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Una bisbetica Jeanne Moreau, in un film elegante e commovonte : Fuori le Mura


Una bisbetica Jeanne Moreau, in un film elegante e commovonte





13 maggio 2013 |



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1157322_A-Lady-In-ParisA Lady in Paris, titolo originale Une Estoienne à Paris, è un film che rilassa, sorprende, commuove.

Racconta la storia di Anne (Laine Magi) che dall’Estonia decide di trasferirsi a Parigi per fare da badante a Frida (Jeanne Moreau), un’anziana benestante e depressa, di origini estoni. Una volta arrivata in Francia, Anne si rende conto di non essere gradita nella casa e che l’intrattabile signora sembra desiderare solo l’attenzione di Stéphane (Patrick Pineau), un suo ex amante molto più giovane. Stéphane, che in passato è stato molto innamorato di Frida e non riesce a liberarsi dalla sua influenza, cerca disperatamente di convincere Anne a prendersi cura di lei e a non soccombere al suo brutto carattere.

Il lungometraggio  si apre in Estonia, la notte in cui Anne trova la madre morta. Il cineasta Ilmar Raag (The Class, 2007) abolisce dialoghi e contributi musicali per i primi cinque minuti, introducendo la protagonista attraverso  immagini e lunghi silenzi. Strade innevate, case modeste, abiti dimessi, atmosfere fredde: è così che il regista evoca il suo paese d’origine (nasce nel 1968 a Kauressaare, Estonia) prima di trasferire la macchina da presa nell’elegante Parigi. Ma anche qui la cifra stilistica non muta molto. La casa di Frida è sì lussuosa e accogliente, ma la sua grigia solitudine è palpabile in ogni angolo dell’agiato appartamento, così come quella di Anne, che trova conforto solo durante le lunghe passeggiate notturne per le strade di Parigi. Anche Frida, come Anne, è arrivata dall’Estonia per trovare conforto e libertà in Francia, ma ha fatto scelte dissolute e libertine, ha troncato ogni rapporto col suo paese d’origine, così oggi è sola e con l’avanzare inesorabile degli anni si sente ancora più sminuita.

Frida, Anne e Stéphane rappresentano diversi aspetti dello stesso tema del film: il rapporto con la vita, la vecchiaia e infine la morte. Se Anne e Stéphane possono ancora cambiare o scegliere di rimanere come sono, a Frida rimane solo il disperato bisogno di avere rapporti con altre persone per sentirsi viva. Il rapporto con Stéphane e poi con la silenziosa Anne, le servirà per comprendere l’importanza dell’eredità morale, dell’indispensabilità di lasciare un segno dietro si sé.

Il film non ha colpi di scena, ma non per questo è soporifero. Procede piuttosto79001367512178_beb3008826 con ritmo distensivo, utile allo spettatore per cogliere la profondità dei movimenti di camera, che aleggiano sugli sguardi colmi di dolore delle due protagoniste. Se il film ha un difetto è quello di mostrare con troppa facilità e celerità le evoluzioni dei personaggi. Troppo veloce è la crescita del rapporto tra Anne e Frida: Jeanne Moreau, la sensualissima Catherine di Jules e Jimè eccezionale (e persino simpatica) nel ruolo della vecchia bisbetica, troppo presto però si mostra affezionata e devota alla gentile Anne, come quando, dopo averla cacciata via da casa, le propone un’uscita insieme, regalandole uno dei suoi costosi impermeabili. Se è vero che i tempi cinematografici sono diversi rispetto all’evoluzione reale dei rapporti, ci saremmo aspettati una maggiore profondità nello svolgimento della relazione tra le due donne.

Interessante è invece l’eleganza con cui le scene di sesso vengono trattate. Il regista lascia intuire che qualcosa tra Anne e il giovane amante di Frida Stéphane sia accaduto. I due sono molto vicini, le loro mani si sfiorano appena, si fissano imbarazzati. Lo spettatore rimane nel dubbio che qualcosa tra i due si sia consumato, esattamente come Frida, che sembra accorgersi della loro attrazione. Un tocco di classe che rende il film delicato e nel finale commovente.

Trailer

A Lady in Paris
Regia: Ilmar Raag
Cast: Jeanne Moreau, Laine Magi, Patrick Pineau
Paese: Francia-Estonia, 2013
Durata: 106ʹ
Produzione: Miléna Poylo, TS Production, Amrion Production
Distribuzione: Officine Ubu
Data di uscita: 16 maggio 2013



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Category: Cinema