La saga horror più famosa degli ultimi anni sembra non avere fine: sta per arrivare nelle sale, infatti, il sesto episodio targato Saw, per il quale si annuncia un successo senza precedenti.
Diretto da Kevin Greutert, sceneggiato da Marcus Dunstan e Patrick Melton e interpretato ancora una volta da un magnetico Tobin Bell nei panni dello spietato Jigsaw, Saw VI riprenderà da dove il quinto si era interrotto con la morte dell’agente speciale Strahm e ci condurrà all’enigma finale che svelerà il vero grande piano di Jigsaw.
La saga è ormai un vero e proprio cult contemporaneo e, grazie ad una struttura innovativa e a riprese tecnicamente all’avanguardia, presenta delle novità stilistiche che rappresentano il fondamento dell’avanzamento tecnologico del cinema del terzo millennio.
Saw è quindi una saga di rottura rispetto ai tanti troppi remake degli ultimi anni: in un clima di appiattimento creativo gli appassionati dei film horror trovano in questa serie una valida alternativa ai cult degli anni 80 e un prodotto sicuramente più maturo e realistico delle serie scadenti degli anni 90.
Anche l’idea del serial killer “deus ex machina” è molto diversa dal passato: Jigsaw non è un mostro che uccide e che tortura le sue vittime per pura vendetta, ma un malato terminale che agisce con lucidità e metodo, che seleziona le sue prede perché prive di attaccamento alla vita; l’enigmista, infatti, non uccide mai le sue vittime, ma fa in modo che, attraverso terribili macchine di tortura, si salvino lottando con tutte le forze a loro disposizione…e se arrivasse Saw VII?