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Chiedi alla luna di Nathan Filer : Fuori le Mura


Chiedi alla luna di Nathan Filer





8 luglio 2013 |



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Chiedi alla lunaA volte il senso di colpa può essere così profondo da distruggere la vita di una persona tanto da condurla al limite della follia. È quel che accade a Matthew, un ragazzino di nove anni con un fratello più grande di tre, Simon. Simon ha la sindrome di Down, ma Matthew non ne è consapevole; per lui è solo il fratellone che lo segue dappertutto e ha una faccia tonda come la luna. L’estate a Ocean Cove è la cosa più bella per entrambi, lì Matt ha incontrato e conosciuto Annebelle. Tutto sembra perfetto, la vita gli sorride, il ragazzino è felice, ma un’oscura nuvola si addensa nella sua vita: Simon muore improvvisamente. Il tempo passa, il senso di colpa del bambino è sempre più grande, talmente grande che alcuni anni dopo si ritroverà in una casa di cura per malattie mentali.

Nathan Filer rappresenta uno di quei rari casi letterari nel quale l’autore riesce ad emergere nel panorama del settore grazie ad un concorso. È in questo modo che Chiedi alla luna ha visto la luce della carta stampata, cosicché dopo l’attenzione e gli apprezzamenti ricevuti molte case editrici si sono combattuti i diritti della sua opera. Filer racconta con delicatezza e una certa ironica crudeltà il doloroso fardello della malattia mentale. Non senza cognizione di causa: l’autore ha lavorato per tre anni come infermiere specializzato di pazienti con patologie psichiatriche per poi proseguire le sue ricerche nello stesso ambito presso l’università di Bristol. A raccontare la storia è lo stesso Matthew che ripercorre le vicende di quella terribile estate a Ocean Cove in cui Simon morì. Non ci è dato saperlo, ma comprendiamo fin dall’inizio che la pacata vita del nostro protagonista da quel momento è cambiata per sempre.

Filer sceglie un approccio narrativo che si accosta a quello di Jonathan Safran Foer: tante forme mescolate insieme che alternano diario, appunti, disegni, singole parole o frasi in un’estetica che gioca consapevolmente con gli ultimi stralci del postmoderno e in questo caso con la mente stessa, confusa e annebbiata, ma anche lucidissima, del protagonista, che è lui stesso a raccontare, ad affrontare il suo demone attraverso la scrittura. La sorpresa però non si nasconde nelle scelte narrative, che il lettore scafato conosce a menadito, quanto nella semplicità con cui l’autore accarezza la psicologia del personaggio di Matthew, la consapevolezza che, come ci ricorda la copertina del libro, la nostra sanità mentale e la nostra follia (cosa è l’una e cosa è l’altra in fondo?) viaggiano su una sottile linea che definisce in ogni istante il nostro senso dell’equilibrio; è facile perderlo, difficile mantenerlo, in un mondo fatto di dolore che a volte può letteralmente distruggerci quando perdiamo una persona amata, ma anche di fronte alla vita stessa. Filer, ripeto, ha dalla sua la cognizione di causa dell’esperienza maturata attraverso il suo background lavorativo e umano e questo consente di leggere fra le righe un’onestà intellettuale rara e intelligente. Il resto, la tecnica e l’eleganza stilistica, per quanto ottime rispetto a questo vengono in secondo piano.

Chiedi alla luna
The Shock of the Fall
Autore: Nathan Filer
Illustrazioni: Charlotte Farmer
Traduzione: Aglae Pizzone
Casa editrice: Feltrinelli, 2013
Collana: I Narratori
Pagine: 320
Prezzo: 17,00 €



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Category: Libri