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La cena degli addii: il cibo può lenire qualsiasi distacco : Fuori le Mura


La cena degli addii: il cibo può lenire qualsiasi distacco





27 maggio 2013 |



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la_cena_degli_adiiDopo Il ristorante dell’amore ritrovato, la casa editrice Neri Pozza pubblica il nuovo lavoro della scrittrice giapponese Ito Ogawa: La cena degli addii.

Il libro è costituito da sette racconti e in quasi tutti si celebra il distacco, reso più sopportabile grazie al cibo. Questo binomio è coniugato magicamente e con un gusto sopraffino. Quelle descritte da Ogawa sono storie che raccontano un addio o una separazione tra individui che si sono voluti bene, ma che stanno per intraprendere un nuovo percorso di vita. Il mangiare insieme vuole essere – nelle intenzioni della scrittrice – un accomiatarsi con rispetto e positività.
Quando si mangia in compagnia della persona amata le pietanze sono più buone, sublimi e lasciano una sensazione di appagamento che si ripercuote nelle emozioni di un individuo, come accade in Le costolette preferite di papà, in cui due fidanzati assaporano dei piatti che sono una vera prelibatezza. Questa è una delle tante tematiche su cui ha voluto mettere l’accento Ogawa.

Condividere un pasto può rendere un distacco meno triste o amaro. È difficile che accada nella realtà, ma questo è l’auspicio dell’autrice e lo esprime egregiamente nei suoi racconti.
Di questi sette, l’autrice è particolarmente legata a Il misoshiru di Ko-Chan, che racconta la storia di una mamma ammalata che insegna alla sua piccola a preparare il misoshiru (un’elaborata zuppa di miso a base di pesce e verdure), di modo che il marito lo mangi a colazione tutte le mattine dopo la sua dipartita. È tratto da una storia vera, che ha toccato profondamente Ogawa, la quale è riuscita pienamente a trasmettere tutto l’amore di questa madre e moglie nel racconto.
Ito Ogawa è un’appassionata di cucina e sul suo blog consiglia delle ricette diverse ogni settimana. Ha iniziato la sua carriera scrivendo racconti per ragazzi, dedicandosi anche a scrivere canzoni. In Giappone viene pubblicato nel 2008 il romanzo Shokudo Katatsumuri (letteralmente Il ristorante lumaca), tradotto in lingua italiana nel 2010 ed edito sempre da Neri Pozza col titolo Il ristorante dell’amore ritrovato. Nel leggere questo romanzo si avverte subito l’amore di Ogawa per il cibo e quale sia la sua filosofia del mangiare bene. Ogni boccone va gustato fino in fondo e le emozioni e le sensazioni che ne scaturiscono pervadono l’animo, predisponendo l’individuo al benessere psicologico, oltre che fisico. Se si assapora una buona pietanza nel modo giusto, si riesce ad assaporare la vita nel modo migliore. Far comprendere ciò è uno degli obiettivi della scrittrice.

Tra le diverse tematiche trattate, in Ultima cena con maiale queste vengono sdrammatizzate con lo humour. Si parla di suicidio – molto frequente in Giappone – e di omosessualità, affrontate in chiave ironica. Due amanti gay decidono di suicidarsi a Parigi, uno dei due si chiama Porc ed è un maiale. Inizialmente ci si pone con scetticismo nel leggerlo, ma poi si rimane conquistati dalla tenerezza di questo amore, e dalla maestria nel raccontarlo con sottile ironia, che non offende, semmai fa riflettere.
In La granita della nonna viene affrontato il tema della senilità, quando si raggiunge l’età in cui si cominciano a smarrire i ricordi e dimenticare le persone care. Poi il desiderio di qualcosa assaporato tempo fa riaffiora alla memoria e per un attimo la nonna del racconto ritrova se stessa.
In La cena degli addii, che da il titolo al libro, una coppia si sta per separare dopo dieci anni di convivenza, ma prima di dirsi addio si incontra per condividere un’ultima cena. In questo racconto viene sottolineato come a volte non si riesca a conoscere veramente una persona, nonostante i tanti anni trascorsi insieme.

Ogni storia entra in profondità nel cuore del lettore, negli angoli più nascosti, in maniera delicata. Queste vicende inteneriscono, sorprendono, commuovono e fanno venir voglia di conoscere e assaporare i piatti così ben descritti nella loro essenza. Ogawa non declama ricette di cucina, si sofferma nel descrivere cosa si prova nell’assaporare una determinata pietanza, quali suggestioni ed emozioni susciti nei personaggi, riuscendo a farle vivere al lettore. È un libro che non si può fare a meno di amare.

La cena degli addii
Atsuatsu wo meshiagare
Autore: Ito Ogawa
Traduzione: Gianluca Coci
Casa editrice: Neri Pozza, 2012
Pagine: 168
Prezzo: € 14.50



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Category: Libri