali incentrata su uno o più dei personaggi, Vecchi Diavoli raggiunge il suo climax con l’improvvisa morte di Alun a causa di un ictus (rimarrà soffocato dal suo whisky), mentre sullo sfondo, il gruppo di amici e la società riprendono le loro abitudini quotidiane.
Kingsley Amis, accusato spesso di misoginia e amarezza, non si lascia ammorbidire nemmeno questa volta e nonostante il tema della vecchiaia. È presente una satira di altissima qualità, con continue punzecchiate all’esistenza noiosa che si trascina nei sobborghi del Regno Unito, popolata da ubriachi senza speranza, da storie d’amore usurate e da vecchi privi di dignità che trascorrono le ore in pub modernizzati o peggio ancora, contaminati da stili di dubbio gusto.
Alun Weaver è un personaggio dalle caratteristiche ricorrenti nella narrativa di Amis: un maschio donnaiolo, di solito anche forte bevitore, dotato di creatività e abbondanti risorse verbali. Ed è proprio nel linguaggio la reale incisività del romanzo, così come nei precedenti di Amis. Nelle prime pagine, Malcolm Cellan-Davies siede per mangiare la sua colazione a base di pane tostato e miele: ”Non mordeva nulla con gli incisivi da quando, sei anni prima, aveva perso la corona di uno di quelli di sopra a causa di una fettina di salsiccia di fegato, mentre la parte destra della sua bocca era una zona proibita, con quel buco nell’arcata inferiore in cui si poteva sempre andare a infilare qualcosa, e un buffo pezzo di gengiva che sembrava essersi staccato da chissà dove e si muoveva in modo sconcertante ogni volta che poteva”. Leggendo, appare chiaro che il linguaggio è inseparabile dalla vivida originalità della mente dello scrittore, che costruisce un romanzo pieno di mordente, ma anche di affetto e nostalgia.
Vecchi Diavoli
Autore: Kingsley Amis
Casa Editrice: Dalai Editore
Collana: Romanzi e Racconti
Pagine: 344
Prezzo: 18 euro
Category: Libri