Muore Fabio “Mo-Do” Frittelli e il web riscopre l’artista che cantava in tedesco
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LEGGI TUTTI GLI ARTICOLI (weekly updates)Sono le meteore della musica italiana e non, artisti che hanno avuto successo per una stagione o due e poi sono spariti dalle scene. Fuori Le Mura vi guida in un viaggio tra le stelle (cadenti) dei grandi successi e dei tormentoni degli ultimi trent’anni. Con un occhio al passato e uno al futuro.
È di questi giorni la notizia della scomparsa di Fabio Frittelli, meglio conosciuto come Mo-Do, artista dance che a metà anni ’90 spopolò con Eins, Zwei, Polizei. Testo in lingua tedesca e classico ritmo eurodance che anticipò la techno, Mo-Do si impose con una filastrocca nonsense raggiungendo il successo in tutta Europa, soprattutto in Austria e Germania dove il singolo viene certificato disco d’oro, grazie anche all’aspetto nordico e al fascino normanno. Metà austriaco e metà italiano, Frittelli iniziò la sua carriera come modello per le grandi firme della moda internazionale, tra cui Dolce&Gabbana e Versace, prima di approdare alla carriera musicale, prettamente eurodance, nata e consumatasi in meno di un decennio.
Capelli biondi e occhi azzurri, insieme ad un fisico scultoreo e una voce potente e mascolina, sono i segreti del successo del ragazzo di Monfalcone che debuttò nel mondo della discografia nel 1994 proprio con Eins, Zwei, Polizei, destinato a diventare tormentone immortale di un’epoca che ha fatto storia e ha rivoluzionato la dance music.
Nel 1995 fu la volta di Super Gut, altra hit dai riscontri internazionali, quindi fu la volta di Gema Tanzen e dell’album Was Ist Das? che passò quasi inosservato. Frittelli ha introdotto la lingua tedesca nelle produzioni dance italiane, innovatore di un meccanismo volto ad anticipare perfezionamenti musicali di un genere troppo veloce che brucia e consuma artisti validi nell’arco di una stagione o due. Nel 1996 esce l’ultimo singolo Sex Bump Twist, anch’esso inosservato come l’album di debutto, che rappresenta l’ultima fatica del Frittelli cantante. In quegli anni il progetto Mo-Do spopola nelle discoteche di tutta Europa e il frontman italiano è tra i più richiesti in tutto il mondo per esibirsi nei locali più cool del pianeta. Nella seconda metà degli anni ’90, però, qualcosa inceppa il meccanismo e, come spesso accade agli artisti da una sola hit, la popolarità e gli interesse verso la musica di Frittelli inizia a scemare a favore delle nuove tendenze del momento. Tuttavia nel 1999 l’artista di Monfalcone ci riprova firmando il singolo Superdisco (Cyberdisco), dove non canta ma è presente una voce metallica, e una nuova versione remix del singolo che lo ha portato il successo; nonostante ciò, però, il progetto Mo-Do non riesce ad imporsi all’attenzione di fans e addetti ai lavori, e Frittelli decide di abbandonare definitivamente il mercato discografico. La musica resta comunque la sua più grande passione, e nel corso degli anni Frittelli diventerà socio della discoteca Mr. Charlie di Lignano Sabbiadoro e aprirà il club Royal a Pordenone. La sua vita continuerà a ruotare intorno alla musica dance che venti anni fa lo aveva visto principale protagonista, fino a qualche giorno fa quando il corpo senza vita di Frittelli è stato ritrovato dalla polizia nella sua casa di Udine.
Una morte avvolta nel mistero, alcuni parlano di problemi di droga, altri di beghe finanziarie, e le malelingue sottolineano che Frittelli non si sia mai ripreso dal baratro del dimenticatoio discografico; qualunque sia la motivazione dell’insano gesto (si parla di suicidio) il popolo del web si è riunito nel ricordo dell’artista, e già impazzano le pagine Facebook a lui dedicate così come i commenti sotto i suoi videoclip presenti in Youtube.
Guarda il videoclip di Eins, Zwei, Polizei
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