Lev e Boris sono due fratelli e vivono insieme in una casa cupa e mal ridotta, vivono da soli , lontani dalla famiglia, vivono un legame stretto ed intenso, alimentato da un affetto a volte un po’ malato ed esasperante. Ambientato in una cucina sempre incasinata e disordinata, Lev è il fratello minore, ma a causa dell’autismo del fratello maggiore è costretto a rivestire il ruolo di fratello maggiore, Boris è affetto da un grave autismo e questo lo rende molto fragile e indifeso.
Ad interferire nello stretto rapporto dei due fratelli c’è Erica, la coinquilina, una ragazza senza freni, libera e ribelle. Erica è la compagna di letto di Lev e a causa della sua poca sensibilità nei confronti di Boris finisce con l’essere cacciata di casa da Lev. Boris è una grande responsabilità per Lev ed a causa del disturbo del fratello è costretto a partire per lavoro. Lev si fa carico di tutti i problemi e sacrifica la sua vita per aiutare il fratello a condurre una vita normale, ma nel periodo in cui è fuori per lavoro Erica ritorna a vivere con Boris e diventa la sua compagna di letto. Erica con i suoi giochetti intacca l’ingenuità del povero Boris, il quale si innamora di lei in modo puro ed intenso. Ma dopo un periodo di assenza, Lev torna sulla scena e quando scopre la relazione stravolge la situazione e uccide Erica.
“I due fratelli” è una tragicommedia che racconta un legame ed una dinamica perversa che se non controllata può scivolare facilmente in un rapporto morboso e malato. Lo spettacolo racconta l’enorme difficoltà a gestire ed aiutare chi soffre di questo tipo di disturbo, rappresenta gli innumerevoli ostacoli che si incontrano nello stare vicini ad una persona che non è come le altre. Un grande merito per la riuscita di questo spettacolo molto intenso e significativo è stata la bravura di Marco Barone Lumaga, il quale ha interpretato il personaggio di Boris in modo impeccabile.