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A Hard Day’s Night di Richard Lester : Fuori le Mura


A Hard Day’s Night di Richard Lester





4 giugno 2014 |



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A Hard Day's NightIl mito e il fascino dei quattro ragazzi Beatles è intramontabile. John, Paul, Ringo e George hanno definito il tempo e lo spazio della musica. Hanno formato una generazione, hanno colorato con il bianco e nero la Swinging London. A cinquant’anni dall’uscita originale, in Italia il prossimo 9, 10 e 11 giugno, restaurato in 4 K dal negativo originale, viene riproposto il capolavoro del regista del tardo free cinema, un talento comico del nonsense, Richard Lester, che vede i protagonisti della scena musicale degli anni Sessanta ironizzare su stessi e “raccontare” con una mimesi insospettabile la loro musica.

All’epoca, A Hard Day’s Night fu distribuito nello stivale con il titolo Tutti per uno e ottenne due candidature agli Oscar, per le due cose essenziali del film, la sceneggiatura e la colonna sonora, dove fra una gag e l’altra non mancano una vera e propria ricostruzione di quelle che furono, sono e saranno le loro hit inconfondibili. Il film è infatti scritto benissimo, ha una colonna sonora da Dio (ma che lo dico a fare!), ma soprattutto, e so che sembra un’eresia, recitato meglio: il talento comico dei quattro ragazzuoli di Liverpool è eccezionale (ma merita anche una nota di merito il fittizio nonno di Paul McCartney impersonato da Wilfrid Brambell), in particolare quello di Ringo Starr, al quale sono affidate le gag più belle, una delle quali in tempi non sospetti lo vede impegnato nel farsi quello che oggi chiameremmo in barba ai puristi della lingua italiana un selfie. E in barba pure a James Franco, Ringo è più bravo in questo!

L’opera è perciò uno scanzonato ritratto di quegli anni, pieno di trovate comiche in perfetto stile britannico e con un’eleganza davvero, ma davvero, fuori da ogni schema. Una “tipica” giornata dei Beatles, al cui nome del gruppo non si fa mai menzione, salvo poi leggerlo sulla batteria del concerto finale del gruppo, quando ancora portavano il caschetto e si vestivano come gli operatori delle pompe funebri o quelli dell’immobiliare. Prima della ribellione vera, ma quando facevano la musica migliore.

I quattro protagonisti ne combinano di tutti i colori, oltre a cantare e suonare divinamente come tutti ben sappiamo, attraverso la personificazione di un talento che mai è tramontato nel cuore dell’immaginario collettivo. Ma più di ogni altra cosa, questo finto documentario di Lester vuole raccontare loro e la loro musica, un tempo nuovo, un tempo scanzonato che con quella libertà tanto agognata e la fine delle restrizioni economiche, che l’Inghilterra aveva pagato fino ad un attimo prima, e appunto il nonsense, un nuovo modo di concepire la vita e godersela. Si ride, si sogna, si vive, Richard Lester confeziona un film meravigliosamente unico, meravigliosamente poetico, con scene da antologia che sono rimaste negli annali non solo perché rappresentano l’esordio sul grande schermo di John, Paul, Ringo e George, ma perché raccontano l’alba delle illusioni, del consolidamento del boom economico, della vita facile, della vita bella. L’alba delle speranze che tanto hanno cantato quei quattro ragazzetti smunti, non proprio bellissimi, con quella sana intelligenza che univa malinconia ed esplosione di gioia. I Beatles li amiamo e li ameremo sempre e comunque e senza false ipocrisie intellettuali.

Guarda una clip del film

A Hard Day’s Night
Regia: Richard Lester
Interpreti: John Lennon, Paul McCartney, George Harrison, Ringo Starr, Wilfrid Brambell
Produzione: UK, 1964
Durata: 87’
Distribuzione italiana: Nexo Digital, 9 – 10 – 11 giugno 2014



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Category: Cinema