Unastoria di Gipi
“Malevola tanto è la natura, quanto amorevolmente protettiva è la nostra cecità”: e in effetti il testo di una delle vignette di Unastoria, al momento unico caso nella storia di fumetto candidato – non è entrato nella cinquina finale, ma non è questo il punto – al Premio Strega (d’altronde, il regolamento parla di “libro di narrativa in prosa di autore italiano”, e tutti questi requisiti, con l’aggiunta di immagini che non è esagerato definire emozionanti, per le luci e i colori che le compongono, appartengono al libro creato da Gipi, autore di graphic novel, illustratore di cui, per esempio, i telespettatori più assidui avranno imparato a conoscere gli inconfondibili tratti seguendo i programmi di Daria Bignardi e regista che ha presentato a Venezia L’ultimo terrestre e a Torino Smettere di fumare fumando), calza a pennello per raccontare la storia di Silvano Landi.
Silvano sembra cieco, o meglio, sembra essersi finalmente risvegliato da un lungo accecamento: comunque, però, non riesce a vedere bene, non è in grado di fare altro che concentrarsi su un’unica cosa, perdendo la cognizione di tutto il resto, tanto che, a cinquant’anni, il suo essere uno scrittore di successo non lo mette affatto al riparo dalla crisi, di identità prima ancora che matrimoniale. La moglie, esasperata, lo abbandona, e Silvano, oramai preda della mania, sarà rinchiuso in un ospedale psichiatrico.
Da lì si sviluppa il racconto intenso e coinvolgente, scritto con sapienza dall’autore, del suo rapporto con la figlia, i dottori, la natura, il mondo reale, sempre intrecciato a quello della sua ossessione, a un’altra storia, a un’altra vicenda, a un’altra vita, quella di Mauro, il suo bisnonno, soldato della Prima Guerra Mondiale, che scriveva alla moglie lettere trepidanti, piene di senso. Perché, come tutte le cose, anche un grande albero spoglio, a ben guardare, non è solo quello che appare.
Unastoria
Autore: Gipi
Casa editrice: Coconino Press, 2013
Collana: Maschera nera
Pagine: 126
Prezzo: € 18,00
Category: Libri