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L’Arca di Giada | Fuori le Mura

L’Arca di Giada

5 dicembre 2011

di Laura La Rocca

Un musica fantasy e gotico in 3D per la leggenda delle Terre Incantate

Una storia d’amore e di magia raccontata con un’originalità senza precedenti. Molto di più che un musical fantasy 3D live, L’Arca di Giada riprende fedelmente l’atmosfera medievale in termini di scenografia, ambientazione e costumi. Due atti della durata di un’ora circa ciascuno raccontano il trionfo del bene sul male  in maniera accattivante per i più piccoli e affascinante per gli adulti. Nuovissima l’idea di far interagire gli attori in scena con personaggi animati
virtuali e tridimensionali. Attori, cantanti, ballerini e acrobati si alternano e si fondono sul palco attraverso cambi di scena velocissimi ed effetti di luce studiati nei minimi dettagli che rendono la kermesse perfetta sotto ogni aspetto.

Un tocco in più viene dato dalle interpretazioni di alta qualità del soprano e del tenore che ammaliano il pubblico in numerosi momenti della rappresentazione. Il racconto parlato della storia cede il posto per quasi tutto lo spettacolo alla narrazione cantata (caratteristica fondamentale del musical). L’alternanza tra musica lirica e musica rock genera una commistione piacevole che aiuta a comprendere meglio come il racconto si sviluppi attraverso quattro luoghi: Il Regno del Sole, il Regno delle Terre Incantate, il Regno del Mare e il Regno dell’Aria. La storia ha inizio in una libreria. Il Libraio di sogni suggerisce a due ragazzi di leggere il romanzo: L’Arca di Giada, la leggenda delle Terre Incantate.

La storia racconta che gli abitanti dell’Arcipelago del Sole iniziano una serie di lotte intestine in seguito alla misteriosa sparizione di una bambina che – secondo la profezia – è figlia del Sole e futura sovrana del Regno. Le lotte sono tra coloro che sostengono che a rapirla sia stato Azar, Re dell’Arcipelago della Luna, e coloro che pensano che la piccola sia stata presa dall’alchimista Kascir. Il territorio verrà separato in due diverse isole che si riunificheranno in un tratto di terra unico solo quando due parti di una stesso medaglione verranno rimesse insieme, al loro interno, vi sarà posta la pietra di Giada, affidata alla piccola Gioviska. Tenebra vs luce, gioia vs sofferenza, i temi classici del racconto per bambini vengono affrontati in maniera chiara ed esplicita e, al contempo, originale e ricca simbologia. In un alternarsi di balli in cui danzatori vestiti di bianco si mischiano a danzatori in nero – per rendere chiara la continua volontà del male di soccombere sul bene – a spiccare è la fase dell’attraversamento del labirinto. I due personaggi, Gioviska e il giramondo Sansar, innamorati ma divisi dal cattivo Kascir, potranno coronare il loro sogno d’amore solo se riusciranno ad attraversare il bosco delle Terre Incantate senza incrociarsi mai lungo il cammino. Il tragitto dei due ragazzi viene rappresentato da due nastri rossi verticali sui quali un acrobata e una acrobata si esibiscono rappresentando la difficoltà da superare con equilibrismi che lasciano il pubblico senza fiato, fino al momento in cui esplode in un applauso fragoroso.

Sensuale e dolcissimo il duetto finale sul nastro rosso in cui la acrobata (rappresentazione di Gioviska uccisa dal perfido Kascir) raggiunge il ballerino sul nastro rosso che rappresenta la vita di lui. Contrariamente a quanto accade nelle classiche storie per bambini in cui tutti vissero felici e contenti, nell’Arca di Giada, infatti, Gioviska riesce a salvare il suo popolo, ma muore tra le braccia dell’amato Sansar. Il finale della storia arriva solo quando, chiusi nella biblioteca, i due ragazzi che avevano iniziato la lettura del racconto leggono le ultime righe del libro, consapevoli di non aver letto un romanzo come tanti altri.

L’Arca di Giada – La leggenda delle Terre Incantate
Regia di: Toni Verde
Tratto dal libro illustrato di: Daniela Fusco
Con: Valentina Spreca (Giovinska), Fabio Privitera (Sansar), Alessandro Campone (Kascir), Lucia Casagrande Raffi (Jadira), Piero Mazzocchetti (Igar), Leon Cino (Desire), Maria Teresa D’Alise (Amaneka, la Dama Nera), Monica Marziota (Amabika, la Dama Bianca), Giuseppe Pellingra (Azar), GaetanoScalone (il Libraio dei sogni), Daniele Pompozzi (Iwai), antonio Guido (Kizaw).
Acrobati: Ramona Lalli, Claudio Ladisa.
Corpo di ballo: Laura Della Libera, Sabrina Fontanella, Alessia Losavio, Mariano Manzella, Simone Nolasco, Andrea Pacifici, Danilo Picciallo, Federica Squadroni.
Coreografie voli acrobatici: Paolo Ladisa
Scenografie: Max Merenda
Assistente di produzione: Viola Conti
Assistente alla regia: Lilla Haralampieva
Light designer: Mario Esposito
Sound designer: Bruce Morrison
Sound enginer: Nicola Di GiàCostumi: Lucia Shevchenko
Trucco e parrucco: Rocco Ingria
Datore luci: Ciro Petrillo
Tecnico video: Matteo Russo
Sarta: Tania D’Emma
Macchinista: Mariano Vitanza
Microfonista: Luigi Di Martino
Elettricista: Dario Vastarella

www.arcadigiada.com

Date del tour:
26-27 novembre 2011: Pescara – Teatro Massimo
3 dicembre 2011: Roma – Auditorium Conciliazione
7-11 dicembre 2011: Torino – Teatro Alfieri
13-18 dicembre 2011: Napoli – Teatro Bellini
28-29 dicembre 2011: Bologna – Teatro Europa Auditorium
5-6 gennaio 2012: Bari – Teatro Team
10-15 gennaio 2012: Roma – Teatro Olimpico
21-22 gennaio 2012: Padova – Gran Teatro Geox
28-29 gennaio 2012: Firenze – Teatro Obihall
2-5 febbraio 2012: Milano – Teatro della Luna
10-11 marzo 2012: Catania – Teatro Metropolitan
16-17 marzo 2012: Palermo – Teatro Al Massimo
25-26 marzo 2012: Ascoli Piceno – Teatro Ventidio Basso
27-28 marzo 2012: Civitanova Marche – Teatro Rossini

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