Il sospetto di Thomas Vinterberg
Lucas è un ex maestro elementare che sta ricostruendo la sua vita dopo aver perso il lavoro e divorziato. Ha trovato un nuovo impiego presso un asilo del piccolo paese in cui abita, sta lottando per convincere l’ex moglie a fare stare loro figlio un po’ di più con lui e inizia una nuova relazione. Proprio nel momento in cui le cose sembrano finalmente riassestarsi, Lucas è vittima di una calunnia che, detta da una voce la cui innocenza non viene messa in discussione, getta la sua intera vita e persona nel completo discredito, distruggendo la sua immagine agli occhi del paese. Lucas si ritrova così a dover combattere una battaglia solitaria per difendere la sua vita e la sua dignità.
Dopo aver fatto parte, negli anni ’90, insieme a Lars Von Trier, del gruppo fondatore del movimento DOGMA, che ipotizzava un ritorno del cinema alla sua essenzialità e semplicità, per uno stile scarno quasi documentaristico, lande ormai abbandonate dal più famoso del gruppo che ha addirittura inserito degli effetti visivi nel suo più recente film, Melancholia, Vinterberg è sempre rimasto fedele al racconto di storie reali, nel suo caso molto spesso legate alla famiglia e alla difficoltà dei suoi legami. Vinterberg torna a collaborare con Tobias Lindholm dopo aver realizzato il drammatico Submarino, candidato all’Orso d’oro a Berlino un paio di anni fa. Il sospetto, che è valso a Mads Mikkelsen la Palma d’oro all’ultimo festival di Cannes come migliore attore, e di sicuro l’ha meritata, dando al suo personaggio quello straniamento e leggera disperazione che si confà alla situazione apocalittica in cui cade la sua esistenza da un giorno all’altro.
Vinterberg invece, sembra analizzare invece e fare un discorso sull’innocenza e sui giudizi che si compiono a sua difesa. Come, per iperbole, ne La regola del gioco, film importante della storia del cinema, il balletto messo in scena dagli invitati alla festa in un castello, una danse macabre era un’evocazione di quello che sarebbe accaduto di lì a poco all’Europa, ossia la seconda guerra mondiale (eravamo nel 1939), qui un’altra scena sembra evocare quello che di lì a poco subirà lo stesso Lucas. Un film che è molto attuale e basandosi su di un fatto che può effettivamente accadere, come ci testimonia la cronaca anche di casa nostra, e che fa pensare a come le parole fraintese, dette possano diventare qualcosa di molto più grande e più grave e mettere a repentaglio l’intera esistenza di una persona. Mikkelsen, dà al suo personaggio una capacità di sopportazione e di repressione che non sfocia mai nel ridicolo, se non veicolato a mostrare se stesso come una preda capitata in mezzo ai cacciatori.
Il sospetto
Jagten
Regia: Thomas Vinterberg
Interpreti: Mads Mikkelsen, Thomas Bo Larsen, Annika Wedderkopp, Lasse Fogelstrøm
Durata: 115′
Produzione: Danimarca, 2012
Distribuzione italiana: BIM
Uscita: 22 Novembre
Category: Cinema