Incompresa di Asia Argento
Incompresa è il titolo del film. Incomprensibile è perché sia stato girato, prodotto (da Wildside, Paradis Films e Rai Cinema, nonché distribuito da Good Films: nelle sale dal 5 giugno, che è preferibile ricordare come il giorno del compleanno della magnifica Stefania Sandrelli), proiettato e addirittura mandato a Cannes (grazie al cielo fuori concorso, ché il cinema italiano ha generato Visconti!). Diretto – è la sua terza opera, e speriamo che la quarta sia meglio, anche se è molto difficile che possa essere peggio – da Asia Argento, che l’ha anche scritto (insieme a Barbara Alberti, la cui brillante penna è stata probabilmente chiamata in soccorso di una sceneggiatura scombiccherata, raffazzonata e kitsch come gli ambienti in cui si muovono gli sventurati personaggi, e va detto che qualche soddisfazione l’autrice dell’ottimo Vangelo secondo Maria, nonché sceneggiatrice di Io sono l’amore, capolavoro di Guadagnino, se la deve essere presa: per esempio, è immaginabile, quando fa esclamare a Charlotte Gainsbourg, la pianista fallita nonché orribile madre depravata della protagonista, la disgraziatissima Aria, novenne in cerca d’amore, “Dio, che cane!” – con tutto il rispetto per i quattrozampe: basti pensare che Shakespeare descrisse le deliziose orecchie dei basset hound come “ciò che spazza la rugiada del mattino” – nel vedere proiettata sullo schermo del vecchio televisore a tubo catodico di casa – il film è ambientato nel 1984 – una sequenza – tratta da “Senso ‘45” di Tinto Brass – in cui “recita” il di lei vanaglorioso e volgare marito da cui si sta malamente lasciando, Gabriel Garko – sì, Gainsbourg e Garko scritti vicini sulla stessa locandina. Incredibile, vero? -, qui nella parte del divo vacuo oltre ogni dire, Guido Bernadotte, pessimo padre, che si esprime per proverbi, ha uno splendido cappotto di cammello, un magnifico trench, una bellissima Porsche cabriolet, i capelli del Ken di Barbie ed è tanto superstizioso che il gesto che fa più di frequente è l’apotropaica strizzata degli attributi virili), è semplicemente brutto. La fotografia, la colonna sonora, il montaggio… Che sia quella la cifra autoriale per comprenderlo? Si salvano solo Gianmarco Tognazzi, divertentissimo nel suo cammeo da uomo incredibilmente laido, il gatto nero, bello, e la sacca a strisce, che adempie perfettamente alla sua funzione di contenitore.
Incompresa
Regia: Asia Argento
Sceneggiatura: Asia Argento e Barbara Alberti
Cast: Giulia Salerno, Charlotte Gainsbourg, Gabriel Garko,Carolina Poccioni, Anna Lou Castoldi, Alice Pea, Max Gazzè, Gian Marco Tognazzi, Sofia Patron, Justin Pearson
Produzione: Italia/Francia, 2014
Durata: 103′
Distribuzione: 5 giugno 2014
Category: Cinema