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Friday 26 April 2024
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Food and the Maiden è uno dei vincitori di Asiatica: incontri con il cinema asiatico XI | Fuori le Mura


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food and the maidenPer il regista e sceneggiatore Minoru Kurimura Food and the Maiden rappresenta il primo lungometraggio. Presentata in concorso all’ XI edizione di Asiatica: incontri con il cinema asiatico, tenutosi a Roma (12-20 novembre 2010), la pellicola ha vinto il premio del pubblico come Miglior Film e in più un premio speciale assegnatogli dalla Giuria.
Il film racconta la storia di tre coppie e il loro rispettivo modo di rapportarsi al cibo. Saori è una giovane cuoca che lavora in un bar/ristorante e ama cucinare. Kujo è un suo assiduo cliente, che non tocca mai il cibo che ordina. Saori incuriosita chiede la motivazione ai suoi amici, che la mettono al corrente che il ragazzo non mangia mai le pietanze cucinate da altri. Mie è una giovane impiegata che soffre di bulimia e vive col ragazzo Kohinata, che non fa niente tutto il giorno. La donna si scopre incinta e mette Kohinata davanti alle sue responsabilità, in quanto per mantenere un bambino c’è bisogno che anche lui lavori seriamente. Konaka, il collega di Mie, si trova in una situazione stressante e non lo comunica alla moglie. Mie scopre che da alcuni giorni non mangia e una sera tornato a casa svuota il contenitore del pranzo della figlia, per poi isolarsi in una scatola di cartone nel parco.
Minoru Kurimura ha voluto raccontare tre storie di individui che hanno problemi col cibo, che sentono il cibo come una sofferenza e ne possiedono una visione distruttiva tanto quanto la loro vita, che sembra andare a rotoli. In Giappone ci si arrovella su un’annosa questione: si vive per mangiare, o si mangia per vivere? – e nel film alcuni personaggi si interrogano su questo quesito. Lo stesso Kurimura ha affermato che nel suo paese molte delle persone che soffrono nella loro vita, vivono il cibo come una sofferenza, perché sono strettamente legati. Se si potesse evitare di mangiare per vivere sarebbe molto meglio per molti di questi individui, come dichiara Konaka in una sequenza. Quasi tutti i personaggi possiedono dei conflitti interiori e non si sentono appagati, proprio quello che il cibo dovrebbe fare: appagare le papille gustative e gratificare il gusto di chi mangia. Queste persone hanno perso qualsiasi desiderio e non riescono a consolarsi neanche col cibo. La moglie e la figlia di Konaka, dal canto loro, mangiano con voracità, non tenendo in considerazione minimamente il marito/padre. Saori, invece, ama cucinare e riesce a creare delle vere prelibatezze, tanto da far venire la voglia di assaggiarle.

Minoru Kurimura (foto di Francesca Caruso)

Minoru Kurimura (foto di Francesca Caruso)

Kurimura ha operato una scelta accurata delle inquadrature, tanto da rendere affascinante un tavolo pieno di ortaggi ancora intatti; i colori fanno il resto. La fotografia di Akihiko Nihommatsu  rende bene ciò che il regista voleva trasmettere: Saori emana calore con la sola presenza e la passione per la cucina che animano il locale dove lavora. L’appartamento di Mie, al contrario, ha delle cromie fredde e un’atmosfera quasi asettica. Quello di Kujo è una via di mezzo tra i due ambienti precedenti. Inoltre la scelta di mostrare solo cibi cotti sottolinea e connota esteticamente la bassa estrazione sociale dei personaggi, impossibilitati nei fatti alla fruizione dei tipici piatti crudi, di qualità certo superiore ma anche di più elevato prezzo.

Il regista focalizza così il disagio economico in cui versa una rilevante quantità di persone.
Minoru Kurimura ha voluto mettere in evidenza il cattivo rapporto che si può avere col cibo, una tematica presente nella vita di tante persone in misura molto maggiore di quanto si possa pensare ed è riuscito a rendere quest’idea con originalità e acume. Food and the Maiden è un film che farà sicuramente tanta strada.

Food and the Maiden
Meshi to Otome
Regia: Minoru Kurimura
Sceneggiatura: Minoru Kurimura
Cast: Mayu Sakuma, Rie Tanaka, Takae Okamura, Satoshi Kamimura, Kentaro Kishi, Toru Kikuchi, Shoichiro Masumoto
Produzione: Giappone 2010
Durata: 75’

Rubrica: Cinema, Food & Wine – Segui i commenti (feed RSS)