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Assoluzione di Patrick Flanery : Fuori le Mura


Assoluzione di Patrick Flanery





5 giugno 2013 |



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FLANERY_assoluzione1È quantomeno anomalo che un autore che è nato e cresciuto in California, vissuto a Londra per molti anni e passato un breve periodo in Sud Africa scelga proprio quest’ultimo Paese come sfondo per il suo esordio letterario. Che dal titolo – Assoluzione – richiama già il suo respiro profondamente epico e spirituale. Patrick Flanery, che in passato ha lavorato nel mondo del cinema, racconta le vicende di una scrittrice sudafricana ormai anziana e molto osannata, Clare Wald, che ha deciso di vivere in solitudine in una lussuosissima villa di Johannesburg e rifuggire qualsiasi contatto con il mondo esterno. È quindi un evento quando la donna contatta un giovane giornalista, Sam Leroux, per affidargli la storia della sua vita. Un’occasione per il giovane da non perdere. L’uomo però è legato alla donna per un evento di cui è stato protagonista lui stesso suo malgrado. Clare ha un passato dolorosissimo alle spalle, la morte violenta della sorella e del cognato, la scomparsa molti anni prima della figlia Laura. Sullo sfondo la lotta anti-apartheid alla fine degli anni Ottanta che riaffiora nei ricordi e nei racconti di lei. Entrambi i personaggi sono legati da un doppio filo che li rende entrambi colpevoli di colpe più grandi di loro stessi. Colpe delle quali non sono del tutto responsabili, ma neanche del tutto innocenti. Ricordi che portano il nostro giovane giornalista a riconsiderare il rapporto complesso con i suoi genitori, consumati anche loro da quella lotta.

Stupisce Patrick Flanery per la sua incredibile maturità, il complesso taglio dei personaggi, la caratura della trama, la profondità del respiro narrativo, tanto che più di una grande testata internazionale ha paragonato la sua scrittura a quella di J. M. Coetzee, fondamentalmente il più grande scrittore sudafricano vivente insieme a Nadine Gordimer. Coetzee ha più che altro raccontato del senso di colpa dei bianchi nei confronti di una mostruosità storica come l’apartheid, ha narrato le vicissitudini di un popolo in una serie di romanzi straordinari. In effetti, Flanery con le dovute proporzioni si avvicina nella sua potenza stilistica all’autore Premio Nobel, ma in realtà sembra rispecchiare maggiormente l’essenza critica di André Brink a tal riguardo, pensiamo a Un’arida stagione bianca (romanzo poi alla base dell’omonimo film con Donald Sutherland e un’ormai grassissimo Marlon Brando realizzato nel 1989 proprio nel momento più caldo della questione e nell’anno in cui è ambientato una parte del romanzo di Flanery).

La figura di Clare Wald sembra invece rispecchiare nella sua definizione di autrice icona di un Paese quel mostro sacro di Nadine Gordimer, altro premio Nobel letterario molto attiva nella sua lotta al razzismo e tuttora, nonostante i quasi novantenni, prolifica nella produzione letteraria. Certo Clare Wald nelle sue contraddizioni è un personaggio psicologicamente molto più complesso, tormentato. Flanery costruisce una struttura narrativa su più livelli, attraverso più voci, prospettive, che sono fondamentalmente quelle dei due protagonisti, ma se la donna tende a concentrarsi sulla raffigurazione del suo passato, il giovane uomo sembra ossessionato dalla figura di lei, l’analizza in ogni dettaglio anche il più minimo. Ma a Flanery preme anche sottolineare le ossessioni mediatiche, il contrasto fra passato e presente di una ferita ancora aperta all’interno di un Paese che non può dimenticare, di un Paese che è stato martoriato e di un altro che necessita di un’assoluzione troppo difficile da concedere. Il romanzo possiede la forza e la lucidità della sua impietosa narrazione sugli orrori di quel periodo, struttura una storia fatta di molte sfaccettature psicologiche e morali, ritrae un popolo distrutto in più ambiti, fa i conti con il mondo post-apartheid e in questo forse fra tutti questi grandi nomi appena snocciolati è più vicino a certo taglio di Damon Galgut (pensiamo a Una stanza sconosciuta).

Assoluzione
Absolution
Autore: Patrick Flanery
Traduzione: Alba Bariffi
Casa editrice: Garzanti, 2013
Collana: Narratori moderni
Pagine: 406
Prezzo: 18,60 €



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Category: Libri