Search
Saturday 27 April 2024
  • :
  • :

Vaccino anti-cocaina: tra vere e false speranze : Fuori le Mura


Vaccino anti-cocaina: tra vere e false speranze





17 gennaio 2011 |



By



| Reply



More


Share

Nuove speranze per l’immunizzazione dalla cocaina arrivano da un gruppo di scienziati del The Scripps Research Institute, del Weill Cornell Medical College e della Cornell University di New York City.
Così come si legge sulla rivista Molecular Therapy, i ricercatori hanno dato vita a un vaccino anti-cocaina, che al momento è stato testato soltanto su alcuni topi di laboratorio: dopo aver somministrato il vaccino alle cavie, gli studiosi hanno notato come queste risultassero meno attive rispetto a quelle non vaccinate.
Ciò significa che il vaccino sembra essere in grado di bloccare gli effetti della droga prima che questa arrivi al cervello.
Non è la prima volta che si tenta la strada dell’immunizzazione nei confronti della cocaina, ma questa volta la novità riguarda la composizione del siero.
Poiché il sistema immunitario non riconosce la sostanza stupefacente come nemico dell’organismo, i ricercatori americani hanno dovuto utilizzare un frammento dell’adenovirus, (il virus del raffreddore, in particolare recuperandone la parte che scatena la risposta immunitaria), e combinarlo con una molecola simile a quella della cocaina.
In altre parole, questo mix produce una risposta immunitaria che impedisce alla droga di arrivare al cervello e di produrre la sua azione stimolante.
Si tratta di un risultato importante per lo sviluppo di un eventuale vaccino da sperimentare sull’uomo. Il coordinatore dello studio, Kim Janda, ha affermato: “per la cocaina non esiste una sostanza simile al metadone. Da qui l’idea di immunizzare contro i suoi effetti. L’immunoterapia potrebbe dunque impedire a una persona di ricadere nella dipendenza, poiché, dopo il vaccino la droga non è più in grado di produrre lo stesso effetto”.

La ricerca su potenziali vaccini anti-cocaina non è nuova. Già nel 2009, alcuni ricercatori della Yale University School of Medicine avevano messo a punto un vaccino che agiva sul sistema immunitario, stimolando la produzione di anticorpi in grado di riconoscere questa droga nel sangue. Tuttavia, solo il 38 % dei vaccinati aveva prodotto livelli di anticorpi sufficienti a inibire la cocaina e a ridurne gli effetti. Inoltre, tra coloro in cui il vaccino ha funzionato, gli anticorpi sono rimasti nell’organismo per soli due anni.
In Italia, questa ricerca è stata sospesa di recente poiché la multinazionale che produce il vaccino non ha ritenuto soddisfacenti i risultati ottenuti dalla sperimentazione fatta negli Usa.
“È un vero peccato, ancora una volta viene penalizzata la ricerca e si nega la possibilità di avere un presidio in più contro le dipendenze. Sia chiaro, il vaccino anti-cocaina non è una panacea, ma può essere un valido supporto alla psicoterapia”, queste le parole di Giovanni Serpelloni, capo del Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio.
Gli esperti del Gruppo Pompidou (gruppo di Cooperazione per la lotta all’abuso e al traffico illecito di droga che raccoglie i rappresentanti degli Stati del Consiglio d’Europa), sono scettici al riguardo.
In particolare, per quanto riguarda il vaccino, il Gruppo ha emesso un comunicato dai toni chiari: “Vaccino è un termine infelice che può far nascere malintesi sui meccanismi in gioco e rischia di generare false speranze. Il farmaco in questione, infatti, impedisce alla droga di raggiungere il cervello e provocare euforia, ma non immunizza da una malattia dunque non è un vero e proprio vaccino. Se un consumatore è incapace di resistere alla sua voglia di cocaina perché ricerca il suo effetto eccitante, può essere tentato di aumentare la dose per neutralizzare gli anticorpi o usare altri stimolanti come anfetamine e alcol”.

In attesa che la ricerca compia ulteriori passi in avanti, la cocaina resta una delle droghe più diffuse in Italia e in Europa. Quasi 14 milioni di adulti europei (tra i 15 e i 64 anni) l’hanno provata nella loro vita e circa 4 milioni l’hanno consumata nell’ultimo anno. A dirlo è la Relazione annuale 2010 dell’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze.



Tags: , , , , , , , , , , ,

Category: Scienze + Tecno