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La vita è una cosa meravigliosa (ma non sempre) : Fuori le Mura


La vita è una cosa meravigliosa (ma non sempre)





23 dicembre 2013 |



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lavitaèunacosameravigliosa  Carlo Buccirosso ripropone il suo Mario Buonocore, il funzionario delle poste che in Vogliamoci tanto bene (2007) era in crisi depressiva a causa del suo divorzio. Allora il protagonista cercava conforto tra le mura della sua vecchia casa e nell’abbraccio delle sorelle che non vedeva da nove anni, e anche oggi – assediato dalla Finanza – si rifugia nel nido familiare. Quel nido, che già nel 2007 si era rivelato un covo di menzogne, lusinghe del guadagno facile e attività poco legali, vorrebbe intrappolare Buonocore anche questa volta, con l’aiuto di nuovi personaggi – non del tutto raccomandabili – da poco entrati a far parte della famiglia. Il personaggio si ritrova ad assistere allo sgretolarsi dei principi morali che avevano sempre caratterizzato la sua famiglia. Stavolta, però, riuscirà (o forse no?) nel suo folle intento: salvarli.

Il regista, nel presentare lo spettacolo, probabilmente voleva fare di questa pièce il ritratto dell’Italia di oggi: un’Italia frantumata, decadente, smarrita, dove le mura domestiche sono spesso impregnate di quest’atmosfera, che rischia di imputridire anche i valori più antichi e genuini, come quello della famiglia. 
La trama è, infatti, lineare come lo è l’epoca in cui viviamo, fra reticenze narrative e drammatici imbarazzi di personaggi inseguiti da un copione tortuoso e, a tratti, ai limiti del comprensibile.
Se, peraltro, la ricerca comunque infruttuosa di una qualche coerenza durasse poco, allo spettatore rimarrebbe un primo atto allegramente recitato, con battute demagogiche e luoghi comuni che, inevitabilmente, suscitano l’ilare reazione di un pubblico da tardo impero. Un improvvido secondo atto, invece, logora anche gli attori che, nelle ultime scene, arrancano e si scavalcano nelle battute.
 
Brillante, come sempre, la recitazione di Buccirosso; impareggiabile Davide Marotta; ottimi Mario Porfito nonché entrambe le spietate sorelle del protagonista, interpretate da Maria del Monte e Antonella Morea. La bravura degli attori non basta, però, a (ri)vitalizzare il copione che dovrebbe descrivere la vita del nostro “misero Paese”, per usare le parole dell’autore. Che la vita del nostro Paese sia misera, in questo momento, non ci sono dubbi, ma si può forse avanzare qualche dubbio sul fatto che per comunicarla attraverso l’arte basti semplicemente traslarne i difetti e le amarezze su un palco. Possibile che l’autore abbia voluto suscitare, con la sua opera, quello che deve essere inteso come il vero spettacolo: un pubblico connivente con la decadenza artistica ben recitata in scena. In tal caso, questo tentativo di rappresentazione dei nostri tempi sarebbe perfettamente riuscito.

La vita è una cosa meravigliosa
Regia di: Carlo Buccirosso
Attori: Carlo Buccirosso, Peppe Miale, Mario Porfito, Irene Grasso, Antonella Morea, Maria del Monte, Serenella Tarsitanto, Giordano Bassetti, Sergio D’Auria, Davide Marotta
Scenografia: Gilda Cerullo
Costumi: Zaira De Vincentis
Disegno luci: Francesco Adinolfi
Musiche: Bruno Lanza
Dal 17 dicembre 2013 al 6 gennaio 2014
Martedì, giovedì e venerdì alle 20,45; mercoledì e domenica alle 17; sabato alle 16,30 e alle 20,45; 23, 24 e 25 dicembre: riposo
Teatro Eliseo
Via Nazionale, 183 – Roma
Prezzo biglietti: platea euro 33, balconata euro 2, prima galleria euro 18,50 e seconda galleria euro 13



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Category: Teatro