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Era venerdì 13. Ha inizio il programma di costituzione della Fondazione Teatro Valle bene comune | Fuori le Mura

Era venerdì 13. Ha inizio il programma di costituzione della Fondazione Teatro Valle bene comune

16 gennaio 2012

di Michele Lupo

Venerdì 13 è stato presentato con uno spettacolo teatrale il lancio della campagna di finanziamento pubblico per creare la Fondazione teatro Valle bene comune. Sul palco tra gli altri Valerio Mastandrea, Caterina Guzzanti, Paolo Calabresi, Diego Bianchi aka Zoro

Valerio Mastandrea e "la valletta del teatro Valle" presenziano l'asta

Valerio Mastandrea e “la valletta del teatro Valle” presenziano l’asta

Venerdì 13 ha preso il via una manifestazione teatrale di due giorni per sostenere il programma di finanziamento pubblico del teatro Valle occupato. Questa campagna si pone come obiettivo la costituzione della “fondazione teatro Valle bene comune” con un capitale sociale di 250mila euro da raccogliere attraverso l’azionariato popolare. Chiunque potrà contribuire al progetto e far parte della futura assemblea di soci. Con questa nuova formula nella gestione del teatro, si proverà a inaugurare una nuova linea di amministrazione, svincolata dalle ingerenze della politica. Il progetto proposto prevede infatti l’abolizione del Cda, l’alternanza di più persone nella direzione artistica e la gestione partecipata delle attività economiche e culturali attraverso un’assemblea di soci.

A presentare questa iniziativa è stato Valerio Mastandrea coadiuvato, tra gli altri, da Paolo Calabresi, Caterina Guzzanti, Maddalena Crippa, Giampiero Judica, Diego Bianchi aka Zoro, Pietro Sermonti con lo spettacolo Era venerdì 13. La serata ha inizio con Mastandrea e ‘la valletta del teatro Valle’ che danno vita ad una finta asta di venti opere donate da alcune artisti al teatro nelle ultime ore. Tra queste spiccano un dipinto di Pasolini e la videoinstallazione interattiva La perversione del dittatore di Daz (Davide Coluzzi) precedentemente esposta al piano superiore nella sala Capranica. Questa struttura consiste in 19 palloncini bianchi su cui vengono proiettati i volti di altrettanti occupanti del Valle. Chi si avvicina a quest’opera potrà modificare le espressioni dei volti dei palloncini da tristi a felici a sognanti, modificando la disposizione di un cubo su di un piano.

Il Dipinto "Pasolini" messo all'asta

Il Dipinto “Pasolini” messo all’asta

Durante l’asta spicca l’esilarante gag di Paolo Calabresi, conosciuto dal grande pubblico per aver interpretato l’elettricista Augusto Biascica nella serie televisiva Boris, che si finge un intellettuale del movimento controculturale dell’ex Unione Sovietica – con tanto di interprete – venuto al Valle perché attratto dall’occupazione di una struttura riservata all’attività culturale. In questa veste darà termine all’asta in quanto proporrà un’offerta di 250 mila euro, la somma che serve per creare la fondazione teatro Valle bene comune, ingannando così tutta la sala. Più tardi Calabresi mostrerà al pubblico come lui sia avvezzo ai travestimenti e a ingannare la gente, facendo vedere uno scherzo fatto a Gigi D’Alessio in occasione del suo ultimo spettacolo natalizio al teatro Brancaccio, andato in onda in tv su La7 per il programma italian job. Qui si presenta sotto le sembianze di un importante cardinale ispanofono e riesce ad essere ricevuto con tutti gli onori nel backstage dal cantante, scambia battute con più vips venuti ad assistere allo spettacolo, in primis Gigi Marzullo, e riesce addirittura a benedire la folla prima dell’inizio del concerto, dicendo che nonostante le canzoni di Gigi parlino di un amore indubbiamente terreno, le sue parole possono essere applicate anche per l’amore ultraterreno, riuscendo anche in questo caso ad abbindolare la platea.
Sempre all’interno dell’asta, degno di nota è lo sketch di Caterina Guzzanti che interpreta una ragazza quattordicenne diventata opera d’arte vivente. Esilarante è la sua parlata sguaiata e giovanilista a cui mancano parecchie consonanti e con cui descrive la sua sgangherata esistenza come opera d’arte al fianco di un giovane scultore inesperto. La scultura-Caterina sarà poi venduta all’asta per la modica cifra di duecento euro.

La sala gremita del teatro Valle occupato

La sala gremita del teatro Valle occupato

Nonostante l’allegria della serata, ricorre più volte inquietante l’appello degli occupanti alla partecipazione attiva ed economica al progetto. Si teme infatti che dopo il periodo di protesta, non ci siano i fondi e le risorse per partecipare ad un bando pubblico per la gestione del Valle – dal momento che la proprietà è ancora del Comune – ed essere in grado di accettare la concorrenza e soddisfare le garanzie richieste dal bando. Indubbiamente anche gli incontri e gli spettacoli fissati sabato 14 hanno dato risonanza all’iniziativa, perché come al solito si è trattato di eventi di qualità. Infatti si sono susseguiti sul palco del Valle numerosi artisti e personalità di rilievo: dapprima alle 16 nell’incontro pubblico di presentazione della fondazione diamo corpo al comune con gli interventi di Christian Marazzi e Stefano Rodotà. Alle 21 invece è stata la volta di – tra gli altri – Sabina Guzzanti, Daniele Silvestri, Têtes de bois, Rocco Papaleo, Paolo Rossi, Francesca Reggiani, Sergio Staino, Gianni Mura e Bobo Rondelli con la serata GranFlusso.

Se dovesse prendere piede questo modello di conduzione economica e artistica sarebbe del tutto innovativo rispetto al panorama attuale di gestione dei teatri. L’azionariato popolare renderebbe gli spettatori parte attiva nel processo direzionale e darebbe il via ad un esperimento sociale di vasta portata rendendo realmente accessibile a tutti l’aspetto decisionale dell’attività teatrale, in quanto diventare soci e avere diritto di voto nell’assemblea richiede solamente una partecipazione economica di appena dieci euro.

 

Per diventare soci fondatori:
Bonifico al conto intestato a: Comitato Valle bene comune C/O Banca Etica
Codice IBAN: IT 28 F 05018 03200 000000558877
Causale: Fondazione Valle bene comune

Inviare una mail con nome e cognome/data di nascita/e-mail/n. di telefono/importo versato a [email protected]

 

Si ringraziano Andrea e Veronica Scutellà per le foto e i video

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