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La felicità è un battito d’ali di Wendy Wallace : Fuori le Mura


La felicità è un battito d’ali di Wendy Wallace





28 novembre 2013 |



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wendy-wallace-la-felicitaWendy Wallace è un’autrice di esordi. Giornalista freelance ha infatti esordito nella scrittura con La bambina di polvere, libro che ha riscosso notevole apprezzamento dalla critica e ricevuto alcuni riconoscimenti. Adesso con La felicità è un battito d’ali è la volta della narrativa con un romanzo in costume ottocentesco ambientato fra le maglie violente e subdole della Londra ricca e bene di quel periodo. Una Londra quasi dickensiana, che vede protagonista Anna, una giovane donna brillante e intelligente che è stata allevata per essere indipendente e brillante, forte e determinata. Cosa che non aggrada il suo fresco sposo, che in seguito alla sua fuga per prestare soccorso ad una nave naufragata la farà rinchiudere in un istituto psichiatrico per gente danarosa, quei luoghi che somigliano più a delle costose cliniche private, ma che sotto sotto nascondono realtà violente e prive di alcuna dignità dietro l’aura di quell’elegante perbenismo. Qui, la nostra Anna subirà vessazioni e angherie terribili, ma sarà in grado di sopravvivere e cercare di andare avanti di trovare la felicità e una via di fuga non solo attraverso la figura di un medico diverso dagli altri, moderno e progressista, nonché amante della fotografia e capace di ridarle speranza, ma soprattutto attraverso la fiducia e la capacità in se stessa.

Fresca e limpida, la scrittura di Wendy Wallace coniuga l’eleganza del classicismo tout-court con la modernità di un fraseggio spigliato e scorrevole, la caratterizzazione minimale e aneddotica di un romanzo di stampo ottocentesco e la psicologia umana di quello novecentesco. Nella sua forma romanzo, La felicità è un battito d’ali si avventura per l’ennesima volta nel territorio della violenza sociale, fra i confini arbitrari della follia e della cosiddetta normalità, raccontando un mondo vessatorio e privo di diritti civili, di negazione dei diritti del genere femminile e più in generale di quello umano. Nella lotta sempiterna fra arcaicità e modernità, maschile e femminile vengono declinati in base a questo contrasto, ma anche ribaltandone il concetto attraverso la figura del giovane medico che affascina la nostra Anna, che vede in lui finalmente una figura positiva del suo sesso e per questo detentrice di una libertà e parità intellettuale. Un romanzo che mette molta carne a cuocere, ma che si profila in realtà come perfetto esercizio di stile capace di saper raccontare con arte finissima, quella della scrittura in punta di penna, il tempo e lo spazio di un mondo antico, lontano, sotto la forma apparentemente rude del romanzo d’appendice, ma con tutto il rigore narrativo tipico degli autori del periodo che si accinge a raccontare e di fattura più fine, dove si odono sprazzi brontiani e dickensiani, alternati ad altri più contemporanei di Anita Brockner ed Elizabeth Taylor, dove l’eleganza finissima si alterna all’agevolezza della messa in scena narrativa, dove la forma testo non disdegna intelligentemente la sua capacità di essere fruibile e serrata. E non è cosa da poco nella narrativa odierna, che spesso si perde in passaggi privi di utilità e confusi. La felicità è un battito d’ali è un romanzo storico di buona sensibilità, capace di non venire meno al ritmo, alla storia, ai suoi sottotesti, dove i propositi iniziali per una volta vengono ben mantenuti in tutto l’asse delle sue quasi quattrocento pagine, in un tempo, oggi, in cui superate le duecentocinquanta/trecento c’è da stare veramente allerti.

La felicità è un battito d’ali
The Painted Bridge
Autrice: Wendy Wallace
Traduzione: Gianna Lonza
Casa editrice: Piemme, 2013
Collana: 392
Prezzo: 18,00 €



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Category: Libri