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Auditorium, Parco del Tango : Fuori le Mura


Auditorium, Parco del Tango





24 settembre 2012 |



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Los Hermanos Macana
©Musacchio & Ianniello

Si respira aria porteña in quel di Roma. Tantissime le attività dedicate a una delle danze più affascinanti al mondo, come dimostra il riconoscimento di cui nel 2009 l’Unesco ha insignito la disciplina tanguera, nominandola Patrimonio dell’Umanità. Si parte dal Racconto Tanguero che il 12 e il 13 ha allietato il pubblico dell’auditorium sulle note del Cuarteto La Bordona. Esibitosi su di un secolo di repertorio, il quartetto, composto esclusivamente da strumenti tradizionali: un contrabasso, un violino, un pianoforte e una fisarmonica, ha fatto rivivere il tango dei più grandi maestri della prima metà del Novecento senza tralasciare le contaminazioni più recenti. Ad accompagnarli, i più grandi ballerini di tango del panorama attuale: Milena Plebs con David Alejandro Palo, Horacio Godoy con Magdalena Gutierrez Calviño e Los Hermanos Macana. Questi ultimi, fratelli, che hanno fatto del tango fra uomini il loro punto di forza, portano in scena il lato goliardico e spiritoso della danza di origine argentina: «Il tango ha di tutto. La malinconia, la nostalgia, sì, ma ci sono anche tante cose divertentissime. È un po’ come per la tarantella», sostengono i fratelli. Ma la loro non è una modalità singolare di ballare il tango, al contrario, dal momento che inizialmente «il tango era proibito, perché si ballava nelle zone più pericolose di Buenos Aires, solo gli uomini potevano impararlo agli angoli della strada», raccontano i Macana, che continuano: «quando un uomo non sapeva come ballare si avvicinava, guardava e, se c’era un altro uomo che sapeva ballare, lo prendeva e ballavano insieme. Uno guidava e l’altro faceva la donna, così l’altro imparava come guidare una donna, cosa fondamentale nel tango».

Ma il Buenos Aires Tango Festival è anche competizione: il Campeonato dei Campeones, infatti, porta in scena dal 14 al 17  le otto coppie di campioni più insignite del momento a sfidarsi a suon di Milonga, Tango Salòn e Tango Nuevo sul palco della Sala Sinopoli dell’Auditorium romano. Il Teatro Studio diventa per l’occasione location ideale per le esibizioni di musicisti del calibro di Esteban Morgrado e Juan Villareal, del Duo Fuertes Varnerin e del sestetto Esclandrum, tra i cui componenti troviamo il nipote del celebre Astor Piazzolla, Pipi Piazzolla. E ancora, numerosi eventi collaterali come lezioni e workshop per principianti ed esperti, e notti di Milonga nella Cavea dell’Auditorium dalle 22.30 in poi.C’è n’è per tutti i gusti per chiunque voglia farsi conquistare dai ritmi travolgenti di una cultura che nasce in Argentina ma che, come ha scritto l’etnomusicologo Michel Plisson, è fatta dal miscuglio di «ritmo africano, musicisti italiani che suonano su strumenti tedeschi melodie dell’Europa dell’Est con parole che vengono direttamente dalle zarzuela spagnole».



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Category: Roma, Roma-Teatro