Un’ondata di furti con spaccata sta seminando il panico tra i commercianti di Guidonia, dove una banda organizzata, nota come la banda della Fiat Panda, ha messo a segno diversi colpi in piena notte. I malviventi, utilizzando una Fiat Panda rubata, hanno preso di mira diverse attività commerciali tra cui bar, tabaccherie e negozi nel cuore della città e nelle frazioni limitrofe. La modalità d’azione è sempre la stessa: irruzione fulminea, danni ingenti e fuga in pochi secondi.
La dinamica dei furti: colpi rapidi e mirati
Negli ultimi giorni, le forze dell’ordine hanno registrato un’escalation di furti con spaccata a Guidonia e dintorni. La banda della Fiat Panda, composta da almeno tre individui con il volto coperto, agisce sempre nelle ore notturne, tra le 2:00 e le 5:00 del mattino. Dopo aver rubato una Fiat Panda – spesso vecchi modelli, facili da forzare – i ladri si dirigono verso gli esercizi commerciali già individuati in precedenza.
Una volta scelto l’obiettivo, la tecnica è brutale ma efficace: sfondano la vetrina o la saracinesca del locale con l’auto, entrano rapidamente e arraffano quanto più possibile – soprattutto contanti, sigarette, gratta e vinci e oggetti di valore. Il tutto avviene in meno di due minuti, per poi fuggire a bordo della stessa vettura rubata, spesso abbandonata poco dopo per evitare di essere rintracciati.
Le zone colpite: centro e frazioni nel mirino
Tra le zone maggiormente colpite figurano il centro di Guidonia, Colleverde, Villanova e Setteville. In particolare, gli ultimi episodi si sono verificati in via Roma e via Tiburtina, dove due bar e una tabaccheria sono stati completamente devastati nella notte tra martedì e mercoledì. I titolari, accorsi la mattina dopo, hanno trovato le vetrine distrutte, scaffali rovesciati e registratori di cassa svuotati.
La paura cresce tra i commercianti, che si sentono abbandonati e chiedono maggiore presenza delle forze dell’ordine. Alcuni di loro stanno valutando l’installazione di sistemi di sicurezza più avanzati, come telecamere a circuito chiuso, allarmi collegati direttamente con le centrali operative e saracinesche rinforzate.
Indagini in corso: caccia alla banda della Fiat Panda
Le indagini sono attualmente in corso da parte dei carabinieri di Tivoli e della compagnia di Guidonia. Gli inquirenti stanno analizzando i filmati delle telecamere di videosorveglianza degli esercizi colpiti e delle strade limitrofe, nel tentativo di identificare i responsabili. Alcuni video mostrano chiaramente la Fiat Panda utilizzata per sfondare gli ingressi, ma i volti dei ladri sono sempre coperti da passamontagna o cappucci.
Secondo fonti investigative, si tratterebbe di una banda ben organizzata, probabilmente già responsabile di altri colpi simili avvenuti nei mesi scorsi nella provincia di Roma. Non si esclude che i ladri possano avere dei complici che li aiutano nella fuga o che forniscono informazioni sugli esercizi da colpire.
Allarme tra i commercianti: “Non possiamo più lavorare così”
I commercianti di Guidonia sono esasperati. Dopo l’ennesima spaccata, molti di loro si sono riuniti per chiedere un incontro urgente con il sindaco e le autorità locali. “Non possiamo più lavorare in questo clima di paura – racconta il titolare di un bar colpito in via Roma – ogni notte viviamo nel terrore che tocchi a noi. I danni sono enormi e le assicurazioni non sempre coprono tutto”.
La Confcommercio di Roma ha lanciato un appello per rafforzare la sicurezza nelle aree commerciali più esposte, chiedendo l’installazione di nuove telecamere pubbliche e un incremento delle pattuglie notturne. Anche i residenti, attraverso i comitati di quartiere, stanno organizzando ronde volontarie e gruppi di segnalazione tramite app di messaggistica istantanea.
Precedenti e analogie: la Fiat Panda come strumento del crimine
Non è la prima volta che una Fiat Panda rubata viene utilizzata per commettere furti con spaccata. Questo tipo di veicolo, molto diffuso e facile da forzare, è spesso impiegato da bande criminali per la sua maneggevolezza e la possibilità di passare inosservato. In passato, episodi simili sono stati registrati anche a Roma, Pomezia e Monterotondo.
Le forze dell’ordine stanno cercando di capire se esista un collegamento tra i diversi episodi e se la banda di Guidonia sia parte di una rete criminale più ampia. L’ipotesi non è esclusa, soprattutto alla luce della frequenza e della precisione con cui vengono messi a segno i colpi.
Come difendersi: consigli utili per i commercianti
In attesa che le indagini portino a risultati concreti, è fondamentale che i commercianti adottino tutte le misure possibili per proteggere le proprie attività. Ecco alcuni consigli pratici:
- Installare telecamere di sorveglianza ad alta risoluzione con visione notturna.
- Rinforzare le saracinesche con sistemi anti-intrusione.
- Utilizzare vetri antisfondamento per le vetrine.
- Collegare l’allarme direttamente con le forze dell’ordine.
- Non lasciare denaro in cassa durante la notte.
- Creare gruppi di controllo di vicinato per segnalare movimenti sospetti.
Inoltre, è consigliabile stipulare assicurazioni specifiche contro furti e atti vandalici, leggendo attentamente le clausole per essere certi della copertura in caso di danni.
Le reazioni delle istituzioni: “Serve una risposta concreta”
Il sindaco di Guidonia Montecelio ha dichiarato che l’amministrazione comunale è in contatto costante con le forze dell’ordine per monitorare la situazione. “Siamo consapevoli della gravità del problema – ha detto – e stiamo lavorando per aumentare la sicurezza, anche attraverso l’installazione di nuove telecamere e l’intensificazione dei controlli notturni”.
Nel frattempo, la Prefettura di Roma ha convocato un tavolo tecnico sulla sicurezza urbana, con la partecipazione dei rappresentanti delle forze dell’ordine, delle associazioni di categoria e degli enti locali. L’obiettivo è quello di elaborare un piano d’azione coordinato per contrastare il fenomeno delle spaccate notturne, che sta diventando sempre più diffuso anche in altri comuni della provincia.
Un fenomeno in crescita: la criminalità predatoria nei centri urbani
Il caso di Guidonia rappresenta solo la punta dell’iceberg di un fenomeno in crescita: la criminalità predatoria che colpisce i piccoli esercizi commerciali nei centri urbani. Le bande specializzate nei furti con spaccata agiscono con rapidità, spesso indisturbate, approfittando della scarsa sorveglianza notturna e della vulnerabilità strutturale di molti negozi.
Secondo i dati forniti dal Ministero dell’Interno, i furti con spaccata sono aumentati del 12% negli ultimi due anni nelle province italiane, con picchi significativi nelle aree metropolitane. Le vittime principali restano i commercianti, che oltre al danno economico devono affrontare anche un forte stress psicologico e un senso di impotenza crescente.
Verso una maggiore sicurezza urbana: la strada da percorrere
Il contrasto ai furti con spaccata, come quelli messi in atto dalla banda della Fiat Panda a Guidonia, richiede un approccio integrato che coinvolga cittadini, istituzioni e forze dell’ordine. Solo attraverso una collaborazione costante e strategie mirate sarà possibile restituire sicurezza e fiducia ai commercianti e ai residenti.
È fondamentale investire nella prevenzione, nella tecnologia e nella presenza sul territorio, affinché episodi come questi non diventino la norma. Guidonia, così come molte altre città italiane, merita di poter vivere e lavorare senza il timore costante della prossima spaccata notturna.