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Il tormento della Cenerentola di Monteverde | Fuori le Mura





Il tormento della Cenerentola di Monteverde

21 marzo 2011

di Tania Marrazzo


Forse non tutti sanno che esistono più di 300 varianti della storia di Cenerentola che si presuppone provenire originariamente dall’Egitto o addirittura dalla Cina. Fra le rielaborazioni più note c’è sicuramente quella dei fratelli Grimm a cui si è in parte ispirato il nuovo spettacolo teatrale di Fabrizio Monteverde messo in scena al Teatro Italia dal Balletto di Roma e interpretato da Azzurra Shena, protagonista recentemente de Lo schiaccianoci. Riuscire a suscitare ancora stupore quando si sceglie di raccontare nuovamente un personaggio come Cenerentola, facente parte dell’immaginario comune, è il merito principale di questa nuova trasposizione che attinge dalla fiaba di riferimento quei dettagli e quell’atmosfera inquietanti mutuandoli in chiave contemporanea. Quella di Monteverde è una Cenerentola vista dall’interno, un’esplicazione di un tormentato disagio interiore che si esteriorizza sul palco quasi perennemente buio che esprime, grazie al sapiente utilizzo delle luci di Carlo Cerri, tutto il travaglio psicologico della fanciulla brutalmente maltrattata.

Fin dall’inizio sono tutti vestiti umilmente e grottescamente truccati, comprese le due smorfiose sorellastre che si moltiplicano nel corso della narrazione in una moltitudine che aggredisce e scaraventa a terra una minuta e inerme Cenerentola, solo la matrigna fa eccezione, un uomo vestito da simil prete che evoca una concezione di austerità molto simile a quella vigente, almeno in teoria, nella classe nobiliare di appartenenza. Umiliazioni e soprusi familiari inducono la fanciulla a un tale stato di scoramento e disperazione da farle sfiorare la pazzia einfatti finisce, sempre metaforicamente, in un manicomio popolato da ballerine squilibrate che deambulano come zombie e danzano con recipienti che si trasformano all’occorrenza in vasi da notte, lavabi, scarpe, cappelli e pance finte. Lo stesso dicasi per l’essenzialità della scenografia composta sempre dai medesimi oggetti, ovvero scheletri in ferro di letti che diventano mura del castello, specchi, porte, elementi naturali e forse raffigurazione di una mente ridotta allo stremo.

Più lo spettacolo procede più la rappresentazione concede spazio all’elemento narrativo risultando dunque più comprensibile e, nonostante permangano le atmosfere tetre, si inizia a percepire un barlume di speranza insito in quelle lucciole, stelle o chissà cos’altro che circondano Cenerentola nel bosco. L’arrivo del principe scatena nuovi turbamenti, i suoi classici movimenti si contrappongono a coreografie di gruppo quasi tribali in cui viene spesso ripetuto il gesto dell’imposizione del piede, quello delle sorellastre che vogliono a tutti i costi calzare la scarpetta, non di cristallo, ma da ballerina. Infine l’amore trionfa in un duetto in cui i due amanti finalmente sorridenti e avvolti da una luce calda si esibiscono in una delle performance più emozionanti, unica rispetto alle precedenti per la gioia e la commozione espresse. Accompagnata dalle musiche di Haendel, la Cenerentola di Monteverde è una Cenerentola della perdizione avviluppata in una complessa massa inconscia che fa fatica a gestire ma che, per questo, la rende profondamente contemporanea e vicina ad un male di vivere più attuale che antico.

Cenerentola
Regia, coreografia e scenografia: Fabrizio Monteverde
Musiche: G.F. Haendel
Costumi: Santi Rinciari
Light Designer: Carlo Cerri
Maître de Ballet e Assistente alle Coreografie: Piero Rocchetti
Compagnia: Balletto di Roma

Cast:
Azzurra Shena: Cenerentola
Bledi Bejleri: il principe
e con Anna Manes, Chiara Ranca, Claudia Vecchi, Giada Piana, Isabella Pirondi, Marco Bellone, Michele Cascarano, Placido Amante, Riccardo Occhiolupo, Roberta De Simone, Sabrina Fontanella, Simona Vallone, Stefano Zumpano, Vincenzo Carpino

In scena dal: 15/03/2011 al 27/03/2011
Orario degli spettacoli: 15 – 16 – 17 – 18 – 24 – 25 – 26/03  repliche serali ore 21:00, 19/03 replica pomeridiana ore 17:00, 20 – 27/03 repliche pomeridiane ore 17:30

Teatro Italia
Via Bari, 18 – Roma

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