Sotto controllo. Edward Snowden e la sorveglianza di massa
La privacy è qualcosa di davvero molto strano: la si invoca a ogni piè sospinto, specialmente quando i comportamenti che vengono smascherati dall’intrusione più o meno indebita nella propria intimità non sono moralmente irreprensibili o non rispecchiano appieno l’immagine pubblica che si vuole proclamare di sé, costruita in più di qualche caso attraverso veri e propri giochi di prestigio, eppure non capita poi così di rado che si acconsenta alla circolazione dei propri dati, di fatto appaltando la succitata privacy a terzi, che possono disporne, se non a piacimento, quasi, in cambio, che so, di un forno a microonde guadagnato con la raccolta punti del supermercato. Evitando le generalizzazioni, che sono sempre per definizione sbagliate, visto che annullano ogni sfumatura, c’è da dire che la tecnologia, che pure rende la nostra vita molto sovente tanto più facile, qualche problema in questo senso lo può creare, eccome.
Glenn Greenwald, newyorkese classe 1967, da sempre associa il suo lavoro di giornalista all’attivismo in difesa delle libertà civili, e con stile asciutto e agile racconta la storia di uno dei più grandi scandali degli ultimi tempi, un programma di sorveglianza di massa senza precedenti ordito dalla superpotente NSA, l’Agenzia per la Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti d’America, che ha chiamato in ballo diverse multinazionali, messo in grave imbarazzo l’amministrazione democratica guidata da Barack Obama e posto tutta una serie di interrogativi a cui ancora non sono state date risposte poi così convincenti, in primis dove si trovi il confine tra la legittima necessità di controllare rischi di terrorismo et similia per difendere la collettività e l’indebita intromissione nelle “vite degli altri”, per citare il capolavoro di Florian Henckel von Donnersmarck (e la storia è davvero da film, se si pensa anche all’interesse dimostrato dai produttori di James Bond e da Oliver Stone, per esempio). Tutto questo, a partire da una semplice e-mail ricevuta sabato 1° dicembre 2012: il mittente è Cincinnatus. Ma chiaramente non si tratta del redivivo agricoltore che cinquecento anni prima di Cristo, dopo aver sconfitto da dictator gli Equi, rinunciò a ogni potere per tornare a lavorare nei campi, emblema di virtù civica: no, chi scrive è un tecnico informatico all’epoca ventinovenne, nativo della North Carolina ed ex collaboratore CIA, che ha rinunciato a molto per dire la sua verità. Il suo nome è Edward Snowden.
Sotto controllo. Edward Snowden e la sorveglianza di massa
Autore: Glenn Greenwald
Traduzione: Irene Annoni e Francesco Peri
Casa editrice: Rizzoli, 2014
Pagine: 376
Prezzo: € 15,00
Category: Libri