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Una moglie a Parigi di Paula MacLain : Fuori le Mura


Una moglie a Parigi di Paula MacLain





13 maggio 2013 |



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una moglie a parigi_maclainRaccontare un pezzo di vita di un romanziere sotto forma di romanzo. Questa la sfida della scrittrice americana Paula MacLain che sceglie addirittura Ernest Hemingway e il rapporto con Hadley Richardson, la sua prima moglie, quella meno nota, quella più riservata, più grande di lui, intelligente e brillante, musa dell’autore negli anni della sua massima povertà, quando appena ventenne era uno sconosciuto autore di racconti. È l’autunno del 1920, quando l’ancora giovanissimo e snello autore di Addio alle armi incontra a Chicago quella che diverrà la prima delle sue quattro consorti. Dopo averla sposata, Ernest la porta a Parigi, culla del mondo culturale di quell’epoca, dove tutto era in divenire, dove tutto era magico e dove i due stringono legami con nomi immortali della cultura del XX secolo, da Gertude Stein a Francis e Zelda Fitzgerald, da John Dos Passos a Ezra Pound e James Joyce. Ma quel mondo, fatto di salotti letterari, arte, pittura, è troppo lontano dalla realtà di Hadley, che si sente sempre più messa da parte dal giovane e aitante marito, che vuole sempre più essere libero da legami e famiglia. Nel frattempo è nato Bumby, ma le cose non cambiano, anzi Ernest è sempre più inquieto. Vuole vivere una vita lontana dalle convenzioni, conoscere il mondo, viaggiare. E legarsi ad altre donne.

C’è sempre stata un’aura di mito intorno alla figura di uno degli scrittori più amati e osannati di tutti i tempi, premio Nobel per la letteratura nel 1954 e con una vita a dir poco movimentata, coronata da quattro matrimoni falliti, stadi di depressione, i ricordi dolorosi della prima guerra mondiale e per finire un suicidio. Dalle sue esperienze sono nati capolavori come Addio alle armi, Per chi suona la campana, Fiesta, Il giardino dell’Eden, Il vecchio e il mare, storie che tutti conoscono, anche coloro che non le hanno lette. Il mito della sua vita e delle sue prodezze forse ha addirittura superato la popolarità dei suoi scritti, da cui ovviamente traggono ispirazione. Senza dimenticare che Ernest Hemingway ha influenzato l’evoluzione del romanzo del XX secolo e la maggior parte dei suoi colleghi che si sono avvicinati alla scrittura dopo di lui hanno dichiaratamente o no tratto ispirazione dai suoi lavori.

Sebbene Paula MacLain costruisca un romanzo di fiction ricalca fedelmente i personaggi; in particolare la personalità di Hadley Richardson viene fuori con grande competenza attraverso la ricostruzione di dettagli storici, intimi e psicologici. In un momento in cui va molto in voga narrare la vita dei personaggi che hanno permeato la vita intellettuale e storica dei secoli passati, in particolare del Novecento, le personalità delle mogli sono molto saccheggiate, basti pensare che è appena uscito per Frassinelli l’ennesimo ritratto su Zelda Fitzgerald firmato da Therese A. Fowler, al cinema un film, Hitchcock, sul making of di Psycho del maestro del brivido inglese, una pellicola che in realtà si rivela l’analisi del rapporto dell’uomo con la fedele moglie Alma Reville. Senza dimenticare che Philippa Gregory sul fronte del romance ha costruito la sua intera carriera sulle sciagurate mogli di Enrico VIII. Anche Hemingway, oltre alle numerose biografie, analisi, volumi, diventa nuovamente protagonista nel suo rapporto con la terza moglie, la giornalista e scrittrice Martha Gellhorn nel film della HBO Hemingway & Gellhorn. In questo contesto si stabilisce, l’ottimo romanzo di Paula MacLain, Una moglie a Parigi, selezionato anche dal premio letterario irlandese IMPAC. Con molta attenzione alle ricostruzioni storiche, ai personaggi, alle vite di quel mondo appena uscito dalla prima guerra mondiale, sullo sfondo della Parigi magica degli anni Venti, la stessa e con gli stessi personaggi narrata ironicamente e con i toni della fiaba nel delizioso Midnight in Paris di Woody Allen (il suo unico film interessante degli ultimi anni). Ma lo stile di Paula MacLain è raffinatissimo e trae lezione dalla struttura del lavoro della saggista, romanziera e femminista Margaret Forster, esimia studiosa della poetessa Elizabeth Barrett Browning che ha narrato le sue vicende in un romanzo straordinario, tra gli altri, di spessore e sensibilità intitolato Lo sguardo di Lily (La Tartaruga Edizioni). Uno sguardo che è quello della sua domestica. Paula MacLain fa altrettanto riuscendo a coniugare rigore narrativo con emotività psicologica. E non è un caso che Una moglie a Parigi sia bestseller del New York Times.

Una moglie a Parigi
The Paris Wife
Autrice: Paula MacLain
Traduzione: Simona Fefè
Casa editrice: Beat, 2013 (su licenza Neri Pozza, edizione originale 2011)
Pagine: 368
Prezzo: 9,00 €



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Category: Libri