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Isole: la presentazione del nuovo film con Asia Argento | Fuori le Mura

Isole: la presentazione del nuovo film con Asia Argento

7 maggio 2012

di Federico Vignali

Il Caos Calmo di Arcopinto nel Mar morto del cinema italiano

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Asia ArgentoOggi in Italia, fuori dai grandi centri abitati come Roma e Milano si possono benissimo percorrere settanta, ottanta chilometri di strada senza nemmeno incontrare un cinema. Al produttore e distributore Gianluca Arcopinto va senz’altro riconosciuto il merito di stare ancora dalla parte di chi propone sempre nuove forme di depistaggio e sana incoerenza rispetto ai mortificanti processi di accentramento e appiattimento sostanziale a cui sembrano destinate le nostre sale.

Ai tempi, l’autore romano di Angeli distratti fu uno dei pochi che si oppose alla legge di Veltroni che consentì in maniera assai liberale l’ingresso delle grandi multinazionali nel circuito già ampiamente squilibrato della nostra distribuzione.

Di sicuro, aldilà del valore delle opere di Arcopinto, va apprezzata la portata delle sue scelte controcorrente che – spesso – lo hanno spinto anche a prendere posizione contro il famigerato cinema indipendente italiano.  Pronto sempre a commiserarsi all’esterno come tale, ma in realtà propenso a mantenersi solo grazie ai finanziamenti dello Stato e della televisione. Mercoledì 2 Maggio la presentazione del nuovo film di Stefano Chiantini alla Casa del Cinema di Roma è stata l’occasione per discutere anche della nuova sfida lanciata da Arcopinto per fronteggiare il vero e proprio collasso che sta colpendo al botteghino tutto il cinema italiano nella prima parte di questo 2012.  In collaborazione con Selvaggia Sada e la Zaroff infatti, il produttore romano ha pensato di trovare per Isole nuove forme di diffusione e fruizione, perfettamente o drammaticamente al passo coi tempi d’oggi.

Il film, già accolto con calore al Festival di Toronto e Londra uscirà così l’11 maggio in sala e dal 16 sarà in streaming gratuitamente su Repubblica.it.

L’idea nasce dalla convinzione che il web può essere una grande risorsa soprattutto per il cinema indipendente che deve trovare strade se non alternative almeno complementari alla distribuzione in sala, sempre meno ricettiva per un certo tipo di cinema. Il caso desolante di un film di qualità come Terraferma mostra che anche Isole probabilmente sarebbe destinato ad un veloce e agonizzante passaggio in sala che lo condannerebbe inevitabilmente ad un deprimente silenzio. Con lo streaming su Repubblica.it e l’omaggio a tutti gli spettatori del Nuovo Sacher di Roma di una copia gratuita del film i giorni successivi alla sua prima proiezione si intende invece dare un colpo alla logica che regge tutto il sistema, ma soprattutto si vuole valorizzare la qualità e lo spessore di un cast assolutamente importante, che con la presenza dell’ottima Asia Argento, Ivan Franek e Giorgio Colangeli rischierebbe altrimenti di essere soltanto ignorato dal grande pubblico.

Proprio la bella diva di New Rose hotel ha dominato la scena catalizzando l’attenzione di tutti i giornalisti propensi, più che al resto però a chiederle se le vicessitudini della sua vita privata potevano averla condizionata nell’impersonare uno dei ruoli più complessi e profondi della sua carriera. In Isole infatti il suo personaggio è quello di una giovane e controversa allevatrice d’api che dopo un’evento sconvolgente ha smesso di parlare e si è del tutto isolata dal mondo esterno. Il suo ruolo si scontra con quello del bravissimo Ivan Franek, ma soprattutto con Giorgio Colangeli, qui finalmente in un ruolo da protagonista che valorizza le sue doti di grande attore di livello internazionale. L’attore romano ha riscosso i complimenti di tutta la sala per la profondità della sua interpretazione. Va dato merito a Chiantini di essere riuscito a gestire al meglio lo spessore di un cast stellare, che vuoi per la solitudine delle Isole Tremiti a cui è stato abbandonato per settimane è sembrato ripercorrere, come lui ha ammesso, le ambientazioni apocalittiche in cui era disperso quello de Lo stato delle cose di Wenders.

 

 

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