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La verità di Agamennone | Fuori le Mura


La verità di Agamennone

9 luglio 2012

di Sandra Capitano

In bilico tra saggio e racconto, lo spagnolo Javier Cercas sconfessa l’idea di un unico punto di vista sulla realtà e ci consegna una raccolta di testi autobiografici, sentimentali e intellettuali

Javier Cercas, considerato uno dei massimi intellettuali europei, riunisce molti dei suoi articoli pubblicati nell’edizione catalana de El Pais con cui da anni collabora, e li racchiude in questo libro. Più che un romanzo, La verità di Agamennone è dunque da considerarsi una raccolta di racconti, riflessioni spesso disarmate, che trattano soprattutto l’identità, la storia, la politica e la cultura della Spagna. Sono testi in cui emergono prese di posizione, passioni e idiosincrasie e in cui l’autore discute con altri intellettuali spagnoli su faccende politiche e culturali, con piglio e rigore storico, ma senza mai cadere nell’autoreferenzialità.

Ogni capitolo è accomunato da un’idea di fondo: le verità sono tante, non solo una. Partendo da questo punto di vista, Cercas invita il lettore a leggere cercando una propria verità e utilizza il brevissimo apologo di Antonio Machado per dare il titolo alla sua raccolta: “La verità è la verità, che la dica Agamennone o il guardiano dei porci. Agamennone: Sono d’accordo. Il Guardiano dei porci: Non mi convince”.

E’ in chiave soggettiva che vanno letti dunque gli episodi raccontati, che lo scrittore suddivide in cinque parti: Autobiografie, Lettere di Battaglia, Nuovi Racconti Reali, I contemporanei e Un racconto (A mo’ di epilogo).  Ci sono i suoi diari di viaggio in Messico, in Estremadura, terra natale dello scrittore, lettere in difesa della dignità del romanzo, analisi accurate sulle radici del presente e sul nazionalismo. Ma ci sono anche scene di vita quotidiana, in cui Cercas parla del figlio e della sua reazione al museo del giocattolo o dei suoi ricordi personali sul 23 febbraio 1981, il giorno in cui avvenne il tentato golpe in Spagna. Sia che narri del commovente incontro con Manuela Vitini- il cui padre ha combattuto per la libertà durante la resistenza- sia che elogi i suoi punti di riferimento intellettuali – Borges, Bioy Casares, Kafka – ciò che pervade è la naturalezza con cui Cercas mischia quotidianità e letteratura, esperienze di vita e intellettualismo.

Soldati di Salamina (2003) è senz’altro l’opera più famosa di questo scrittore e saggista spagnolo,  un romanzo sulla Guerra Civile e la costruzione dell’identità del paese nel secondo Novecento, che è stato in grado di incidere sulla coscienza civile delle persone e della società. E’ però con Anatomia di un istante (2010) che Javier Cercas è stato riconosciuto come uno dei massimi intellettuali europei, per aver dedicato ricerche approfondite, ascoltato testimoni, revisionato testimonianze, carte, documenti, libri, articoli, nel tentativo di ricostruire analiticamente i fatti che hanno preceduto il tentato golpe del colonnello Tejero nella Spagna del 1981 e le conseguenze che ne sono scaturite per la storia del paese.

La verità di Agamennone, che esce in Italia con sei anni di ritardo rispetto all’edizione in castigliano, è senz’altro meno potente di questi romanzi. Ma è una raccolta che ha il valore di raccontare vividamente il pensiero in movimento di Cercas e la maniera in cui questo autore nel giro di poco tempo è diventato ciò che è diventato. E’ anche un modo per comprendere la verità sulla Spagna, un paese che per noi italiani, come per coloro che non conoscono approfonditamente la sua storia, ha più verità: ieri il paese dei cugini poveri, poi il centro di una movida appassionante, poi il modello per lo sviluppo e per i diritti civili, oggi – ahinoi – un paese piegato dalla crisi e in cerca d’aiuto.

La verità di Agamennone
La Verdad de Agamenon
Autori: Javier Cercas
Traduzione: Pino Cacucci
Casa Editrice: Guanda
Pagine: 231
Prezzo: 18 €

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