Prima del silenzio
Leo Gullotta, assieme a un brillante Eugenio Franceschini propone il testo di Giuseppe Patroni Griffi, originariamente concepito per Romolo Valli, con una recitazione leggera, mai sopra le righe, misurata come un passo di danza, definita e acuta come un fremito lungo la schiena. L’impossibilità di comunicare sembra solo lo spunto per un’iperbolica picchiata tra parole e sentimenti che sembrano acquistare diritto all’esistenza solo al momento di lasciare le labbra. Labbra che plasmano, baciano, forgiano, scolpiscono, lasciano cadere, afferrano e sputano strutture, preconcetti, archetipi che, come la giostra che a un tratto appare proiettata su un fondale, roteano vorticosi a colpire occhi e orecchie.
Nulla è lasciato al caso, non una parola fuori posto o fuori tempo; le parole, ansiose di essere libere e di liberare, costituiscono una prigione, una rigida gabbia da cui non si può fuggire.
Lo spazio scenico, delimitato da luci definenti e taglienti, sembra essere l’unico luogo dove il Logos – alla maniera di Lacan – prende la sua forma antica, originaria, spogliata dall’orpello del quod significatur per accedere, nuda, alla nostra consapevolezza.
Per il protagonista il rifugio nella poesia sembra l’unica salvezza, il solo modo di vivere il continuo contrasto tra passato e presenza, tra vecchiaia e giovinezza, tra esperienze reali e apparizioni oniriche. La poesia rappresenta però, al contempo, una catena che attanaglia il protagonista, lo obbliga a vivere all’interno delle quattro mura in cui vive la casta degli intellettuali generando in lui un forte senso di sconforto, frustrazione, disagio nei confronti della società.
Tenta quindi un’estrema ratio: un rapporto con il ragazzo che sarà linfa vitale ma al contempo logorante e che avvicinerà il racconto a un concetto di marginalità universale che vive al di fuori del tempo e dello spazio.
Il testo è forte, incisivo, penetrante, tagliente, polemico, richiede concentrazione e attenzione come a voler rendere la parola – in un parabola che si conclude nella scena finale – protagonista incontrastata dello spettacolo e omaggiata in tutte le sue forme.
Prima del silenzio
Di: Giuseppe Patrini Griffi
Con: Leo Gullotta ed Eugenio Franceschini
Con la partecipazione di: Sergio Mascherpa, Andrea Giuliano e Paola Gassman
Regia di: Fabio Grossi
Dal 22 ottobre al 17 novembre 2013
Martedì, giovedì e venerdì ore 20,45; mercoledì e domenica ore 17; sabato ore 16,30 e 20,45
Teatro Eliseo
Via Nazionale, 183 – Roma
Prezzo biglietti: Platea euro 33, balconata euro 29, prima galleria euro 18,50 e seconda galleria euro 13.
Category: Teatro